Gatto Orlando vacanze in campeggio
Conoscete il gatto Orlando e la sua famiglia?
Io no, non mi pare abbia mai viaggiato in Italia prima di oggi grazie alla neonata casa editrice Risma che ha appena pubblicato Gatto Orlando vacanze in campeggio di Kathleen Hale.
Era il 1938 quando uscì per la prima volta questo albo in lingua originale aprendo una serie che diventerà una serie di albi classici per i bambini inglesi a cavallo della seconda guerra mondiale. La Hale è stata autrice e illustratrice talmente riconosciuta da aver ricevuto il titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico…
E mica è la sola, e mica l’Inghilterra è la sola Nazione a riconoscere a livello ufficiale l’importanza nazionale di autori e autrici per l’infanzia!
Ve lo vedete qui da noi un presidente della Repubblica o un presidente del consiglio, ma anche andrebbe un ministro alla cultura, che dà un’onorificienza ad un autore/autrice per l’infanzia?
Ma vogliamo proprio scherzare?
Va bene, facciamo i conti con ciò che abbiamo e diciamo grazie di fare la conoscenza di Orlando gatto arancione con un elegante e precisissimo orologio sulla coda. Un gatto per molti versi antropomorfizzato, ma a cui l’autrice fa mantenere parallelamente un livello di realismo: Orlando e la sua famiglia tengono sotto controllo la situazione dei gatti per casa che nel 1938 erano questione primaria anche nei palazzi borghesi di città.
Questo scarto delle due realtà in cui Orlando e la sua famiglia vivono genera quel poco di ironia che aiuta ad entrare con curiosità e divertimento nella storia. Orlando parla col suo padrone e si organizza per poter prendersi una vacanza, non è che parte così liberamente come se non avesse delle responsabilità di gatto!
Ed ecco che piccoli, mamma e papà arrivano al campeggio, sistemano la tenda così da non farvi entrar acqua in caso di pioggia, non dimentichiamoci che siamo sempre in Inghilterra e piove spesso e tanto, da avere la fattoria per le uova e il latte vicina e…
Il fiume per il pesce. Non manca nulla alla famiglia di Orlando, le passeggiate, il relax, le esperienze in stile Boy scout e sempre resta, per tutta la narrazione, il doppio registro ironico per cui i pesci si pescano come fanno tutti i gatti ma si cucinano come fanno tutti gli umani!
I ruoli sembrano un po’ statici, forse, tra mamma e papà ma chissà se questa cosa si percepisce… Nel momento in cui siamo ora con buona probabilità molti lettori non noterebbero questa fissità, piuttosto la sentirebbero piuttosto vicina alla propria realtà familiare. Non dimentichiamoci però che questo testo è del 1938!!
Anche le illustrazioni hanno lo splendido sapore e colore del gusto della fine degli anni ’30 ma questa resta una notazione che può fare un adulto, al lettore bambino lo stile apparirà formato, espressionista, colorato al punto giusto da catturare e mantenere l’ attenzione.
Una bella scoperta quella di Orlando e anche un buon battesimo per la nuova casa editrice Risma che speriamo in futuro porterà in Italia anche gli altri titoli della serie!