Il porcellario

Ci ho pensato a lungo se proporvi o meno questo albo per il Friday for future e poi ho deciso…

Questo è Il porcellario di Daisy Bird e Camilla Pintonato con la traduzione di Ilaria Demonti edito da Quinto Quarto.

Si tratta di un bellissimo, devo dire, albo di divulgazione di grande formato interamente dedicato ai porcelli, ai maiali, alle scrofe, chiamateli come volete, e che di essi indaga ogni singolo aspetto. Come già fatto per il Gallinario anche questa volta il tentativo è quello di fare una summa da cui scoprire i vari aspetti legati alla vita di questo animale.

Scoprirete una miriade di cose che con buona probabilità non si sanno o almeno non sono di dominio comune, sui maiali, la loro intelligenza, la loro pulizia a scapito di ogni pregiudizio ad essa legato, la loro utilità…. e qui arriva da un lato il punto dolente (per me che sono animalista fino al midollo) e anche il punto forte di questo libro.

Il detto secondo cui del maiale non si butta niente è proprio vero e alcune bellissime tavole vi racconteranno e mostreranno con chiarezza esemplare non solo i vari cibi in cui il maiale viene impiegato ma soprattutto tutti i prodotti in cui mai sospetteremo ci siano componenti animali e invece… il dentifricio, ad esempio, la gelatina, i pennelli e chi più ne ha più ne metta.

Questo aspetto dello sfruttamento animale per ogni cosa, anche la più superflua, del nostro bene vivere umano, occidentale in particolare, mi ha sempre turbato, e questo mi ha bloccata per un po’ su questo libro che invece ha proprio questo di merito: mettere molto in chiaro, nero su bianco, anzi illustrazione su testo, tutto ciò che dobbiamo sapere su questi animali.

Ed ancora di più mi piace perché non lo fa con una morale o con un giudizio, o con un’intenzione di qualche natura diversa da quella della divulgazione scientifica. MI sarebbe piaciuta una maggiore presa di posizione rispetto alla cura animale ma questo sarebbe piaciuto a me, come soggetto individuale, ma come critica non posso non apprezzare questa scelta che è estremamente più efficace e necessaria.

La conoscenza è la base di ogni scelta che però è sempre una scelta individuale. La scelta sta all’individuo, appunto, il libro fa la parte del provare a passare, con mezzi estetici notevoli, la conoscenza ed è perfetto così.

Accompagna il libro anche un bel poster con le razze di facoceri, mi piacciono un sacco i libri che lasciano un’emanazione di sé che possiamo appendere e vedere sempre!

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