Che storia la seconda guerra mondiale
Finalmente oggi esce Che storia la seconda guerra mondiale di Frediano Sessi edito da Edizioni El che da oggi trovate anche nella bibliografia dedicata alla shoah che continuamente aggiorno.
Edith e Felix sono due ragazzi che si conoscono sin da bambini e che la salita al potere di Hitler divide: Edith, ebrea, ha la fortuna di potersi mettere in salvo con la famiglia, Felix giovane tedesco in forze ed età per entrare nelle truppe naziste viene formato e inviato al fronte, della sua fine nella campagna di Russia non abbiamo notizie certe sino alla conclusione di questo libro che propone in forma di romanzo una ricostruzione precisa e estremamente documentata, come solo Sessi sa fare a questi livelli, degli anni della seconda guerra mondiale.
Da quando Edith e Felix si separano inizia un carteggio tra i due, le lettere non sempre arrivano a destinazione o non sempre ricevono risposta ma noi lettori abbiamo il privilegio di leggerle e di farci un’idea dall’interno di cosa avvenne ma soprattutto di alcune esperienze di vite individuali che si tende a dimenticare. Le lettere sono scritte ricalcando quelle vere inviate dal fronte o dai vari luoghi in cui Felix insieme a migliaia di altri ragazzi si ritrovò. La sua è la storia di chi non voleva avere nulla a che fare con la guerra, la persecuzione razziale, le violenze e le uccisioni ed invece ci si trova dentro fino al collo senza alcuna possibilità di rifiutarsi o di esprimere il proprio dissenso.
Il timore più grande di Felix ad un certo punto è quello di venire sopraffatto dalla situazione, di non riuscire più a distinguersi dalla massa, di perdere la propria umanità, oltre che la vita. Forse in qualche caso la seconda possibilità gli pare addirittura meno grave della prima. Edith lo sostiene a priori e quando può manda notizie confortanti dando un punto di vista diverso da quello propagandistico interno.
Il tutto è permeato di storia, della Storia, in cui non si risparmiano dettagli né gli elementi su cui spesso si soprassiede come il coinvolgimento orientale del Giappone e il perdurare della guerra ancora per un po’ fino alle bombe di Hiroshima e Nagasaki con cui il romanzo si chiude lasciando aperta però la vicenda personale di Edith e Felix.
In questa storia della Storia c’è l’individuo che si perde nella massa, il punto di vista dei carnefici e delle vittime ma in cui non tutto è netto, qui abbiamo un carnefice che proprio questo ruolo non vorrebbe ammetterlo; la storia di un popolo che viene dilaniato al suo interno creando fratture razziali che prima spesso non erano percepite. Torna spesso l’elemento utopico che Felix non comprende ma che esalta i commilitoni fino al punto di non occuparsi dell’eliminazione, in qualsiasi forma, di altre vite umane perché, in questa ottica totalizzante, non considerate umane. Gli ebrei sono come gli insetti e non c’è ragione di preoccuparsi della loro eliminazione, anzi, chi vi si prodiga contribuisce al progetto di rinascita, ci sarà piuttosto da preoccuparsi su come garantire la stabilità psicologica dei carnefici, provati da tante fatiche. Qualcosa di oscuro e difficilissimo da comprendere che in questo libro prende una forma adeguata anche ad un lettore della fine delle primarie ma che viene molto più sviscerata in Prof che cos’è Shoah?, dello stesso Sessi, che si rivolge ad un lettore decisamente più grande.
Sono felice che questo libro esca in maggio e che ci abbia dato un’occasione che dovremmo trovare a priori per parlare della shoah in maniera documentata e pertinente!