Prima c’erano i dinosauri

Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.

“Prima c’erano i dinosauri”

Età: dai 4 anni
Pagine: 36
 Formato: 23x28cm
Anno: 2018
Editore: Lapis
Autore: Gek Tessaro

Il libro in cartella oggi è mio. Mio, mio! Con tanto di dedica autografata dall’autore.

È finalmente arrivato il momento di mettere in cartella uno dei miei libri preferiti.

Preferiti perché?

Grande albo, scritto e illustrato da Gek Tessaro, con il suo tratto distintivo. Scritto in rima.

Di quest’albo amo tutto. La tecnica di illustrazione tramite collage che dà la possibilità di sentirsi tutti un po’ artisti e capaci di realizzare piccole opere d’arte. Amo la rima, piacevole, incalzante, mai banale. Amo il finale perché è tutt’altro che scontato, ma profondamente incisivo.
Quest’estate ho ascoltato una conversazione tra mio nipote, di cinque anni, e un suo amico: “La mia zia Chiara è una maestra sai e quest’anno va in terza e parlerà ai suoi alunni dei dinosauri!”.

Vorrei esser preparata quanto mio nipote sull’argomento!

Il tema “dinosauri” affascina i bambini, eppure per me non è così affascinante e agibile. Allora decido di accostarmi all’argomento a modo mio e mi ritrovo molto proprio in quest’albo che pagina dopo pagina riesce a narrare con sottile ironia la storia, confrontando il prima e il dopo, il passato e il futuro, interrogandosi sul senso del presente, tra analogie e differenze, evoluzione e selezione naturale, tra ciò che è stato e ciò che può essere, facendo leva sul protagonismo del lettore.
Ovviamente, in classe, abbiamo prima affrontato l’argomento partendo dalle loro conoscenze, gli indispensabili “prerequisiti”. Poi abbiamo letto assieme il libro di testo e sul testo assieme ci siamo confrontati. Infine ho letto l’albo ad alta voce.

Mi siedo sulla cattedra (lo so non si fa) e prendo il libro.

“Uh che bello, Chiara, ci hai portato un nuovo libro…”
“Sui dinosauri?”
“Dai sediamoci, ce lo legge…”

Inizio a leggere…

Il prima era un mondo molto strano
Freddo, caldo, silenzio e gran baccano
Il prima era un mondo così primitivo
Da non saper nemmeno d’esser vivo

Il mondo era ancora tutto in brutta
Era un disegno fatto troppo in fretta
Nessuno ci metteva sopra gli occhi
Era un mondo fatto di scarabocchi

I monti nascevano in un lampo
E il mare li copriva senza scampo
Di corsa ritornavano sul fondo
E il mondo non sapeva d’esser mondo

Inizialmente…

Inizialmente tutto era immerso in un caldo brodo primordiale, l’acqua fin dall’inizio giocò un ruolo fondamentale, per la nascita della vita vegetale e animale. Le piante furono le prime a emergere, poi arrivarono le bestie… così come le chiama l’autore: i dinosauri.

“Chiara posso dire una cosa…? Potremmo dire che l’evoluzione è quando i dinosauri si sono evoluti e per sopravvivere hanno imparato a salire sugli alberi?”
“Anche i Pokemon si evolvono e hanno più vita, attaccano di più e hanno più energia…”

Commenti a caldo

“È in rima?”
“Parla di tutto quello che abbiamo studiato…”
“Vero: le eruzioni vulcaniche, le prime piante che escono dall’acqua, la pangea…”
“È tutto in rima, che bello da ascoltare”
“A me piacciono i disegni, tutti colorati…”

Poi propongo:

“Vi piacerebbe se anche noi facessimo finta di essere un dinosauro e tornassimo indietro nel tempo?”
“Sììììììììì…” (Risposta all’unisono)
“Che dinosauro sareste?”
“Io un triceratopo”
“Io un tirannosauro”
“E Io uno pterodattilo”
“Possiamo scrivere anche una rimetta?”
Così ho consegnato a ciascuno il blocco delle bozze

Ho riletto la storia

In questo tempo ciascun bambino poteva iniziare a pensare, appuntarsi idee, fare qualche schizzo di disegno.

In una seconda fase ho fornito loro un foglio bianco per il testo e dei cartoncini colorati per il collage. Ho messo a disposizione anche alcuni stencil. Poi via libera alla creatività.

Incredibile come i bambini lavorino in silenzio e con entusiasmo a queste attività dove il pensare si combina al fare. Ovviamente anch’io ho partecipato al laboratorio.
C’è chi si è eclissato per un’ora e poi è tornato con questo capolavoro…

“È un Tirex!
Di giorno corre veloce
e con le sue prede è davvero feroce,
di notte è rilassato
passeggia tranquillo sotto il cielo stellato”

Chi ha scritto che:

“Fuori dal guscio era tutto diverso e si sentiva davvero perso…”

Ho scoperto che:

1) Le amiche stavano assieme anche al tempo dei dinosauri:

2) Nel mare nuotavano plesiosauri di ogni tipo e di ogni colore

3) Lo pterodattilo “…vola alto / e per pranzo cerca un pesciolino blu cobalto”

Non sono mancati certo i brontosauri…

“Non appartengo ai tipi loschi, / mi aggiro pacifico nei boschi, / non mangio costicine, / solo verdi foglioline”
“Sono erbivoro, la mia vita smette se divento carnivoro” e relativo commento “Maestra, non so se va bene, mi è venuta così, non so spiegare perché…”

“Maestra il mio guarda verso l’alto”

Interessante come l’albo si chiude

La pagina bianca…
E io cosa posso fare?

“Chiara, ma questa è una di quelle attività… non mi viene la parola, che riguardano diverse materie?”
“Interdisciplinare…”
“Esatto proprio questa, perché a me sembra che stiamo facendo contemporaneamente arte, storia e italiano…”
“Esatto!”
“La fine centra anche con Educazione Civica…”
“Vero, con il libro che stiamo leggendo della storia di Greta”

#Fridayforfuture

Il venerdì in occasione dei #Fridayforfuture stiamo leggendo, per l’appunto, “La storia di Greta” di Valentina Camerini, il connubio perfetto tra una lezione pratica di testo realistico e una lezione di cittadinanza attiva. Ogni venerdì un capitolo così si stimola l’attenzione, l’ascolto, la curiosità e il pensiero introspettivo.

La “nostra” ultima pagina è diventata un disegno (con tecnica del collage) e un testo che sono il frutto di una collaborazione di gruppo dove ciascuno ha espresso il suo pensiero. Ecco a voi il risultato:

Ecco il mio disegno
Voglio fare come Greta
da oggi io mi impegno
la mia impronta nella creta

Io, cosa posso fare?
Uso la testa, inizio a pensare
Siamo nel duemila e venti
Chiudo l’acqua, se mi lavo i denti

Non faccio il bagno
Ma la doccia
Per bere al bisogno
Uso la borraccia

Riduco i rifiuti, almeno un pochino
Differenzio le immondizie nel giusto cestino
Se trovo plastica abbandonata in mare
La raccolgo all’istante, la vado a buttare

Piange il pianeta, pazzo è il clima
Siamo nel dopo, non siamo nel prima
Solo piccoli gesti quotidiani
Potranno garantire, a tutti e a ciascuno, un nuovo domani

E il tutto è poi diventato un albo di classe per kamishibai che potete trovare qua.

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