Forte, piano, in un sussurro

Se godiamo del senso dell’udito, viviamo circondati e sommersi da suoni, rumori, raro silenzio, di cui generalmente non ci rendiamo nemmeno conto. Ci sono rumori della routine quotidiana che diamo talmente tanto per scontati da non sentirli più, a me capita, ad esempio, con le campane che scandiscono ogni ora, e spesso con il timer per scolare la pasta (con conseguenze non buone).

Ma come funzioni il rumore, come sia fatto, da dove venga, quanti livelli abbia, quale mondo di lavori gli ruoti attorno è qualcosa a cui credo si dia davvero poca attenzione.

La cosa è tanto più curiosa perché siamo in anni in cui il sonoro sta prendendo sempre più forma di comunicazione, quasi sfidando il visivo…

Forte, piano, in un sussurro di Romana Romanyshyn e Adriy Lesiv edito da Jacabook è un albo illustrato bellissimo, ma proprio letteralmente bellissimo, che accetta la sfida di dare forma visiva al sonoro, o meglio a ciò che ruota attorno al suono.

Dal nostro sistema uditivo;

ai rumori che emette il nostro corpo, i più ridicoli, i più nascosti e i più vitali;

ai suoni che per altezza che non riusciamo a sentire ma che esistono e vengono percepiti da altri animali;

ai lavoratori che si pagano da vivere col suono o chi semplicemente non può vivere senza musica;

fino al….silenzio che dobbiamo imparare a ricrearci intorno al rumore.

Già, il silenzio, l’assenza di suono che solo può farci percepire meglio e di più i suoni stessi. Come il buio per la luce è il silenzio che fa apparire il tappeto sonoro della vita.

E poi, si fa presto a dire silenzio, ci sono infiniti silenzi, e comunque il rumore del sangue che ci scorre dentro, quello che ci restituiscono le conchiglie, quello c’è sempre perché il silenzio è sempre relativo.

Una educazione al suono e al silenzio credo sia qualcosa di cui prima o poi ci accorgeremo di avere profondamente bisogno, anche nelle scuole. Moltissimi insegnanti che hanno aderito a Lasciami leggere indicano il silenzio come uno dei risultati o delle sorprese che la lettura individuale ha portato con sé ai lettori.

Un libro che ci porta nel suono attraverso il senso della vista, dell’estetica, della riflessione ad ogni livello, un libro a cui ogni bambino e ragazzi avrebbe diritto ad incontrare e lo so che lo dico sempre dei libri di cui vi racconto ma questo dipende da due cose, e non suoni come una giustificazione: 1- la selezione che preparo per voi di libri mette a riparo da ciò che non auspico che nessun lettore possa incontrare (e sono molti ma molti di più di quelli che trovate tra queste pagine virtuali); 2- io ci credo davvero! Un libro in più è una possibilità in più!

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