Tutto dormirà

I bambini svedesi conoscono questa ninna nanna da moltissimi anni… diciamo tanti da essere diventati genitori se non addirittura nonni. Fortunatamente eccola che arriva anche qui da noi e non solo nella sua forma sonora (che potete ascoltare con il QR code alla fine del libro e qui alla fine del post) ma nella sua forma di albo illustrato!!

Tutto dormirà è di Astrid Lindgren, con le illustrazioni di Marit Törnqvist e la traduzione poetica di Chiara Carminati in collaborazione con Samanta K. Milton Knowles, che ha curato la nuova traduzione di Pippi Calzelunghe per Salani.

Ogni facciata un verso o poco più, ogni paesaggio qualche animale in più che si allea al sonno del bambino ed imperterrito il gatto che attraversa prati e vallate e che ci mette un bel po’ – come, possiamo immaginare, il bambino a cui possiamo leggere e cantare questa ninna nanna – a decidersi a rientrare a casa ed andare a nanna.

La ninna nanna venne scritta dalla Lindgren per il film I bambini di Bullerby che non credo sia mai uscito in Italia mentre abbiamo la fortuna di leggere la raccolta di racconti di Bullerby editi da Iperborea! Ecco, l’ambientazione è proprio quella, se avessimo sotto mano entrambi i libri potremmo giocare a farli interagire. A mettere a nanna i vivaci bambini del paesino di Bullerby con questa ninna nanna.

Le illustrazioni rendono il tutto di una dolcezza sfumata che invece di chiudere lo sguardo verso la prospettiva del sonno, lo apre verso l’esterno come a dare la buona notte al mondo intero. Forse è per questo che il gatto si attarda tanto a fare il giro prima di rientrare nella camera del bambino finalmente addormentato. La prima e ultima tavola sono praticamente identiche con il bambino a letto e tutti i suoi amici pupazzi anche, la luce tuttavia nella prima tavola è ancora un pochino forte, siamo evidentemente ancora in pieno tramonto (cosa che nei Paesi scandinavi può accadere anche piuttosto tardi a seconda della stagione) e due cose fanno la differenza: gli occhi del bambino protagonista, ancora aperti all’inizio e chiusi alla fine; e il gatto! Lui, il gatto, prima affacciato alla finestra e infine accoccolato a fianco al bambino, sul letto, che probabilmente ancora ripensa al giretto appena fatto per assicurarsi di aver dato la buonanotte a tutti.

Un albo lieve, una lettura quotidiana di quelle che possono restare nella memoria per la vita.

Prima di lasciarvi vorrei fermarmi un attimo sulla traduzione di Chiara Carminati e, soprattutto sull’uso del termine “traduzione poetica” che si trova alcune volte su alcuni libri (penso per esempio anche a Ciao Cielo e Posso essere tutto entrambi con le traduzioni di Bruno Tognolini).

Che cos’è una traduzione poetica?

Se avete avuto la fortuna di seguire la presentazione dell’albo fatta per Camelozampa via Facebook all’uscita del libro qualche settimana fa lo avrete sentito dalla viva voce di Chiara Carminati, in caso contrario abbiate pazienza ma proverò a sintetizzare al meglio.

Cosa sia una traduzione poetica in realtà è presto detto: è una traduzione che fa i conti solitamente con un componimento in versi ed in cui prevale l’attenzione al suono rispetto che al senso. Il sostegno, in questo caso ad esempio, della bravissima Samanta K. Milton Knowle per una traduzione letterale dall’originale ha aiutato Chiara Carminati a far proprio il senso del testo potendosi poi così concentrare prevalentemente sulla riproduzione di un suono che si avvicini il più possibile da quello ricercato dall’autore nella lingua originale.

Come vedete anche nella traduzione c’è una questione sonora importante soprattutto quando siamo in contesto poetico o affine come nel caso di questa ninnananna (per approfondire mi permetto di rimandarvi al corso Tra suono e senso:)).

Ed ora vi lascio al suono della musica e delle parole sperando che possiate godere al più presto anche di quello delle illustrazioni che ci portano dritti dritti nel mondo della Lindgren come, non so voi ma almeno io mi sono immaginata tante volte!

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