Fumetti balsamici: applicare sulla mente stressata. Ripetere all’occorrenza

La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese ed è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.

Vi starete chiedendo dove sia la classifica dei migliori fumetti recensiti nel 2020, beh, vi dirò, a causa di peripezie, pandemie e tesi ne ho recensiti 4 in totale, quindi sarebbe una “top 5” un po’ scarna.

Nulla come questo periodo ci ha insegnato che è bene svagarsi e staccare un po’ da questo caos, quindi ho deciso di dare il mio contributo. Quest’anno ho cominciato a lavorare in un servizio che si occupa del benessere degli studenti universitari, quindi il tema “salute” è una costante nella mia vita.
Eccovi quindi (rullo di tamburi) i miei fumetti del benessere (detto anche: “io che parlo di lavoro anche se sono in vacanza”)!

Quest’anno nessuna classifica, ma vi faccio un regalino di Natale in ritardo. Ho deciso di presentare i miei fumetti preferiti di quando ho bisogno di un momento di svago, di uscire di casa senza uscire di casa.
Più un extra che mi pareva adatto ora come ora, ma ci arriveremo.

Per questo post prendo in prestito i consigli che sono caratteristici della biblioterapia. Infatti sfruttare la lettura per immergersi in altri contesti, riflettere sulla propria vita o semplicemente farsi quattro risate, fa parte della disciplina appena citata. Il libro, da circa un centinaio di anni, ha cominciato ad entrare in contesti come la psichiatria e la psicologia. E’ la sua capacità di far vivere al lettore le esperienze dei protagonisti come se fosse lui stesso nella storia a renderlo un mezzo così potente. Questo è detto esperienza vicaria, nei contesti più clinici viene usato per permettere di affrontare emozioni negative, ma non è il nostro caso.

Oggi sfruttiamo il potere dell’esperienza vicaria per prenderci 5 minuti di respiro, per dimenticarci del lavoro e del caos fuori di casa. O per lo meno per me questi fumetti hanno questo effetto.
Ho scelto di dare un tema ad ognuno dei titoli proposti, perché mi sono accorta che hanno tutti a che fare con attività che già di per sé sono state dimostrate come benefiche per lo stress. Praticamente il post si scrive da solo, quasi quasi vado a farmi un the e lo lascio fare.
Chiudiamo tutti questi preamboli e ecco i miei fumetti del benessere:

Peanuts – L’umorismo
Nessuno ha fatto psicologia (senza saperlo) come Charles Shulz.
I Peanuts infatti hanno una doppia valenza positiva: da un lato l’umorismo che è chiaro capire perché tiri su di morale. E’ anche vero però che trattano tematiche profonde proprie della quotidianità di ognuno di noi: ci ricordano che è sempre meglio non prendersi troppo sul serio.
Lo sapevate che esistono addirittura libri che spiegano come utilizzare i Peanuts in contesti pscioterapeutici?

Charlie Brown è decisamente un maestro della determinazione delle avversità.

L’uomo che cammina – L’attività fisica e il benessere psicofisico
Scrivo in un giorno di zona rossa in cui passeggiare decisamente non è consentito. Questo non mi può fermare dal fare un giro per le campagne giapponesi. Vi ripropongo quindi il primissimo fumetto che ho recensito per Teste Fiorite (questa i greci la chiamerebbero ubris, ho paura anche solo ad aprire il vecchio post), il mio titolo preferito in assoluto: L’uomo che cammina di Jiro Taniguchi. Niente trasmette calma e pace come i disegni dei paesaggi di uno dei migliori mangaka della storia.
Lasciate che il tempo si fermi e guardatevi intorno.

Io sento quasi il rumore del vento tra le foglie, voi no?

La taverna di mezzanotte – Cucinare (e mangiare!)
Tutti gli altri titoli sono ormai dei classici nella mia libreria, mentre La taverna di mezzanotte è una novità di quest’estate. Questo manga in realtà ha dovuto litigarsi il posto con Gourmet, ma di Taniguchi avevo già parlato, quindi è giusto ricordare qualche altro autore.
Un fumetto che mette fame (tenete vicino uno spuntino) e voglia di imparare nuove ricette. In questo caso non abbiamo un vero e proprio relax, ma uno stimolo a divertirsi e sperimentare.

Ora ho fame.

Soul Eater – Il ricordo
In questo caso non sto proprio consigliando un titolo, piuttosto un’idea. Ho avuto Infatti il tempo di rileggere una delle prime serie della mia carriera di lettrice di manga. Sono abbastanza sicura che abbia una decina d’anni il primo volume acquistato.
E’ stato bello riprendere in mano questo titolo anche per il significato che aveva per me: il primo Lucca Comics e i primi viaggi alla fumetteria (che sono vere e proprie avventure: per noi veneziani la terraferma è una landa lontana e irraggiungibile).
Questo per dire che potete anche voi andarvi a cercare un vecchio titolo e rileggerlo. E’ sempre una buona pratica e può succedere che se ne scopra un nuovo lato. A me con Soul Eater è successo per esempio: mi piacerebbe un giorno fare un nuovo post con una più profonda lettura psicologica dei personaggi, ma vedremo con calma.

Persino lo Shinigami si prende una pausa caffè, possiamo farlo pure noi ogni tanto.

Bonus: Qui
Qui è un bonus perchè in realtà non è proprio uno dei miei fumetti del benessere, ma volevo riportarvelo alla mente in questo periodo. Quale occasione migliore come l’essere chiusi in casa per leggere un libro che ci racconta la storia di una stanza.
Non lo definirei fumetto del benessere proprio perchè mai come ora risulterebbe un fumetto forse troppo introspettivo: potrebbe riportare alla memoria molti ricordi, non tutti piacevoli. Dall’altro lato però può ricordarci la ricchezza di una sola stanza e permetterci di scoprirne aspetti nascosti.
Consigliato quindi solo a chi ha voglia di perdersi nei suoi pensieri (non troppo, che se no diventate le “anime perse” di Soul).

Per esempio: chi avrebbe mai riflettuto su cosa potesse esserci prima della casa in cui si vive.

Chiudo qui, mi piace l’idea di aver dato qualche nuova chiave di lettura per i titoli che vi avevo già consigliato in passato. Spero che vi ispirino nella lettura dei vostri titoli del benessere (o anche dei miei se volete). Cogliete l’occasione per chiedervi quali siano e metterli da parte: possono essere più utili del cassetto delle medicine in certi casi!

P.s. Una cosa la possiamo concludere da questa lista: i giapponesi sanno fare buoni fumetti per il benessere, almeno secondo me.

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