Esplorando gli elementi

Una guida completa alla tavola periodica

92, sono solo 92 gli elementi con cui ogni cosa nell’universo è composta.

Come dunque negare la vicinanza tra la tavola periodica degli elementi e l’intuizione di Shakespeare messa in forma poetica nelle parole di Prospero ne La tempesta?

[…] we are such stuff

as dreams are made on, and our little life

is rounded with a sleep

William Shakesperare, The tempest.

Fermi lì, riavvolgiamo il nastro e ripartiamo!

Il libro di oggi è Esplorando gli elementi. Una guida completa alla tavola degli elementi di Isabel Thomas e Sara Gilligam edito in Italia da Ippocampo, la più bella e chiara e di conseguenza sorprendente versione della tavola periodica degli elementi che io abbia mai visto.

Mettiamo subito in chiaro un cosa: nonostante abbia fatto il liceo classico e mi sia data anima e corpo alle lettere ho adorato la chimica per quel poco che l’ho incontrata sulla mia strada di studentessa, quindi sono probabilmente di parte nell’entusiasmo per questo libro. E tuttavia non posso non pensare che se la chimica l’avessimo in classe affrontata così, con questi colori, con questa grafica, con questi contenuti sono sicura che sarebbe risultata non solo meno ostica ma anche più bella a molti altri malcapitati studenti con appesa in aula una vecchia tavola periodica polverosa e stracciata.

L’organizzazione del libro è presto detta, molto precisa e chiara: dopo una iniziale introduzione su come e quanto gli elementi e le loro leghe pervadano la nostra quotidianità così come l’intero universo, seguono le tavole di ciascun elemento suddivise in macro aree, seguono gli apparati. La sopraccoperta si toglie e diventa a sua volta una bellissima tavola da poter appendere lasciandoci in mano una copertina tra il rosa e il fucsia decisamente sorprendente.

Sicuramente gli elementi vincenti e direi stupefacenti del libro, oltre ai non affatto scontati e trascurabili testi di una chiarezza disarmante, sono la grafica e l’uso dei colori accesissimi, alcuni quasi fluo. Il tutto messo insieme fa apparire non dico semplice ma comprensibile e comunicabile ed anche ragionabile ciò che di solito non lo è, o almeno non lo è in tale maniera.

Stiamo quindi parlando di un libro per le scuole secondarie di secondo grado quando si fa chimica?

Sì e no.

Sì perché è innegabile che sarebbe perfetto in quelle sedi.

No perché la chimica, gli elementi, come pervadono ogni cosa esistente potrebbero, perché no, pervadere anche ogni campo delle materie scolastiche, dei gradi scolastici e persino delle età dei lettori.

Mi spiego meglio. I libri di non-fiction, di divulgazione, sono spesso estremamente “scalabili”, possono essere letti, studiati, analizzati in ogni loro parte; possono essere consultati al bisogno magari dietro uno stimolo che induca i ragionamenti in modo fluido ad attraversare tanti campi del sapere e possono anche essere solo sfogliati per godere dei colori e della bellezza. In tutti questi casi Esplorando gli elementi sa e saprà e saprebbe fare il proprio dovere, ve lo assicuro. Io già immagino una lettura dell’albo su Marie Curie di Irène Cohen Janca e Claudia Palmarucci, edito da orecchio acerbo – o di uno dei romanzi di Donne nella scienza di Editoriale scienza (e tanti altri se ne potrebbero citare) – che va a fare un focus anche lampo sul radio con questa bellissima pagina dedicata all’elemento scoperto dalla Curie, perché no?

A che età si può fare tutto questo?

Per quando mi riguarda direi pressoché sempre… o se preferite almeno dai 6 anni ai 99 un approccio specifico ed adatto si può e secondo me si dovrebbe trovare, senza barriere di materia, senza barriere d’età perché il nostro cervello non conosce per barriere ma per collegamenti e più questi collegamenti sono agevolati dalla bellezza, dall’estetica, dalla narrazione, più permangono solidamente e creano a loro volta nuovi collegamenti.

Questo, secondo me, care teste fiorite, vuol dire mettere le basi per far crescere e consolidare il pensiero critico, non molte altre!

E il primo che mi dice che la divulgazione non è letteratura (a questi livelli) o che siccome insegna materie scientifiche nelle sue ore non si legge, giuro che me lo mangio a colazione in un boccone 😂.

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