Opinioni di un gatto
Se amate i gatti, se amate i libri simpatici e divertenti, se avete un debole per Jutta Bauer, allora siete al posto giusto, nel momento giusto, a leggere del libro giusto che spero leggerete al momento giusto, ovvero subito!
Opinioni di un gatto, di Jutta Bauer con la traduzione di Anna Patrucco Becchi edito da Feltrinelli.
La voce narrante è quella del gatto protagonista che, dopo essersi premurato educatamente di presentarsi (ascolta l’incipit in chiusura di post) si prende un bel po’ di tempo e briga per offrici il suo punto di vista sulle miserie dell’essere umano e sul suo essere (superiore) gatto.
Il punto di riferimento è ovviamente l’umana, la signora B, che gli riempie la ciotola e cambia la lettiera ma, come avrete modo di leggere ampiamente, il gatto conduce delle ricerche accurate, approfondite e su campioni abbastanza ampi di popolazione umana. Esilarante è la statistica sulle reazioni di un passante che vede un gatto, la quantità di carezze e di parole che cambiano da mattina e sera….
Scienza
Una volta, per motivi prettamente scientifici, ho voluto provare anch’io a farmi accarezzare dai passanti!
Il 50% dice “Ehi micio” o “Ciao micio”;
il 40% dice “Ehi micetta” o “Ciao ricetta”;
il 9% dice qualcos’altro, l’1% passa senza fermarsi.
L’80% di quelli che si fermano e non passano oltre accarezza.
Il 20% parla soltanto. Questi sono i dati alla sera.
Alla mattina è il contrario.
Forse questo è un libro che da Jutta Bauer non vi aspettereste, a me ha sorpreso lì sugli scaffali Feltrinelli a richiamare un grande pubblico di gattofili più che di giovani lettori, e tuttavia se lo leggerete insieme agli altri vi accorgerete che un tratto della cura creativa della Bauer è intatto e lì, sotto i nostri occhi lettori: la capacità di prendere il punto di vista dell’altro!
Di entrarci dentro e di farci entrare dentro. Che sia un bambino che va in pezzi per le urla della mamma o un gatto che racconta il suo mondo la Bauer fa questo, magistralmente: ci fa vedere quello che non vedremmo probabilmente da soli, ci fa sentire la voce di chi voce non sempre ce l’ha… I gatti a dire la verità possono anche parlare parecchio ma comprenderli è tutto un’altro paio di maniche 🙂