Natale notte di meraviglia
In tanti anni di ricerca e lavoro sui libri, e dei libri sul Natale anche, ho constatato spesso quanto non sia proprio semplice trovare delle narrazioni della natività – quindi niente Babbi Natali, alberi ecc. – di buona qualità, e di buona qualità di testo e immagine.
Tra questi sono felice quest’anno di poter aggiungere Natale Notte di meraviglia scritto da Silvia Vecchini e illustrato da Lara Hawthorne appena edito da Lapis.
In realtà questo libro è molto interessante anche per la sua storia, per la scelta editoriale che ha comportato e che la postfazione di Silvia Vecchini racconta bene ma, soprattutto, fa bene a raccontare! I libri hanno una storia e quando queste storie vengono raccontate mi piace da matti!
Quindi cercherò di essere più precisa: Silvia Vecchini ha ri-scritto questo testo o, meglio ancora, ha scritto il testo originale per queste tavole che erano uscite qualche anno fa nell’edizione originale per illustrare il testo di Silent night… esatto, proprio la canzone di Natale!
Quindi per questo libro potremmo dire che è accaduto quasi il processo inverso di ciò che accade solitamente per gli albi illustrati quando è l’illustratore a lavorare su un testo che gli viene proposto.
Qui le illustrazioni c’erano già, la storia in qualche modo anche – chi non conosce la storia della natività raccontata dai Vangeli apocrifi – eppure le parole evidentemente mancavano.
Come trovare parole per raccontare una storia che potremmo dire “la storia delle storie” per altro lavorando su illustrazioni già fatte?
E, bisogna essere bravi e Silvia Vecchini lo è, brava, ancora una volta, “giocando in casa” con uno dei temi e con una delle narrazioni che le sono più vicine, in qualche modo.
La cosa più bella di questa scrittura, che dà voce unisona alle illustrazioni, è la scelta della focalizzazione interna e del protagonista che, una volta tanto, non è Maria, non è il bambino che deve venire, non è un narratore esterno onnisciente bensì è Giuseppe.
Giuseppe che è padre di un bambino di cui non è padre. Giuseppe che davvero credo sia il più dimenticato nelle narrazioni tradizionali di questa natività eppure, e se vi dedicherete ai vangeli apocrifi ve ne accorgerete (la lettura è bellissima e a tratti inaspettatamente divertente), personaggio Chiave dell’infanzia e della vita del bambino Gesù che qui non è solo in potenza ciò che sarà mentre in atto è un bambino la cui nascita è un miracolo come, io credo, per qualsiasi bambino che viene al mondo.
Come la focalizzazione su Giuseppe ha dell’originale nella scrittura così sembra (anche se preferirei così non fosse) avere dell’originale anche l’illustrazione dei protagonisti tutti di colore. Più che originale direi realista, più che originale è il caso di dire non stereotipato…
Bellissimo il richiamo che la Vecchini fa nella postfazione alla presenza degli animali fortissima nelle tavole a cui anche la scrittura doveva dar spazio, se la natività è una rinascita, una nuova genesi del Creato beh di quel Creato gli animali sono parte ed in questo Creato devono veder riconosciuto il proprio posto, ruolo e rispetto.
Un bell’albo a regalare a Natale ma non solo, i bei libri si leggono sempre, le belle storie si osservano sempre e Natale notte di meraviglia è così, un albo da riprendere in mano quando si ha voglia di qualcosa di….caldo.