Grattacieli

Credo sappiate, o se un po’ mi conoscete potrete intuire, quanto semplicemente adori i libri della meravigliosa coppia Zullo Albertine. Questo lungo libro a figure intitolato Grattacieli è loro ed è edito in Italia da Mondadori ed è un libro che merita di essere guardato e riguardato perché, come spesso sanno fare i due autori, è nell’illustrazione associata al pochissimo e in questo caso quasi didascalico testo che si sprigiona la narrazione.

Beh in realtà per un libro come questo sarebbe lecito domandarsi se si possa parlare in senso pieno di narrazione…. forse potremmo chiederlo alle carte di teste fiorite, ma francamente credo proprio che la loro risposta sarebbe positiva. Sì, questo albo lungo e stretto dalle costruzioni architettoniche incredibili e decisamente sfidanti di ogni forza gravitazionale, con questi pochissimi e didascalici inserti di conversazione o di descrizione dei personaggi può a buon diritto essere definito “narrazione”.

Attenzione, con didascalico non intendo il senso deteriore del termine, ma sottolineo solo come il linguaggio venga usato come una didascalia, ad esempio ad indicare i nomi e i mestieri dei personaggi (magnifici)

Arthue J. Sciacallo, l’architetto più costoso del mondo

Max conteggi, ingegnere

Severino degli acquisti, segretario personale di Agenore Agobaro De’ Grandis Riccoraro

e via così… tutti nomi che ben descrivono le persone che li portano.

E se girando le pagine vi verrà da pensare che il grattacielo del signor Riccoraro sia in costruzione e che dunque il libro prosegua pagina dopo pagina nella costruzione di un medesimo palazzo, vi renderete presto conto che così non è. Dovremmo forse immaginare che il grattacielo viene raso al suolo volta per volta e ricostruito o interamente modificato perchè non c’è una pagina in cui nessuna parte del palazzo sia il medesimo… in crescita.

Le gru e scale scpiche diventano sempre più incredibili e i lettori le adoreranno ma ad un certo punto, inevitabilmente il grattacielo crolla,… crolla e torna su, crolla e torna su per ben 6 volte e poi… e poi a quanto pare la natura prende il sopravvento e la pizza abbandonata ai piedi del grattacielo dalla sventurata ragazza del consegno pizze a domicilio viene bellamente divorata dai cinghiali in quello che ormai è diventato una sorta di boschetto.

Un albo, anzi un libro a figure, illogico, immaginifico e divertente dove le soglie in cui intromettersi con l’immaginazione di cosa accade al grattacielo in costruzione, di chi vorremmo essere, di cosa avremmo fatto noi con quelle possibilità ecc ecc, sono pressoché infinite.

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