Diana sottosopra di Kalina Muhova
Diana sottosopra di Kalina Muhova edito da canicola è un fumetto, o graphic novel se preferite, in cui questa autrice già riconosciuta per la sua bravura di illustratrice si prova in una narrazione di testo e immagine, e la cosa le riesce molto ma molto bene. Kalina Muhova decide di mettere la sua protagonista, Diana, sottosopra, in un mondo che non è né alla rovescia né rovesciato ma semplicemente al di sotto di quello che conosciamo. Una specie di mondo dentro la terra.
Diana è una ragazzina a cui piacciono le palacinque e l’unico motivo per cui si trova nel bosco quel giorno con la nonna è per cercare le fragole per la marmellata per le palacinque.
E’ incredibile come a volte possiamo trovarci in situazioni che non avremmo mai immaginato.

Diana si ritrova così, dove e come non avrebbe mai immaginato: in un piccolo mondo di rose in cui lei è una Gigante appartenente a quella razza di giganti che sta via via distruggendo il mondo delle rose con la spazzatura.
Non è facile ritrovarsi nel mondo delle rose ma a Diana riesce per caso dopo essere quasi affogata in un fiume in montagna vicino alla roccia che puzza…che invece una volta profumava di rose… il nonno glielo diceva sempre ma chi avrebbe mai detto che aveva ragione!
Diana precipita in questo piccolo mondo proprio sopra una povera rosa intenta a lavorare per il compleanno della regina delle rose e a combattere contro l’immondizia.

E’ recuperando il malfatto e facendo conoscenza con la rosa Henry che Diana si renderà conto dei danni che i giganti, lei compresa fanno al piccolo mondo naturale. Per questo fa una palla di schifezze e si fa scaraventare di nuovo nel proprio mondo con la promessa di ripulire quella monnezza ma anche di poter tornare a trovare le rose.

E’ vero, in Diana ci sono tante reminiscenze letterarie, più di suggestione che reali, può essere un’Alice nel mondo della spazzatura dove però le rose sono creature buone e anche la regina non matte come le carte e la regina di cuori dell’Alice di Carrol. Allo stesso modo il richiamo a Gulliver e ai lillipuziani può venire facile, eppure non è questo che c’è in Diana sottosopra. Questa è un’opera indipendente che come tutte le buone cose paga il suo tributo alla tradizione ma che non ne dipende né la imita. L’autrice sceglie la strada del fumetto per creare la propria metafora ecologista e dare almeno ai ragazzi e alle rose una via d’uscita da questo mondo che stiamo loro lasciando… e a quanto mare sembra esserci riuscita, almeno nel libro!
