Libri per bambini e ragazzi sulla Shoah

Quando è il momento di parlare della Shoah ai bambini?

Arriva un momento? Come capiamo se sono pronti ad ascoltare una Storia inaccettabile? Questo momento è…gennaio?

Mah, immagino che per qualcuno, per qualche caso astronomico, sia gennaio, perché no, per qualcun’altro sarà maggio, per altri chissà… Quello che è certo è che con l’istituzione del giorno della memoria il 27 gennaio a ricordo dell’apertura dei cancelli di Auschwitz ad opera dei russi, tutte le scuole si sentono in dovere, e non in diritto, di fare qualcosa. Dunque a chi ha l’arduo compito forse, anzi sicuramente, un buon libro può tornare utile ed ecco perché vi propongo una bibliografia aggiornata di libri per bambini e ragazzi che affrontano il tema shoah.

Non ho alcuna pretesa di esaustività, ci mancherebbe, ma ci tengo a precisare che ho scelto i libri di seguito riportati perché trattano il tema della shoah in maniera diretta, moltissime altre narrazioni straordinarie possono essere altrettanto forti per approcciare l’ineffabile ma mi sono limitata ai racconti espliciti.

Sottolineo anche che NON tutti i libri in bibliografia hanno lo stesso valore estetico e letterario, diciamo che ho evitato di inserire operazioni editoriali di troppo bassa qualità ma per il resto troverete anche testi francamente non eccelsi, che probabilmente io non userei, ma che magari per qualcuno per qualche motivo, possono far da buono spunto o traino, insomma ho voluto non stringere troppo sulla qualità sia per dare una qualche idea più generale di cosa l’editoria offre a riguardo, sia anche perché questa bibliografia rischierebbe altrimenti di essere molto ma molto ridotta… 

Tra questi testi indubbiamente gli albi illustrati rappresentano una proposta forte ed importante specie per la fascia d’età più piccola…e allora torno alla prima domanda: quando è il momento di parlare di Shoah?

Beh, non c’è una risposta unica, evidentemente, ma non posso nemmeno liquidarlo con “a ciascun bambino il proprio tempo”, non vi pare?

Allora diciamo che prima degli 8-9 anni trovare il giusto approccio per esplicitare la Shoah non è affatto semplice, questa è l’età in cui, con tutte le attenzioni del caso, ovvero con finali sempre positivi, storie non scioccanti ecc., possiamo iniziare ad affrontare il tema apertamente.

Gli albi per questa fascia d’età mi sembrano un approccio perfetto per una lettura ad alta voce e condivisa. Negli ultimi anni inoltre sono usciti testi che puntano proprio ad abbassare l’età di approccio, penso ad esempio a La città che sussurrò, albo semplicemente superbo che può essere letto anche dal triennio della primaria.

Detto questo secondo me si vive e si crescono i figli e si educano i bambini con la Shoah sempre perennemente impressa nella mente, ai bambini e ai ragazzi si racconta la Storia, la memoria, e ad ogni età si aggiunge qualcosa dell’orrore ma tutto ha senso se porta a diventare cittadini e persone che vivranno e costruiranno un mondo in cui la Shoah non sarà mai più possibile.

Vi invito tutti ad integrare con ogni tipo di suggerimento e commento questo post che vorrei crescesse ogni anno e diventasse davvero utile per la costruzione di una buona bibliografia tematica.

La shoah nei libri scolastici della primaria

Prima di lasciarvi alla bibliografia vorrei anche notare che in tutti i sussidiari della scuola primaria che ho verificato sin qui la Shoah è trattata in un riquadro ristretto (e questo è abbastanza ovvio visto che dopo la riforma Moratti il ‘900 è stato tolto dal programma della primaria, ma la buona scuola ha invece riaperto la libertà di progettazione dei programmi stessi…) quasi sempre in corrispondenza della trattazione degli ebrei come popolo che esce dall’Egitto 4000 anni fa, il che genera non poca confusione nei bambini e bambine, e soprattutto con informazioni molto ma molto imprecise quando non scorrette.

Quindi, per piacere, prestateci attenzione, e nel dubbio rivolgetevi a associazioni come I figli della shoah o a istituzioni preparate a riguardo, come i centri studi del ‘900 i musei ebraici o lo Yad Vashem di Gerusalemme perché soprattutto la shoah italiana ha avuto delle specificità importanti da non ignorare!

Vi segnalo altresì un video che ho dedicato alla bibliografia sulla Shoah.

e adesso, pronti, VIA!

Bibliografia

Albi illustrati

  • Il bambino dei tram, Isabella Labate, Orecchio acerbo.

Vienna, primavera del 1938. Marcus, 9 anni, va pazzo per il calcio e per il Führer. Il suo eroe preferito non è però il duce tedesco, ma il capitano della nazionale austriaca, Matthias Sindelar, uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. Marcus è sugli spalti per assistere a una storica Austria-Germania. Sarà l’ultima partita tra le due nazionali che, dopo l’annessione tedesca, si fonderanno in un’unica squadra. Estroso e imprevedibile -lo chiamano il Mozart del pallone- Sindelar rifiuta però di suonare lo spartito scritto dalle autorità naziste. E inventa. Gol e assist memorabili durante la partita. Poi, fuorigioco, un gesto altrettanto straordinario e clamoroso. Dapprima disorientato e confuso, Marcus unisce il suo al corale applauso dello stadio. A Matthias Sindelar però non la perdoneranno. Non perdoneranno di aver voluto coniugare i valori sportivi con quelli sociali.-Irene Cohen Janca, Maurizio Quarello, L’albero di Anne, Orecchi acerbo.

  • Pierdomenico Baccalario e Alice Barberini, La finestra del Re di polvere, Orecchio acerbo.
  • Lia Levi, La portinaia Apollonia, Orecchio Acerbo.

Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città occupata dai soldati tedeschi. Il padre non c’è. La madre lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è l’arcigna portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di ogni cosa. Finché un giorno… Forse anche una strega può salvare un bambino?

  • Irene Cohen Janca, Murizio Quarello, L’ultimo viaggio, Orecchio acerbo.

Simone, poco più che adolescente, tiene per mano il piccolo Mietek. Insieme ai loro compagni dell’orfanotrofio -mesti, ma la testa alta e una canzone sulle labbra- stanno attraversando le strade di Varsavia per raggiungere l’altra parte, il ghetto. Così hanno ordinato gli occupanti tedeschi. A guidare quella comunità, come sempre, Pan Doktor, il dottor Korczak. Non la fame, né le malattie, e neppure le sadiche angherie naziste riescono a intaccare i principii e le pratiche della loro convivenza. Nel prendersi cura di Mietek, Simone gli racconta della Repubblica dei bambini, con tanto di Parlamento, Codici, Tribunale. E poi del giornale murale, delle sedute di lettura, delle rappresentazioni teatrali, delle vacanze alla colonia estiva… Quel treno che li preleva nell’estate del 1942, però, non in campagna li avrebbe portati ma nel lager di Treblinka.

  • Irene Cohen Janca, Maurizio Quarello, L’albero di Anne, Orecchio acerbo.

Se pensate di conoscere la storia di Anne Frank con tutta probabilità avete ragione ma la voce narrante di questo albo le dà una delicatezza e un diaframma del tutto inedito e perfetto per arrivare ai lettori. Qui a raccontare la storia di Anne è l’albero che lei vedeva dalla finestra del rifugio, un punto di vista diagonale e potente a cui le illustrazioni di Quarello regalano tanti livelli interpretativi ulteriori.

  • Nadia Terranova, Amit, Bruno, Orecchio acerbo.

Un bambino, ebreo. La grossa testa lo rende incerto e impacciato nei movimenti, il carattere è schivo e introverso. Curioso e attento a ogni cosa che lo circonda, è affascinato dalle eccentriche stravaganze del padre, dalle sue stupefacenti metamorfosi. Lo perderà anzitempo, ma, non volendosene separare del tutto, farà rivivere nei suoi disegni e nei suo scritti la straordinaria capacità paterna di riconoscersi e identificarsi in ogni oggetto, in ogni animale, in ogni persona. Fino a una giornata d’autunno del 1942, quando un ufficiale nazista lo ucciderà per strada, nel ghetto di Drohobycz, una piccola città della Galizia Orientale. Attraverso la scrittura commovente ed essenziale di Nadia Terranova e le suggestive immagini di Ofra Amit, un libro che ci conduce nel mondo fantastico di uno dei più grandi scrittori polacchi, Bruno Schulz, autore di “Le botteghe color cannella”.

Anett scopre che nello scantinato della sua casa si nasconde una famiglia di ebrei. Anche se scendere le scale buie dello scantinato le fa un po’ paura, è lei a portar loro da mangiare oltre a tutte le cose di cui hanno bisogno. Così conosce Carl, un bambino come lei, con cui fa presto amicizia. La famiglia di Carl sta aspettando una notte di luna piena per raggiungere il porto e fuggire in Svezia, ma le nuvole non vogliono diradarsi ed è troppo buio per scappare. Finché ad Anett non viene in mente un’idea geniale per salvare il suo amico Carl dai soldati nazisti che si stanno avvicinando sempre di più. Ma per metterla in pratica dovrà coinvolgere l’intero villaggio e soprattutto non fare troppo rumore… Questa storia, fatta di coraggio e solidarietà, è basata su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, un episodio che tiene accesa fino ad oggi la luce della speranza nella bontà umana.

  • Peter Sís, Nicky e Vera, Storia di un eroe discreto della Shoah e dei 669 bambini che salvò, Rizzoli
  • Paolo Ventura, L’automa, Peliti associati.

La vicenda si sviluppa nel 1943, sotto l’occupazione tedesca. Venezia è una città vuota e avvolta permanentemente da una sottile nebbia surreale che ne appiattisce i volumi e la tramuta in una sorta di quinta teatrale. Qui, un vecchio ebreo, ormai solo, appassionato di libri e “di automi”, decide di costruirne uno, programmandone i meccanismi affinché in occasione dei pasti saluti il suo anziano commensale con un fragoroso” brindisi. Quando, nel dicembre dello stesso anno, inizia il rastrellamento del Ghetto, finalizzato alla deportazione dei pochi ebrei rimasti, l’uomo si trova a casa mentre sente arrivare la polizia a perquisire la sua abitazione…

  • Cognolato Luca , Del Francia Silvia , illustrazioni di Sardo Fabio, Il cavaliere delle stelle. La storia di Giorgio Perlasca, Lapis.

Una storia cavalleresca diviene metafora dell’incredibile vicenda di Giorgio Perlasca. Una chiave originale per raccontare anche ai più piccoli la storia di dell’uomo che si finse un console spagnolo e salvò la vita a 5218 ebrei ungheresi. In questo albo illustrato Perlasca diviene Messer Giorgio. Proprio come un cavaliere medievale, con l’armatura di carta e una finta spada, difende i più deboli e non indietreggia di fronte al nemico, mettendo a rischio la propria vita. Una storia e metafora per raccontare la storia del Giusto Perlasca.

  • Il gelataio Tirelli, Gallucci, di Tamar Meir illustrato da Yael Albert con la traduzione di Joshua Kalman e Cesara Buonamici.

Il gelataio Tirelli amava il gelato come un bambino. Così aprì una gelateria a Budapest. Ma quando i nazisti invasero la città, decise di fare qualcosa di ancora più buono… Questa è una storia vera di coraggio, amicizia e aiuto reciprocoche si basa su fatti realmente accaduti: l’altro protagonista, Peter (Isacco), è il suocero dell’autrice Tamar Meir, che ha sentito raccontare da lui questa storia straordinaria e ha deciso di scriverla per farla conoscere a tutti.

  • Barbara Vagnozzi, Lev, 2016, Gallucci.

Questa è la storia vera di Lev, un ragazzino ebreo di 13 anni che sfuggì alla persecuzione nazista scappando con uno degli ultimi Kindertransport. Grazie a questa iniziativa, migliaia di bambini riuscirono ad arrivare in Gran Bretagna appena prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. E così furono salvi. Libro bilingue in italiano e inglese.

  • Iris Argaman, Avi Ofer, L‘orsetto di Fred, 2017, Gallucci.
  • La storia dell’Orsetto e del suo padroncino Fred, il racconto di un’amicizia profonda negli anni tragici della Seconda guerra mondiale. A narrarla è proprio l’Orsetto, che per tutto il tempo ha tenuto compagnia al bambino dalla tasca del cappotto o sul davanzale di una finestra. Da lui apprendiamo come e perché i genitori di Fred furono costretti a nascondere il figlio (e con lui l’Orsetto) presso altre famiglie, del loro lungo peregrinare e della persecuzione nazista degli ebrei. Entrambi sono sopravvissuti alla Shoah. Fred ha poi lasciato l’Olanda e da allora vive negli Stati Uniti. L’Orsetto dà testimonianza della sua storia di sopravvissuto allo Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme.
  • Anna Foa, Il portico di Ottavia, Laterza.

La razzia cominciò poco prima delle cinque e trenta.
Scrupolosamente, gradino dopo gradino, i nazisti salirono le larghe scale di marmo consunte della Casa fermandosi ad ogni porta senza tralasciarne nessuna. Un’antica casa medioevale ormai degradata, un vasto cortile rinascimentale. È qui che il 16 ottobre del 1943 i nazisti arrestano più di trenta ebrei, un terzo dei suoi abitanti, tra i più poveri della Comunità. Sono per lo più vecchi, donne e bambini. Altri quattordici saranno catturati nei mesi successivi.

  • Farina-Possentini, Il volo di Sara, Fatatrac. (albo illustrato)

L’incontro tra una bambina e un pettirosso è il tema di questo straordinario testo di Lorenza Farina. Se aggiungiamo il contesto storico in cui si inquadra, un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, e le immagini di una delle illustratrici più intense del panorama italiano, Sonia Possentini, ne esce un insieme di potenza e lirismo unici. Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica dal nastro azzurro tra i capelli, perché la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina.

  • Farina, Simoncelli, La bambina del treno, edizioni Paoline (albo illustrato).

L’olocausto spiegato ai bambini, attraverso la storia di Anna, una bambina che sale sul treno con la madre e tante altre persone ammutolite dalla disperazione. Il treno è diretto ad Auschwitz. Lungo la strada gli occhi della bambina si incontrano con quelli di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio. Due bambini, due madri, due punti di vista.

  • Fortes, Consejo, Fumo, Logos


L’anonimo protagonista di Fumo scopre una terribile realtà, ma il passato, che è stato migliore del presente, persiste nella sua memoria. Il risveglio è doloroso, e chiede di adattarsi a condizioni di vita durissime; l’istinto di sopravvivenza gli dice che dovrà essere un bambino responsabile.

La commovente storia firmata da Antón Fortes è accompagnata dalle intense immagini della polacca Joanna Concejo, di grande fascino e sensibilità, nonostante riflettano la terribile realtà del protagonista. Una realtà che risulta ancora più crudele se confrontata in maniera ricorrente con i ricordi della sua vita precedente, a cui è stato strappato.

  • Nessuna differenza?!, Principi e princìpi.

Riuscite a vedere le differenze tra i disegni e le foto?
Sono le stesse situazioni: bambini che alzano le mani, bambini con una stella sul petto, o che indossano un giubbotto a strisce.
Situazioni simili però solo in apparenza, perché contrappongono la normalità dell’oggi, quella che ogni bambino può incontrare nella sua vita quotidiana, ad avvenimenti orrendi che si spera e si crede non debbano più ripetersi.
Situazioni a confronto, che impongono l’uso della memoria perché, come ha detto un grande poeta “… il ventre che ha partorito quel mostro è ancora gravido!
Sta a noi riconoscere, oggi come ieri, qual è la differenza!

  • Innocenti, La rosa Bianca, La margherita (albo illustrato).

Questo libro è stato pensato per iniziare i giovani lettori alla conoscenza della storia contemporanea, per unire nella lettura adulti e bambini e per suscitare risposte alle tante domande che questi ultimi pongono e che, spesso, educatori, genitori, insegnanti e nonni non sanno dare oppure preferiscono eludere. La storia si svolge nell’inverno 1944-45 nella parte orientale della Germania. La bambina è un personaggio di fantasia e il suo nome è stato scelto in quanto evoca la Rosa Bianca, un gruppo di studenti che si opposero in modo non violento al regime della Germania nazista. Essi avevano capito ciò che altri volevano ignorare. Furono uccisi tutti per volere dei giudici ordinari di Monaco.

  • Carballeira. Danowski, L’inizio, Kalandraka, 2012.

Questo racconto trasmette in chiave poetica un messaggio di speranza attraverso la voce di un bambino, nonostante le devastanti e crudeli conseguenze di una guerra.

  • Innocenti, La storia di Erika, La margherita (albo illustrato)

Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei, della mia gente, furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il vero nome. Non so da dove vengo. non so se avevo fratelli o sorelle. L’unica.

  • Poole-Barret, Anne Frank, Emme edizioni (albo illustrato)
  • Paolo Valentini, Chiara Abastanotti, La shoah spiegata ai bambini, Beccogiallo, 2016. (da 8 anni).

Nella bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa.
Fino all’arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio.

Una metafora che a dirla tutta non regge benissimo all’incontro con la realtà della shoah ma mi pareva giusto segnalarla.

  • Dedenaro, Borghi, Chicchi di riso, Leonardo, 2011 (con cd musicale)

Unico albo dedicato alla Risiera di San Sabba, un libro a mio parere decisamente NON riuscito e non comprendibile dai ragazzi tuttavia essendo l’unico dedicato alla risiera ho voluto segnalarlo ugualmente.


Poesia

  •  Matteo Corradini, Vittoria facchini, Fu stella, Lapis, 2019. Nel progetto di sterminio attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1935 e il 1945, molti ebrei vennero costretti a cucire sopra i vestiti una stella a sei punte di stoffa. Milioni di stelle hanno seguito il destino dei loro proprietari e spesso sono state le uniche testimoni della violenza, delle leggi razziali, delle deportazioni, di ciò che oggi chiamiamo “Shoah”, la distruzione degli ebrei d’Europa.

«Ben prima dell’alba quando svanirò
avrei qualche storia da farvi ascoltare
di quelle accadute e di quelle che so.
Ben prima del giorno, dell’alba ben prima
se non vi dispiace ve le dirò in rima.


Narrativa

  • Matteo Corradini, Eravamo il suono, Lapis
  • Hiba Noor Khan, La guerra di Safiyyah, La nuova frontiera junior
  • Antonio Ferrara, La guerra di Becky, Le Rane interlinea, 2021

1943: per sfuggire ai bombardamenti su Milano, la piccola Becky e la sua famiglia si trasferiscono a Meina, sul lago Maggiore, dove il padre ha un albergo. Lì si sono rifugiate tante altre persone, tra cui molti ebrei fuggiti da Salonicco, e Becky fa subito amicizia con gli altri ragazzi, in particolare con Johnny, solare e ottimista. I giorni passano sereni e l’incubo della guerra sembra tramontato quando, l’8 settembre, la radio annuncia l’armistizio. Poco tempo dopo, però, un gruppo di soldati nazisti prende possesso dell’albergo, imprigionando Becky, la sua famiglia e gli altri ebrei in una stanza. È solo l’inizio di una terribile tragedia che segnerà per sempre il lago Maggiore: la prima strage di ebrei in Italia. Tratto da una storia vera. (Dagli 8 anni).

  • Daniele Susini e Fulvia Alidori, illustrazioni di Angelo Ruta, Nonno terremoto, Emme edizioni.

1938: il regime fascista introduce le leggi razziali e migliaia di ebrei perdono il posto di lavoro o vengono cacciati dalle scuole e dalle università. Questa è la storia di Luciano, “Nonno Terremoto”, un bambino ebreo che quel giorno perse tutto: scuola, giochi, amici. Una storia per ricordare che non esiste colpa per essere nati.

  • Daniele Susini Fulvia Alidori, Crapa pelata e la banda dei mille colori, Mondadori ragazzi.

Immaginate se in un posto chiamato Belpaese, dove tutti vivono in pace, sbucasse fuori Crapa Pelata, arrogante, vestito di nero e che non sopporta chi è diverso da lui. E immaginate se con un inganno diventasse il capo indiscusso e scrivesse, di testa sua, delle regole da seguire alla lettera. Immaginate poi un baule pieno di fazzoletti colorati, pronti a battersi per la libertà… Una storia inventata, per parlare di un pezzo di Storia vera.

  • JeanGrumberg, Cappuccetto Uf, Cleup, 2015 (sceneggiatura teatrale dai 7 anni)
  • Lia Levi, Un cuore da leone, Piemme (narrativa 7+).
  • Lia Levi, Che cos’è l’anti semitismo, Piemme (dai 9+)
  • Lia Tagliacozzo, Che storia! La Shoah e il giorno della memoria, Emme, 2018 (divulgazione narrativa 7+)
  • Giulio Levi, 1940-1945 Gioele, fuga per tornare, Fatatrac (memorialistica 7+).
  • Lia Levi, Siamo in guerra e nessuno me lo dice, Sassolini Mondadori, (narrativa 7+)
  • Itzchak Belfer, Il mio maestro Janusz Korczak, Gallucci (da 8 anni)

Immagina un fantastico orfanotrofio in cui regna l’amore e i bambini dettano le regole con responsabilità! Itzchak Belfer, l’autore di questo libro, racconta gli anni trascorsi nell’orfanotrofio fondato dal pediatra Janusz Korczak, il creatore di un metodo pedagogico basato sulla libertà e sull’uguaglianza, che permetteva ai piccoli ospiti della Casa degli Orfani di gestire la vita quotidiana, risolvere i conflitti e sviluppare i propri talenti. Janusz Korczak fu ucciso dai nazisti, ma le sue idee e il suo metodo non moriranno mai. Durante l’occupazione nazista di Varsavia, Belfer fuggì in Russia e riuscì a scampare all’Olocausto, unico sopravvissuto della propria famiglia. 

  • Anna Lavatelli, Il violino di Auschwitz, Le rane interlinea (8+)

Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l’inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Un racconto commovente tratto da una storia vera.

  • Puricelli Guerra, Anne Frank, La voce della memoria, Edizioni El, (narrativa 7+)
  • Sebastiano Ruiz Mignone, Maria Luce Possentini, La città della stella, Giunti, 2016 (7+).

Honza è un ragazzo di quattordici anni, ”l’età dei giochi”. Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall’affetto di uno zio che si occupa di loro. A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle.
Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra. E’ una storia di verità che dovremmo leggere, piccoli e grandi insieme, per riconoscere il valore della memoria e della pace.

  • Anna e Michele Sarfatti, L‘albero della memoria, Sassolini Mondadori (poesia 8+)

Samuele Finzi, detto Sami, è un bambino ebreo, di famiglia piccolo borghese – padre ferroviere, madre insegnante – e con una vita come tante altre, o forse, meglio di tante altre. Ci sono genitori uniti e “festosi”, i luoghi dove nascondere i giochi preferiti, come la pancia scavata del grande olivo che cresce nel giardino di casa, un’amica del cuore incontrata sui banchi di scuola e piccoli desideri come quello di possedere un orologio bello quanto quello di papà. Persecuzioni e guerra cancellano, però, tutto questo, smembrano famiglie, distruggono vite, in nome di una “purezza ariana” che aggiunge orrore a una guerra devastante. Sami sopravvive grazie all’aiuto dei nonni dell’amica Francesca, ma dei suoi genitori non si sa più nulla. Solo l’olivo, alla fine della guerra, saprà restituirgli un po’ del suo passato e una piccola speranza per il futuro, perché, nella sua pancia cavernosa, come se la guerra non fosse mai passata di lì, ha custodito intatti i suoi giochi ma anche l’orologio di papà, quello che aveva tanto desiderato di possedere, prima che la guerra cancellasse anche i desideri.

  • Morpurgo Foreman, La domanda su Mozart, Rizzoli (narrativa  8+)

Con grande entusiasmo e parecchia apprensione, la giovane giornalista Lesley arriva a Venezia per intervistare Paolo Levi, violinista di fama mondiale. Una sola indicazione le è stata data: non porgli la domanda su Mozart. Ma di che cosa si tratta? E perché bisogna evitare l’argomento? 

  •  Antonio Ferrara, La corsa giusta, Coccole Books, (narrativa 9+)

Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni, il più alto riconoscimento dello stato di Israele per i non ebrei. La storia di un campione dello sport e di un coraggioso eroe che ha rischiato la vita per salvare chi veniva ingiustamente perseguitato. La storia di un uomo che ha mostrato che in certi momenti non si può restare indifferenti, bisogna mettersi in gioco, bisogna scegliere, bisogna fare la cosa giusta.

  • Giorgia Penzo, Il custode di Elias, Il Battello a vapore

Germania, 1945. Quando i soldati irrompono in casa e trascinano via suo padre e sua madre, Elias riesce a nascondersi e a salvarsi. Il bambino rimane solo con Caleb, il suo cane. Insieme partiranno per cercare i genitori; sarà un viaggio pericoloso, drammatico, durante il quale Elias vedrà con i suoi occhi gli orrori e la distruzione della guerra, ma conoscerà anche il valore e il significato della vera amicizia. (narrativa 9+).

  • Simone Dini Gandini, La bicicletta di Bartali, Notes (narrativa 9+)
  • Daniela Palumbo, A un passo da un mondo perfetto, Piemme (narrativa 9+)

Germania, 1944. Iris, undici anni, non sa perché suo padre le ha vietato di parlare con il giardiniere che cura il parco della loro villa; ma la curiosità è più forte di lei. Comincia ad avvicinarsi di nascosto a quello sconosciuto con la testa rasata e la divisa a righe. Così, giorno dopo giorno, tra i due nasce un’amicizia clandestina fatta di gesti nascosti e occhiate fugaci, un’amicizia in grado di far crollare il muro invisibile che li separa e di capovolgere il mondo.

  • Liliana Segre, Scolpitelo nel vostro cuore, Piemme

Dal Binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella Memoria. Non dite mai che non ce la potete fare, non è vero. Ognuno di noi è fortissimo e responsabile di se stesso. Dobbiao camminare nella vita, una gamba davanti all’altra. Che la marcia che vi aspetta sia la marcia della vita. Questo vorrei dirvi.

  • Karen Levine, La valigia di Hana, Rizzoli

Una storia vera. Con la versione teatrale di Emil Sher. Nel marzo del 2000 una vecchia valigia arriva nel museo dell’Olocausto di Tokyo, in Giappone, suscitando la curiosità di un gruppo di bambini e della giovane direttrice, Fumiko Ishioka. Sopra, con una vernice bianca, c’è scritto: Hana Brady, 16 maggio 1931, Waisenkind (che in tedesco significa orfana). Ma chi era questa Hana? E che cosa le è successo? Fumiko parte per l’Europa, destinazione Praga, decisa a scoprire la storia della piccola Hana e della sua valigia finita ad Auschwitz. Un libro importante, che ha la forza del documento. Con foto e disegni originali.

  • Ci vediamo a casa subito dopo la guerra, di T. Shem-Tov

Ogni volta che il dottore le consegna una lettera dello zio Jaap, Lieneke sente il cuore battere all’impazzata. La nasconde nel grembiule e la porta in camera, al sicuro, dove la legge e la rilegge. Perché sa che presto dovrà restituirla al dottore, che la brucerà o la farà in mille pezzi affinché non cada nelle mani sbagliate. Nessuno deve sapere che Jaap in realtà non è suo zio, ma suo padre. E che lei non si chiama Lieneke, bensì Jacquelin un nome che ormai appartiene al passato, a una vita precedente in cui poteva andare a scuola con le amiche di sempre, passeggiare nel parco e correre in bicicletta. Senza una stella gialla appuntata sul petto. Tutto è cominciato con il “gioco dei nomi”, quando la mamma ha spiegato a lei e alla sorellina più grande che tutti i membri della famiglia non si sarebbero più chiamati come prima. C’erano anche altre regole da rispettare: lasciare la città, Utrecht, e nascondersi. E non dire a nessuno di essere ebree. Da quel giorno, la famiglia si è separata, trovando rifugio presso membri della resistenza olandese. Lieneke vive in un villaggio sperduto con il dottor Kohly e sua moglie, che fingono di essere i suoi zii. Il padre, scienziato dal cuore d’artista, riversa ora il suo talento sui biglietti illustrati che manda a Lieneke, con quei disegni colorati e buffi che tengono accesa la speranza di una vita normale. Sarà proprio quella corrispondenza segreta ad aiutare la bambina a sopportare la fame e la paura, il freddo e la lontananza.

  • Uri Orlev, L’isola in via degli uccelli, Salani (narrativa 9 +)

La seconda guerra mondiale infuria per l’Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressoché insopportabile. E Alex è, appunto, ebreo. Sua madre è scomparsa nel nulla e suo padre è stato prelevato dalle SS e fatto partire per una destinazione ignota. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo di notte, per procurarsi il cibo. Finché, un giorno, Alex ode delle voci: degli sconosciuti si sono introdotti nel palazzo. Il coraggio, l’eroismo perfino, non sono insoliti in tempo di guerra, ma Alex ha appena undici anni, e la sua è la storia di come la nuda forza di volontà riesca talvolta ad avere la meglio sulla crudeltà e l’ingiustizia.

  • Orlev, La ricerca della terra felice, Salani (narrativa 9+)

Polonia. Ghetto di Varsavia. Prelevato dalle SS il padre e scomparsa nel nulla la madre, Alex, undici anni, si trova drammaticamente solo nel suo precario rifugio, un edificio diroccato colpito da una bomba all’inizio della guerra. E questo suo rifugio, un nido inaccessibile tra i tetti del ghetto, non è così diverso dall’isola deserta di Robinson Crusoe. Il ragazzo non ha altre risorse che la propria energia e il proprio ingegno per sopravvivere, per affrontare la paura, le lunghe notti invernali, il freddo, la fame. È solo, e ha davanti a sé un mondo terrificante. Ma è un bambino. E ha il coraggio e la straordinaria forza vitale dell’infanzia, perciò una visione del mondo che, anche in mezzo alla tragedia dell’Olocausto, non può fare a meno di contemplare il gioco.

  • Orlev, Corri, ragazzo corri, Salani (narrativa 9+)

Una fuga senza fine e senza la nozione di un fine chiaro, certo, riposante. Solo per salvarsi la vita a tratti, per prendere respiro. Un bambino di otto anni, fuggito dal ghetto di Varsavia – dove ha visto sua madre sparire in un attimo come per una malefica magia – passa da un gruppo di ragazzi alla macchia, a case di contadini protettivi o malvagi e delatori, a soldati tedeschi spietati o umani; dorme sugli alberi, nelle tombe e, a forza di nasconderlo, arriva a dimenticare di essere ebreo. “Ti ordino di sopravvivere” gli aveva detto il padre prima di venire ucciso. E, per avere la forza di seguire quell’ordine, il ragazzo è costretto a cancellare il ricordo del suo passato, della madre e del paese della sua infanzia, come i continui addii del presente. Dimenticando, Yoram concentra tutta la sua energia nel momento in cui vive, povero, affamato, senza protezione, a un certo punto perfino senza un braccio, che il chirurgo si è rifiutato di curare, riconoscendolo ebreo. Ma la corsa prosegue, e “il bambino biondo senza un braccio” rimane in mente come un’inesausta sfida alla morte. In Israele, dove oggi vive e insegna, Yoram Friedman ha raccontato la sua storia – perché questa è una storia vera – che Uri Orlev ha ascoltato dalla sua voce e scritto con commozione e intensa partecipazione.

  • Ruiz Mignone, Il compleanno di Franz, Lapis (narrativa 9+)

Berlino, agosto 1936. La città ospita i Giochi Olimpici: il regime nazista vuole dimostrare al mondo intero la ritrovata potenza della Germania dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale. Franz sta per compiere 10 anni e per regalo suo padre, un ufficiale dell’esercito tedesco, lo porterà a vedere le gare di atletica. Ma qualcosa non va come previsto e in 10 secondi, il tempo di un lungo respiro e di qualche battito di ciglia, cambia tutto. Lo stadio gremito. Un atleta di colore che diventa leggenda. Un figlio che guarda negli occhi del padre deluso. E capisce che con lui, dalla parte dei più “forti”, non ci vuole stare. Una pagina di ricordi legata a doppio filo con la storia. Una giornata impossibile da dimenticare

  • Gorigus, Storia di quando arrivammo tardi alla guerra, Mursia (narrativa 9+)
  • Frassinetti-Tagliacozzo, Anni spezzati, Giunti Comunità ebraica di Roma (memorialistica 9+)

Quattro storie, quattro possibili esiti di un momento storico che ha cambiato le sorti del mondo. Uno scorcio sulle vite di personaggi reali che della persecuzione nazifascista degli ebrei sono stati protagonisti, e hanno deciso di condividere la loro esperienza

  • Ungerer, Otto, Mondadori (narrativa 8+).


Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi.

  • Corradini, Siamo partiti cantando, RueBallu, 2017 (narrativa 8+).


Deportata ad Auschwitz Etty Hillesum ha con sé, nello zaino, la Bibbia e una grammatica russa, lingua della madre. L’ultima cartolina postale, indirizzata all’amica Christine van Nooten, è datata 7 settembre 1943: la giovane donna la lascia cadere dal treno diretto al campo. “Abbiamo lasciato il campo cantando, papà e mamma molto forti e calmi, e così Misha. Viaggeremo per tre giorni. Arrivederci da noi quattro”.

  • La ragazza con lo zaino verde, Il castoro

Ispirato a una storia vera, un romanzo per ragazzi che ha il coraggio di mostrare il fascino pericoloso della dittatura, negli anni che precedettero e prepararono la Resistenza. Una storia di formazione e di ribellione capace di incrinare l’ordine di un’intera vita, e di amicizie forti come l’acciaio.

  • Altieri, Ridere come gli uomini, Battello a vapore.

Wolf è solo un cucciolo quando comincia l’addestramento: in poco tempo i padroni neri ne fanno un’arma infallibile, letale, che si alimenta della paura di chi gli sta accanto. Alla prima occasione Wolf decide di scappare dagli orrori della guerra e da ciò che le SS lo hanno fatto diventare. E per la prima volta incrocia uno sguardo diverso, quello di Donata, una ragazzina con la sindrome di Down che sembra non avere alcuna paura di lui. Anche Donata è in fuga, e insieme a lei c’è suo fratello Francesco. Un’ombra nera e silenziosa li sta inseguendo per i boschi della Toscana, qualcuno che sta cercando Donata.

  • Nicola Cinquetti, Il giro del ’44, Bompiani.

Giro d’Italia, giugno 1940. Martino segue trepido le tappe della gara insieme al nonno e al suo migliore amico. Sono tutti tifosi di Gino Bartali, ma c’è un giovane che sembra insidiarlo con una leggerezza di levriero: Coppi Fausto da Castellania. Che vincerà alla sua prima partecipazione. Ma c’è poco da gioire: il giorno dopo la fine del Giro l’Italia entra in guerra. 1944. Martino e la sua famiglia sono sfollati in campagna. Noia. Per fortuna lui ha portato la sua bici. Che gli viene rubata subito da una ragazzina perfida a capo di una banda di teppisti locali. Non è un buon inizio. Senza mai smettere di fantasticare su un suo personale Giro d’Italia disegnato dalla geografia dei libri di scuola, tra singolari commerci e movimenti oscuri di bande partigiane, osservando senza troppo capire, Martino si trova ad affrontare la realtà, più dura che mai, e cresce tutto in una volta. Un romanzo sulla vita e sulla guerra, sugli eroi di quando eravamo bambini, che restano sempre con noi, e su quella gara con la G maiuscola che è metafora di tutte le salite e di tutte le discese che punteggiano le nostre vite.

  • Matteo Corradini, Luci nella shoah, De agostini, 2021.

Raccontare le storie di queste ragazze e di questi ragazzi di ieri significa lasciarci illuminare oggi dalle loro piccole luci. Perché possano ispirare anche noi. Per non scordarle mai più. E per ricordare le altre che non riescono a stare in questo libro, e sono tante. Quelle che non conosciamo ancora, quelle che nemmeno hanno fatto in tempo a brillare.

  • Matteo Corradini, La pioggia porterà le violette di marzo, 2017, Lapis (narrativa 9+)

Clara ama Samuel ma anche suonare il clarinetto. E nella custodia di un antico clarinetto trova un biglietto d’amore per una ragazza chiamata… Clara. Così alla Clara di oggi viene una pazza voglia di ritrovare la Clara di ieri, ma l’unico indizio è lo strumento musicale. In un viaggio strampalato sul furgoncino di una band di metallari, in una Praga misteriosa dove l’amore di oggi s’intreccia alla Memoria del ghetto di Terezin.

  • Kern, Quando Hitler rubò il coniglio rosa, Bur (narrativa 10+)

Quando Hitler rubò il coniglio rosa è un romanzo per ragazzi di Judith Kerr, pubblicato per la prima volta nel 1971, tradotto in Italia nel 1976 nella collana “BUR dei Ragazzi” dalla casa editrice Rizzoli. È una storia in parte autobiografica, basata sui primi anni di vita dell’autrice.

  • Luigi Ballerini, Hanna non chiude mai gli occhi, San Paolo (10+).

Salonicco 1943. Le SS sono giunte nella città occupata dall’esercito tedesco con lo scopo di annientare la grande e ricca comunità ebraica che vi abita da secoli, deportando tutti i suoi membri e impadronendosi dei loro beni. Mentre le partenze dei treni verso i campi di concentramento della Polonia si susseguono senza interruzione, nella città devastata dalla follia nazista due storie – destinate a incrociarsi – scorrono parallele: la storia di Hanna e Yosef, due quindicenni ebrei rinchiusi nel ghetto di Kalamaria, testimoni del crescere delle violenze e alla ricerca di una possibile via di salvezza e la storia del console italiano Guelfo Zamboni e del capitano Lucillo Merci, suo assistente, che in una frenetica corsa contro il tempo si adoperano per salvare quante più vite possibili Se per Hanna l’incontro con Yosef sarà la scoperta di un amore sorprendente che neppure le circostanze più cupe potranno cancellare, per il console Zamboni e il capitano Merci quei drammatici mesi saranno invece l’occasione per riaffermare il primato della coscienza sul rispetto delle leggi: «Avremmo potuto non farlo? Avremmo davvero potuto non aiutare quelle persone?».

  • Kern, La stagione delle bombe, Bur (narrativa 10+)

È il 1940, le bombe naziste piovono su Londra. Anna e i suoi genitori vivono in un albergo per rifugiati: sono ebrei tedeschi, fuggiti dalla Germania anni prima. Il papà, famoso scrittore, è un uomo di grande sensibilità ma senza alcun senso pratico. La madre deve provvedere alla famiglia: i soldi sono pochi, non si ammettono sprechi. Anna ha diciotto anni, abbastanza da trovare un lavoro, se non che molti diffidano di una ragazza tedesca. Eppure, anche tra mille problemi, la vita sa riservare piacevoli sorprese. Si creano nuovi legami, si accendono passioni. Si ride, a volte. Anna riesce a trovare lavoro in un ex ospedale, dove una banda di curiose vecchiette confeziona abiti per l’esercito. Poi comincia un corso serale di disegno e s’innamora del professore, che la invita a casa sua…

  • Lia Levi, Una valle piena di stelle, Mondadori (narrativa 10+)

Brunisa ha tredici anni e pensa che il destino le abbia fatto fin troppi dispetti: prima un nome stravagante, poi le leggi razziali di Mussolini e adesso la guerra che devasta l’Europa e mette in pericolo le vite di milioni di ebrei come lei. Suo padre, però, non si rassegna, e decide di affrontare con i suoi un viaggio clandestino per portarli oltre il confine svizzero, in una valle “piena di stelle”. Ma il pericolo cresce a ogni passo e non sarà così semplice..

  • Palumbo, Le valigie di Auschwitz, Piemme (narrativa 10+)

Carlo, che adora guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Émeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino. Le storie di quattro ragazzini che, in un’Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l’orrore della
deportazione.

  • Gold, Mi ricordo Anna Frank, Bur (narrativa 10+)

La storia vera di Hannah Goslar, amica d’infanzia di Anna Frank, emigrata a Gerusalemme nel 1947. Un’amicizia che parte dall’infanzia, si allenta a causa delle leggi razziali, che rubano la libertà alle due ragazze, e si riaccende quando, rinchiusa in un campo di concentramento, Hannah incontra, fatalmente, la sua amica di sempre, Anna Frank.

  • Birger, Ho sognato la cioccolata per anni, Piemme (narrativa 10+)

Trudi ha solo sedici anni quando viene deportata con la mamma nel campo di concentramento di Stutthof. Intorno a lei un mondo spietato, assurdo, crudele; dentro di lei il desiderio di non cedere alla
disperazione e di continuare a sognare. Questa è la sua storia, raccontata in prima persona: Trudi testimonia le atrocità e le sofferenze dell’Olocausto, ma anche il coraggio e la speranza
che le hanno dato la forza di sopravvivere e di non smettere di sognare la libertà.

  • Reiss, La stanza segreta, Piemme (narrativa 10+).

Durante la seconda guerra mondiale, Anna, una ragazzina ebrea, è costretta a nascondersi. Nella sua “stanza segreta” costruirà un mondo di fantasia e grandi sogni.

  • Boyne, Il bambino con il pigiama a righe, Bur (narrativa 10+)

  • Dische, Le lettere del sabato, Feltrinelli (narrativa 10+)

“Sono nato con la camicia”, ripete ancora una volta Laszlo, il padre di Peter, prima di trasferirsi, alla fine degli anni ’30, dall’Ungheria a Berlino. Peter va con lui e osserva affascinato la grande città, con i suoi cinema e le feste e l’atmosfera di grande eccitazione che non riesce a capire fino in fondo. Peter non sa di essere ebreo e quando Laszlo non può più nasconderglielo, lo rimanda in Ungheria, dal nonno. Qui Peter aspetta le lettere che ogni sabato arrivano puntuali da Berlino e lo fanno sognare. Ma l’illusione si fa sempre più fragile finché un giorno…

  • Daniela Palumbo, Liliana Segre, Fino a quando la mia stella brillerà, Piemme, (narrativa 10+)

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare.

  • Schneider, Stelle di cannella, Salani (narrativa 10+)

David e Fritz sono due amici per la pelle, orgogliosi, tra l’altro, dell’amicizia che lega i loro due gatti. Entrambi abitano in un quartiere di Berlino dove tutti cercano di andare d’accordo e di aiutarsi. Ma l’atmosfera cambia quando il partito nazista vince le elezioni: la propaganda antiebraica di Hitler crea inimicizie e sospetti. E poiché David è ebreo, Fritz lo ripudia e lo minaccia, insultando i suoi genitori (nonostante la madre Jutta, in realtà, non sia ebrea) e si spinge addirittura a uccidere il gatto dell’ex amico, colpevole, a suo dire, di aver “sedotto” la sua gattina “ariana”. Lene, figlia del primo marito di Jutta – e quindi non ebrea – difende il patrigno e il fratellastro David, per il quale nutre sincero affetto, ma suo marito, un giovane ricco che svolge una vita brillante, a contatto con gente potente, le proibisce di compromettersi.

  • Schneider, Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg, Salani (narrativa 10+)

È una ragazzina bellissima. Purtroppo. Perché Rosei è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti ma dolce e gentile con Rosel. Secondo la mamma, troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l’infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l’arianizzazione forzata dei bambini: come Zyta, polacca, portata via ai suoi genitori dalle SS e costretta a chiamarsi con un nome non suo. Rosel, ignara delle manovre del suo “benefattore”, finisce nella famiglia che lui si è costruito in fretta e furia per poterla avere in affidamento. Ma quella che le era sembrata una liberazione, sarà invece per lei la più amara delle scoperte: com’è strana la famiglia del signor Kreutzberg! Helga Schneider, fedele al proprio impegno civile e sociale, torna a rivolgersi ai ragazzi e attraverso la vicenda di Rosel fa riflettere sugli universali difetti e virtù della natura umana e sull’attualissimo tema dei conflitti nelle famiglie allargate.

  •  Eric Heuvel, Ruud Van der Rol, Lies Schippers, La stella di Ester, De Agostini, 2009, (fumetto 10*)

La stella di Eshter è un fumetto ideato e prodotto dalla Fondazione Anne Frank di Amsterdam; quella di Esther è la storia di una possibile coetanea di Anne, sullo sfondo di una delle pagine più oscure della storia dell’umanità: la Shoah, il genocidio nazista del popolo ebraico. Esther visita dopo molti anni fa fattoria dove si era rifugiata durante la seconda guerra mondiale per sfuggire alla persecuzione nazista. È un viaggio di scoperta e di conoscenza, alla ricerca delle persone che l’hanno aiutata e che hanno condiviso il suo destino. Tra queste, i suoi genitori, trucidati ad Auschwitz. Grazie a suo nipote Daniel, e a Internet, incontrerà l’ultima persona che li ha visti vivi. Di loro non le rimane che una vaga memoria; e un’ultima rivelazione da parte di Helena, la sua vecchia compagna di scuola.

  • Wolff, La ragazza col violino, Mondadori (narrativa 11+)

Allegra Shapiro ha undici anni e suona il violino. Quando il suo insegnante le propone di suonare il concerto n.4 di Mozart per violino e orchestra, Allegra ancora non sa che la sua vita sta per cambiare radicalmente. Infatti la sua esecuzione è tecnicamente così perfetta che viene iscritta dall’insegnante a partecipare a un concorso. Ma è ancora troppo “acerba” e non sa fondere la maestria con il cuore. Durante i tre mesi delle interminabili prove, Allegra farà amicizia con una cantante lirica amica dei genitori, scoprirà la storia della nonna, scomparsa in un lager, incontrerà uno strano ometto appassionato di musica, diventerà più grande e si scoprirà felice del suo talento.

  • Pressler, Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank, Sonda (memorialistica 11+)

Questo libro racconta, prima ancora degli orrori del nazionalsocialismo, la storia toccante di una ragazza. Una giovane vita piena di aspettative e opportunità, destinata a un tragico destino. Anne Frank (1929-1945) è diventata celebre grazie al suo diario, che ha commosso e continua a commuovere lettori di tutte le età. Mirjam Pressler ne fa un ritratto biografico a tutto tondo, soffermandosi sulle contraddizioni e facendo emergere i talenti e le aspirazioni di questa giovane ebrea nata in Germania. La storia sconvolgente di una ragazzina che è diventata donna nel periodo più cupo della storia dell’umanità e che Mirjam Pressler ha avuto il coraggio di trasformare in un romanzo avvincente.

  • Sessi, Sotto il cielo d’Europa, Einaudi (narrativa 11+)

Dal 1933 al 1945, oppositori del nazismo o del fascismo di ogni nazionalità, zingari o ebrei, i giovani che furono prigionieri dei lager e dei ghetti seppero, a volte più degli adulti, combattere e resistere fino all’ultimo. Molti di loro sono scomparsi senza lasciare traccia di sé, nemmeno il nome; di altri ci resta un frammento di storia o di fotografia sbiadita. Inseguendo la loro storia e la breve vita di alcuni di loro, questo libro vuole ricostruire la vita quotidiana di alcuni dei maggiori luoghi di internamento e di annientamento che le dittature nazista e fascista istituirono nell’Europa civile, a tutela di una razza pura padrona che si proponeva di eliminare tutti i diversi da sé.

  • Muller, Il mondo quell’estate, Mondadori, (narrativa 11+).

È l’estate del 1936. In Germania le Olimpiadi sono in pieno svolgimento, e Hannes Hecker, uno dei milioni di giovani tedeschi, è entusiasta per l’evento sportivo. Ma Hannes ha un segreto: è ebreo e nessuno lo deve sapere. Per mimetizzarsi si iscrive in un esclusivo liceo tedesco e partecipa con passione a tutte le attività della Hitler Jugend (la Gioventù hitleriana). Le contraddizioni dei diversi ruoli che Hannes deve assumere nella società e le tensioni che coinvolgono tutti gli altri personaggi diventano sempre più evidenti. L’amore per i famigliari è minato dalla devastante realtà in cui sono costretti a vivere, e anche l’affetto per la nonna ebrea, della quale deve negare l’esistenza, è messo a dura prova. Con il precipitare della situazione politica, Hannes viene aiutato a fuggire e sarà uno dei pochi a salvarsi.

  • Marina Girardi e Rocco Lombardi, L’argine, Beccogiallo, 2017 (graphic novel dai 10+)

Aprile 1945. Frazchì è un bambino che vive a Cotignola, nella bassa ravennate, ai piedi dell’argine del fiume Senio dove il fronte della guerra si è bloccato ormai da mesi. La sua è una corsa contro il tempo: deve portare a ingravidare Ninetta, la capretta di famiglia, prima che la fame prenda il sopravvento e le bombe degli Alleati radano al suolo ciò che resta del paese. Insieme a Ninetta, però, Frazchì deve portare con sé anche il peso di un segreto pericoloso.

  • Jaqueline Van Maarsen, La tua migliore amica Anne, San Paolo (10+)

La vita ad Amsterdam scorre serena per la piccola Jacqueline. Un giorno però qualcosa inizia a cambiare. Nella sua classe si vanno aggiungendo nuovi compagni: fuggono dal loro Paese, la Germania, dove non sono più al sicuro. Allo scoppio della guerra i tedeschi occupano l’Olanda, Jacqueline è costretta a portare una stella gialla sul cappotto e a cambiare scuola. È lì, al Liceo Ebraico, che nel 1941 incontra Anne Frank e nel giro di pochi giorni diventano grandi amiche. Le due ragazze sono inseparabili, fino a quando Anne, all’improvviso, scompare insieme alla sua famiglia. Anche se Jacqueline e Anne non si rincontreranno mai più, l’amicizia rimarrà, più forte di qualsiasi altra cosa. Solo dopo la fine della guerra, Jacqueline riceverà la lettera d’addio che Anne le aveva inviato e aveva concluso scrivendo: «Spero che, quando ci rivedremo, rimarremo per sempre “migliori- amiche». Firmato: «La tua “migliore- amica Anne».

  • Rafael Salmeròn, L’aquilone di Noah, Uovonero. (11+)

Noah è un bambino diverso dagli altri: vive nel suo mondo, non parla e non sembra ascoltare. 
Ha una sola passione: il suo aquilone, e ogni occasione è buona per farlo volare nel cieli di Cracovia. 
Noah è il figlio più piccolo dell’orologiaio ebreo Leopold Baumann e di sua moglie Dora. La sua è una famiglia disgregata, attraversata dal conflitto tra la madre, pratica e distaccata, e il padre, timido e appartato; l’unico rifugio sicuro sono le braccia forti e amiche del fratello maggiore Joel.

  • Per chi scende questo lume, Virginia Gattegno e Matteo Corradini, Rizzoli

Virginia e Fatima si incontrano in una stanza d’ospedale. Virginia ha avuto un malore, Fatima aspetta che un medico le tolga la sardina che si è infilata nel naso. Fatima è una bambina curiosa e vuole conoscere la lunga vita di Virginia. «Cosa hai fatto prima?» le chiede, e Virginia non si tira indietro. In un viaggio a ritroso nel tempo, Virginia ripercorre la sua vita straordinaria: la nascita a Roma e l’infanzia in Italia. Il trasferimento a Rodi, a 13 anni, quando il padre viene nominato direttore della scuola ebraica dell’isola. Il mare, gli anni felici, l’incontro con il futuro marito. Ma Virginia ricorda anche le leggi razziali, l’arresto da parte dei nazisti e la deportazione. Racconta, con delicatezza e onestà, quello che è stato l’orrore più grande della sua vita: l’internamento ad Auschwitz. Eppure la luce di Virginia continua a splendere anche dopo il campo, anche dopo l’atrocità della Shoah. Ed è così che racconta a Fatima come ha ricostruito la propria vita. Una vita che la porterà in Congo e infine a Venezia come maestra, dove, finalmente, a un passo dalla pensione, troverà il coraggio di raccontare la sua esperienza nel lager, taciuta fino ad allora. «Entrai. Avevo davanti agli occhi la mia ultima quinta elementare: ero stata per loro la maestra Virginia per cinque anni. Sono rimasta in piedi a metà strada tra la lavagna e i primi banchi, come chi ha qualcosa da dire ma non sa come iniziare.» Da quel giorno Virginia non ha smesso di raccontare la sua storia di sopravvissuta ad Auschwitz. A Fatima e a tutti i ragazzi che vogliono sapere.

  • Sessi, Ultima fermata: Aushwitz, Einaudi (narrativa 11+)

Arturo Finzi scopre di essere ebreo quando nel 1938 il regime fascista vara le leggi razziali. Da quel momento comincia a scrivere un diario in cui racconta le tappe della sua progressiva segregazione. La sua storia ricorda il dramma di tanti ragazzi ebrei italiani che hanno visto morire le loro speranze di vita e d’amore assai prima di ritrovarsi in un campo di sterminio.

  • Sessi, Primo Levi. L’uomo, il testimone, lo scrittore, Einaudi (11+)
  • Sessi ( a cura di), Prigioniera della storia. Margarete Buber Neumann, testimone assoluta, El (memorialistica 11+)
  • Einstein, Sono figlia dell’olocausto, Guanda (graphic novel 11+)

Un “graphic memorir”, una storia di formazione vera e originale, quella di Bernice, che, figlia di due ebrei immigrati, fin da bambina vive portandosi dietro l’ombra dei campi di sterminio nazisti come una macchia indelebile. I suoi genitori si sono conosciuti proprio ad Auschwitz, pochi giorni prima della liberazione, e Bernice continua a rivolgere loro domande, interrogativi, richieste. Vuole sapere la verità, conoscere il dolore e la sofferenza. Ma i genitori non riescono o non vogliono raccontarle, e quello di Bernice diventa così un percorso nella fallibilità della memoria e nella perdita del passato, brillantemente inseguito tra parole e disegni, con uno humour tutto ebraico, una quieta malinconia e un’ironia dolceama…

  • Krumpen, Il violinista di Schindler, San Paolo (narrativa 11+)
  • Anne Frank, Il diario, Rizzoli, nuova edizione a cura di Matteo Corradini, 2017 (memorialistica 11+)

 Corradini, La repubblica delle farfalle, Rizzoli, (narrativa 14+)Una voce lucida e impietosa, una prima persona che sa mescolare il dolore e la poesia per raccontare in forma di romanzo la storia dei bambini e dei ragazzi rinchiusi nel ghetto di Terezin: prima della deportazione verso i campi di sterminio, sono impegnati nello sforzo di mantenere una parvenza di normalità in una vita che di normale non ha più niente. Un gruppo di adolescenti reagisce alle violenze, ai soprusi, alla paura dell’inevitabile mettendo insieme un giornalino con i contributi di tutti, anche i più piccoli: disegni, poesie, rubriche, recensioni. Così le riunioni di redazione diventano un momento prezioso per scambiarsi pensieri e timori ma anche per dare spazio alle aspirazioni e ai sogni.

  • Moisè Finzi, Il giorno che cambiò la mia vita, Topipittori, 2011 (memorialistica 11+)

Cesare è un bambino come tanti. Vive in una famiglia amorevole e agiata, ben inserita nella vita civile e ordinata di una bella città italiana, Ferrara. Va a scuola, gioca con gli amichetti ai giardini, si diverte con il fratellino più piccolo. Insomma, la sua vita scorre serena e tranquilla. Fino al giorno in cui, leggendo il giornale “dei grandi”, scopre che la comunità a cui appartiene, quella ebraica, è stata messa al bando dallo Stato in cui vive. Gradatamente, quelli che all’inizio sembrano solo ingiusti, benché minacciosi, provvedimenti discriminatori, si rivelano per ciò che sono: leggi terribili che obbligano Cesare, la sua famiglia, e tutti coloro che, come loro, sono ebrei, a vivere nell’ombra, in fuga costante, rinunciando a tutto: alla propria città, alla propria casa, al proprio nome, alla propria identità, pur di rimanere in vita e evitare l’arresto, il carcere e la deportazione. Il racconto intenso e autentico di un passato ancora molto vicino che a nessuno deve essere permesso di dimenticare e negare. La storia di un bambino travolto dalla Storia, ma deciso a resistere all’ingiustizia, alla paura e alla violenza, e a lottare per la propria felicità. Età di lettura: da 10 anni.

  • Guia Risari, La porta di Anne, Mondadori Ragazzi, 2016 (narrativa 12+).

Prime luci dell’alba di un giorno di agosto del 1944. Tra le vie di Amsterdam c’è un nascondiglio in cui otto persone, lì rintanate da oltre due anni per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei, sognano la libertà e che l’incubo del nazismo venga spazzato via. Ma in questa storia c’è anche il sogno di un sottufficiale delle SS. E quel mattino, purtroppo, il suo sogno diventa realtà.

  • Cognolato, Del Francia, L’eroe invisibile, Einaudi ragazzi (12+)

Budapest, 1944: la guerra che volge al termine mostra il proprio volto più disumano. Mentre i sovietici avanzano verso Occidente, gli ebrei intrappolati nella capitale sono decimati dalla fame, dal freddo, dai folli assalti dei nazisti tedeschi e ungheresi. Per Giorgio Perlasca, semplice uomo d’affari italiano, l’orrore sta per finire: tramite l’ambasciata spagnola potrà presto rimpatriare, riabbracciare la moglie, dimenticare quell’inferno. Ma davanti ai suoi occhi si sta consumando una quotidiana, brutale tragedia: non può andarsene senza far nulla. Rimanda quindi la partenza e si adopera per strappare alla morte quante più persone può, correndo su un filo di menzogne sempre più audaci. Quando però l’ambasciatore spagnolo…

  • Verolme, Hetty, Castoro (12+)

Hetty ha dodici anni nel 1943 quando viene strappata ai genitori e imprigionata con i fratelli nella casa dei bambini del campo di Bergen-Belsen, lo stesso dove muore Anna Frank. Come Anna Frank, Hetty ha vissuto ad Amsterdam prima di essere presa prigioniera, ma il destino le dà un compito diverso. Personaggio straordinario e positivo, è lei a fare da mamma ai bambini del campo, è lei a moltiplicare i momenti di dolcezza, è lei a ripetere ai piccoli prigionieri che – anche nell’orrore – la vita è bella.

  • Vold, Fuori c’è l’aurora boreale. Il diario di Rith Maier, Salani (14+)

Ruth è nata nel 1920 in una famiglia ebrea: è una ragazza attenta, vivace, che ama la poesia, la musica, la letteratura; la sua vita è piena di speranze e di sogni per il futuro. Presto, però, il confronto con la realtà della persecuzione, della guerra e della deportazione entra a far parte della sua vita. Dalla famigerata “Notte dei Cristalli” in poi, la vita di Ruth diviene una specie di corsa contro il tempo. Fuggita in Norvegia, dal 1939 al 1942 terminerà gli studi superiori, lavorerà, conoscerà persone nuove e interessanti: intellettuali, poeti, artisti. Già da giovanissima, Ruth mostra di possedere una rara capacità di comprendere in quale direzione si muovono le forze politiche che agitano l’Europa, e un’altrettanto …

  • Chabon, Soluzione finale, Rizzoli (11+)

Nella campagna inglese del 1944 un uomo di quasi novant’anni – il grande Sherlock Holmes, secondo alcune voci – sembra più interessato ad accudire le sue api che alla guerra che devasta l’Europa. Poi, in un giorno d’estate uguale a tanti altri, incontra Linus Steinmann: un bambino di soli nove anni a cui le crudeltà della Germania nazista hanno tolto la famiglia e la voce. Linus è muto, e il suo unico compagno di viaggio è un pappagallo grigio africano, da cui non si separa mai. Ma qual è il significato della litania di numeri che l’uccello recita in continuazione, per giunta in tedesco? Qualcuno è pronto a scommettere che si tratti di un misterioso codice usato dai nazisti.

  • Paul Dowswell, Auslander, Feltrinelli, 2010

“In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero – un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva di avere ragione. Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitler e del nazismo”. Polonia 1941. I genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia. Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana e può essere adottato da una famiglia importante. Così avviene. Il professor Kattelbach e sua moglie sono entusiasti di accogliere nella loro famiglia un giovane dall’aspetto così “ariano”. Ma Peter non è il ragazzo tipico della gioventù hitleriana, Peter non vuole essere un nazista… (14+)

  •  Loris Lowry, Conta le stelle, Giunti (12+).

Annemarie vive con i genitori e la sorellina minore a Copenaghen. La sua esistenza scorre normale fino a che la città non si riempie di soldati e i genitori della sua migliore amica, Ellen, sono costretti a fuggire. E’ il 1943 e anche la Danimarca comincia a conoscere la persecuzione degli Ebrei. Annemarie non capisce, non comprende la paura che la anima ogni volta che incontra un giovane tedesco, non comprende perché la città improvvisamente ha perso i suoi colori e la sua aria tersa, non comprende perché i suoi genitori bisbiglino e non vogliano mai parlare dell’incidente mortale che ha strappato alla famiglia la sorella maggiore Lise. Titolo originale: ”Number the stars” (1989).

Fumetti e Graphic novel

  • Spiegelman, Maus, Einaudi (fumetto 11+).

La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all’Olocausto, una madre che non c’è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.

  • Jacobson-Colo, Anne Frank biografia a fumetti, Rizzoli (12+)
  • Rizzo, Bonaccorso, Jan Jarski. L’uomo che scoprì l’olocausto, Rozzoli Lizard (14*)
  • Michel Kicka, La seconda generazione, Rizzoli lizard, (14+)

“La notizia del suicidio di Charly, il mio fratellino minore, mi arrivò una sera per telefono. Poco prima che partissi, passò a salutarmi un amico. Mi abbracciò e mi disse: ‘Un’altra vittima della Shoah’. Ero in un tale stato di shock che non prestai attenzione a quella riflessione, che mi tornò poi in mente durante il volo. Avevo già sentito parlare della sindrome della ‘seconda generazione’. E io? Ero al riparo, da quella malattia?”

  • Eisner , Il Complotto, Einaudi
  • Joffo, Bailly, Kris, Un sacchetto di biglie, Rizzoli Lizard (graphic novel)
  •  Dres, Noi non andremo a vedere Aushwitz, Coconino (fumetto 14+)
  • Joe Kubert, Yossel, Lion (fumetto 14*)

Raccolte di materiali eterogenei

  • Tu sei memoria, Matteo Corradini, Erickson. Un saggio imprescindibile per affrontare la Shoah alle scuole primarie attraverso moltissimi suggerimenti di laboratori.

Questo libro è un aiuto prezioso per tutti gli insegnanti che vogliono allargare il loro sguardo e intraprendere un percorso di educazione alla Shoah in modo attento e consapevole, affrontando un tema così delicato con i bambini e le bambine della scuola primaria. Matteo Corradini ci accompagna in un viaggio di scoperta della memoria e ci fornisce gli strumenti teorici e pratici per parlare a scuola di memoria e Shoah. Il libro offre indicazioni di metodo, stimolando l’apertura personale degli insegnanti verso questi argomenti, e numerose proposte operative per coinvolgere le classi in interessanti percorsi pratici. Le 20 attività seguono un percorso a tappe: dall’esplorazione della cultura ebraica ai meccanismi di pregiudizio e di emarginazione messi in atto dai regimi nazista e fascista, fino all’avvio e al compimento dello sterminio di milioni di persone. Ma questo libro ci parla anche del dopo, ci coinvolge in prima persona perché spinge ciascuno di noi ad essere memoria. Tu sei memoria.

Parole, immagini, documenti storici e le risposte alle domande dei ragazzi di tutto il mondo. Il miglior libro su Anne Frank!

  •  Kaminski e Milano, Il libro della Shoah, Sonda (dagli 11 anni)
  • Lia Levi, Che cos’è l’atisemitismo, Piemme (9+)
  • AA.VV, Educare all’odio, Cierre editore

p.s. questo post continua ad aggiornarsi costantemente, se volete segnalare altri testi a riguardo scrivetemi a [email protected], grazie.

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