A mezzanotte
Tutti i libri senza parole sono solitamente rumorosissimi, ma questo si porta dentro un frastuono di luci e suoni da luna park pari solo alla realtà… Siamo dentro A mezzanotte di Gideon Sterer e Mariachiara di Giorgio edito da Topipittori.
Varcando la soglia della copertina, che un buon indizio ce lo dà, sono i risguardi ad accoglierci e a darci il tempo della narrazione definendo un prequel e un sequel di ciò che poi sarà la narrazione vera e propria. Gli animali osservano dai margini del bosco l’arrivo della carovana del Luna Park, in apertura, e poi la partenza della medesima carovana…

In mezzo una notte da leoni… anzi da orsi, lupi, cerbiatti, porcospini, volpi, procioni e tutti gli animali che approfittando del sonno del guardiano si impadroniscono del Luna Park nottetempo e se la godono andando su tutte le giostre, provando tutti i tirassegni e le ciambelle possibili, vincendo persino un pesciolino alla giostra dei cigni….

Qualche ora di straordinaria follia umana in cui appiccicarsi addosso e abbuffarsi di dolciumi, andare sulle famigerate tazzine girevoli, il galeone pirata e insomma tutti ciò che vi viene in mente di poter trovare in un Luna Park alla…. Greese, sì l’ambientazione sembra proprio quella.

D’altra parte l’autore è americano, adesso non voglio cedere a stereotipie ma l’ambientazione si respira.
Ma come, l’autore? Non vi avevo detto che il libro è senza parole?
Ops, sì l’ho detto e lo confermo, ma chi l’ha detto, invece che un libro senza parole non ha un autore? Non ci sono parole, va bene, ma la storia c’è e come, e chi la scrive e la conduce quella storia se non l’autore?
Certo, la parte da leone, apparentemente ma non solo, la fa l’illustratore negli albi senza parole, e in questo caso la fa Maria Chiara di Giorgio che con A mezzanotte ci regala tavole magnifiche che moltissimo risentono, nella struttura narrativa ma soprattutto nella focalizzazione e nella costruzione ritmica, dell’esperienza, riuscitissima di Professione coccodrillo sempre edito da Topipittori con la “regia” autoriale di Giovanna Zoboli.
Come valutare elementi narratologici e narrativi in un libro senza parole proveremo a vederlo insieme sabato al corso con me e Alfonso Cuccurullo dedicato ai libri senza parole, ma una cosa è certa, là dove le parole scompaiono prendono il sopravvento elementi narrativi che prima forse avrebbero attirato meno l’attenzione: la focalizzazione delle illustrazioni, la costruzione del libro nella composizione delle pagine e nella sua potenza metanarrativa, ma anche i suoni che salgono dalle pagine.

Potremmo stare qui molto tempo ad analizzare tavola per tavola cosa è, non cosa accade, A mezzanotte ma, state tranquilli, non ho intenzione di farlo. Però una spunto ve lo do: prendete i due libri della di Giorgio e metteteli insieme, trovate analogie e differenze? Dove intervengono le une e le altre? Perché?
E invece per i piccoli e grandi a cui darete in mani questo libro per una lettura ingenua, se vi state domandando come lo leggeranno e come lo leggerete voi per loro vi do un altro indizio (anche questo lo approfondiremo sabato): siamo nei libri senza parole, unica regola nessuna regola!
Buon divertimento!