C’era una volta e ancora ci sarà
Il passato, con le sue ere geologiche fino a noi, il presente, ed il futuro con le sue domande è ciò che questo sottile e particolarissimo libro mette in scena per il lettore; ecco a voi C’era una volta e ancora ci sarà di di Johanna Schaible con la traduzione di Carla Ghisalberti.
Tutto inizia molto ma molto lontano nel tempo, quando non esisteva la vita, poi la vita è arrivata, gli uomini si sono organizzati, hanno costruito cose strepitose ed in pochissimo tempo, si fa per dire, e pochissime pagine che diventano sempre più piccole (all’andata), arriviamo fino a pochissimo tempo prima del nostro presente di lettura, prima mesi poi giorni, poi settimane e poi…
ora.
Ora, esprimi un desiderio!
Il centro del libro è il punto anche più piccolo e quello che fa da spartiacque non solo nel tempo passato e futuro, ma soprattutto in ciò che in qualche modo sappiamo, perché è già accaduto, e ciò che non possiamo sapere ma possiamo sperare e a cui possiamo tendere, ovvero il futuro.
E’ per questo che mentre le pagine si riallargano cambia di fondo la struttura della scrittura. Le affermazioni lasciano completamente spazio alle domande. Il percorso a ritroso ripercorre in qualche modo quello che abbiamo fatto arrivando sino al presente e poi ritornando al futuro, in qualche modo, ma senza alcuna certezza. Le piramidi, ad esempio, che nella prima metà del libro erano accompagnate dalla frase “Migliaia di anni fa, i popoli costruivano cose davvero grandi”, nella seconda metà, per altro in una illustrazione diversa che paradossalmente le riprende in costruzione e non terminate, pongono la domanda “Cosa ricorderai per sempre?
Il titolo del libro riporta subito con la mente ad una storia, ad una fiaba col suo c’era una volta, ma quello che il libro inscena è LA Storia dell’uomo, al passato ed al presente istantaneo, e poi il desiderio del futuro con la speranza, se la certezza proprio non possiamo averla, che altre ere temporali ci aspettano e dunque altre storie ed altra Storia.
Un libro bellissimo, sul tempo, sulla responsabilità, ma anche sul ritmo e la costruzione cartotecnica, sulla geografia e la storia della Terra e, perché no, sulla fiaba. Un libro che può e sa fare un po’ di tutto, basta chiedere, lui la storia del passato la conosce, quella del presente ce la augura e quella del futuro la interroga, qualunque cosa il lettore gli chiederà potrà mettersi a disposizione.
E tu?
Cosa desideri per il futuro?