Libri di biblioteche

Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica del sabato “compagni di classe” ogni sabato.

Ciao e bentrovati! Portare i libri in classe, quando la biblioteca di Istituto è chiusa a causa della pandemia, è un problema comune al nostro tempo. Le possibilità però esistono, basta solo un po’ di creatività. Ecco ad esempio un’idea originale e assai facile da realizzare: una biblioteca circolante su carrelli con rotelle che possono essere spostati da un’aula all’altra. Potrebbe bastare uno per piano anche se l’ideale sarebbe averne uno per classe, ma non sempre le risorse lo permettono. I ragazzi scelgono il libro, lo lasciano per qualche giorno nell’armadio di classe e poi lo ritirano per leggerlo o portarselo a casa. Se il carrello ha più livelli potrebbe essere organizzato in modo pratico e funzionale sistemando ad esempio sul primo ripiano racconti e romanzi , sul secondo fumetti, graphic e silent e sul terzo libri di letteratura o divulgazione. Le modalità ovviamente possono cambiare, quello che conta è un po’ di fantasia per dare inizio al Tempo per leggere.

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Gustiamoci queste originalissime frasi di Giovanna, una mia alunna di seconda media. Superfluo ogni commento anche se non possiamo non soffermarci sull’idea di lettura come mondo, dove i continenti sono i generi e la popolazione i libri. Strepitosa intuizione!

Libri in classe


Perché Matilda di Roald Dahl? Perché qui la biblioteca è il primo passo verso l’autonomia.

Da quel giorno, appena sua madre usciva, Matilde faceva una passeggiatina fino alla biblioteca. Ci metteva solo dieci minuti, e poi, tranquillamente seduta, trascorreva due ore meravigliose in un angolo accogliente e quieto, divorando un libro dopo l’altro. Dopo aver letto tutti i libri per bambini, cominciò a guardarsi intorno in cerca di qualcosa di diverso. La signora Felpa, che in quelle settimane l’aveva osservata incuriosita, lasciò la sua scrivania e le si avvicinò.
-Posso aiutarti Matilde?
-Mi chiedevo che cosa potrei leggere adesso. Ho finito i libri per bambini.
-Vuoi dire che hai guardato tutte le figure?
-Certo, ma ho letto anche le storie.
La signora Felpa alta e imponente, abbassò lo sguardo su Matilde, che a sua volta alzò gli occhi.
-Certi non valevano niente, altri invece erano bellissimi. Più di tutti mi è piaciuto Il Giardino segreto. Era pieno di misteri, quello della stanza dietro la porta chiusa, e quello del giardino dietro il muro.
La signora Felpa era sbalordita. -Ma quanti anni hai?
-Quattro anni e tre mesi.

Dopo la lettura si potrebbe sviluppare una discussione per dar vita al famoso Cerchio magico dei lettori. Ecco un esempio di domande stimolo per creare relazione, per collegare l’esperienza di Matilde a quella dei suoi lettori

Secondo te c’è differenza fra libri per adulti e libri per ragazzi?
Ti piacciono le illustrazioni nei libri? Perché?
Ci sono libri belli e libri che non valgono niente dice Matilde. Ti è mai capitato di leggere un libro che per te non valeva niente? Perché?
Hai mai sfogliato, letto o sentito parlare del Giardino segreto?
A Cosa ti fa pensare il titolo? Come sarà questo giardino? IMMAGINIAMO

Partendo da quest’ultima domanda si potrebbe iniziare a leggere l’incipit del Giardino Segreto che per caso sarà sulla cattedra, proprio davanti a noi.

Quando Mary Lennox giunse nella grande proprietà di Misseltwait per viverci con suo zio, tutti la trovarono veramente poco simpatica. Ed era anche vero. Il suo corpicino era magrissimo, i capelli più gialli che biondi e l’espressione stizzosa del suo visino smunto non facevano di lei certamente una bella bambina.

Un libro dentro l’altro…leggere per il piacere di farlo! Ecco cosa ci piace insegnare ai ragazzi!
Per i ragazzi più grandi invece propongo una biblioteca molto particolare, quella che compare nel libro di Carlos Ruiz Zafon L’ombra del vento edito da Mondadori.

Benvenuti nel CIMITERO DEI LIBRI DIMENTICATI

Questo è un luogo di mistero Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e le anime di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l’abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro si perde nell’oblio, noi, custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?
Partendo da questa lettura si può parlare di tutto: il rapporto autore-lettore, le librerie che chiudono i battenti (attualissimo, purtroppo), il potere dei libri di farci sognare,… Come può un libro farci sognare? TU che ne pensi?
Ed ecco che il libro crea contatto, relazione. L’importante è sempre partire dal libro per arrivare al lettore, al ragazzo. La scommessa è vinta, credetemi.
Arrivederci a sabato prossimo!

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