Atlante geo-grafico

Dunque, ci sono i libri di qualità ma non spettacolari, ci sono i libri belli, ci sono quelli bellissimi (e tante altre sfumature possiamo trovare) e poi ci sono quelli che io amo chiamare i libri fuori classe.

L’atlante geo-grafico di Regina Giménez edito da Topipittori nella collana PINO è secondo me un libro fuori classe.

Dalla geografia astronomica a quella terrestre, dai singoli fenomeni tellurici e climatici al surriscaldamento terrestre è la forma che questa materia prende in questo libro di grande formato che lascia sorpresi per due versi: la chiarezza e pulizia della mediazione del contenuto scientifico, e la bellezza estetica, il lavoro raffinatissimo di uso del linguaggio grafico e iconografico per rendere il tutto.

Come accade davvero quando si toccano alcuni vertici di fronte alle cose fatte in maniera magistrale colpisce la semplicità, subentra, nel confrontarsi con questi testi, una naturalezza di lettura e decifrazione che ci fa apparire il tutto semplicissimo e che sottende, di contro, come un iceberg, un lavoro di cura e rifilatura estremo.

Di fronte ad ognuna delle tavole il concetto scientifico, il contenuto da trasmettere diventa letteralmente evidente con una immediatezza di visione impressionante che ricorda davvero la frase di Leonardo che da qualche mese mi perseguita:

La tua lingua sarà impedita dalla sete ed il corpo dal sonno e dalla fame prima che tu con parole dimostri quello che in un istante il pittore ti dimostra.

Leonardo si riferisce ai dipinti in questo caso ma l’idea vale per ogni opera iconografica lì dove essa è per sua natura, ovvero per natura del linguaggio visivo, capace di comunicare in maniera praticamente istantanea ciò che a parole ci metteremmo moltissimo a raccontare.

Nel caso delle tavole grafiche di Regina Giménez forse un fondo al numero e all’uso delle parole per descrivere i dati condensati nel visivo potremmo trovarlo, a differenza delle tavole di narrazione, forse, ma comunque nulla risulta così di impatto e di facile comprensione come questo modo di raccontare contenuti scientifici puliti.

Vedendo le tavole su monti, fiumi, mari, vulcani e movimenti tettonici non ho potuto fare a meno di pensare a quanto più facile ed esteticamente ineguagliabilmente meglio sarebbe fare geografia così a scuola, con l’ausilio di tavole di questa natura che mettono in scena i binomi non li descrivono pedissequamente e astrattamente, ad esempio.

Nel caso poi dell’ultima parte dedicata al cambiamento climatico l’impatto visivo delle tavole sull’innalzamento della temperatura qui di seguito e quella sull’emissione dei gas serra, qui sopra, non lascia scampo all’interpretazione e alla presa coscienza di fatto.

Tutto è lì, quasi tangibile, chiaro, pulito, preciso e corretto (direbbe Calvino) e, in più, bellissimo.

Facciamo una petizione per inserire L’atlante geo-grafico come testo scolastico?

Per quali ordini di scuola? Primaria e secondaria a occhi chiusi, ma il lavoro che si può fare su queste tavole è tale e tanto che non porrei limiti alla provvidenza!

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