Le disavventure del barone Von Trutt

La poesia è dappertutto e non serve certo andarlo a spiegare al Barone Von Trutt, alias Tiberio, bassotto.

Questa è la storia delle disavventure sue e della sua Sigismondi con cui gli tocca condividere la propria esistenza.

Le disavventure del Barone Von Trutt sono scritte da Alice Keller e illustrate da Veronica Truttero per le edizioni Sinnos e sono una lettura che vivamente consiglio e caldeggio per simpatia, leggerezza e anche originalità del linguaggio narrativo, ma lasciate che ve lo racconti per benino.

Von Truttinger, per comodità Von Trutt, è un bassotto, un barone bassotto, decisamente incompreso, la famiglia di servitori che gli è capitata in sorte non solo si ostina a chiamarlo Tiberio, come un cane qualunque (anche se Tiberio non è proprio un nome qualunque), ma soprattutto non comprende, poverini sono esseri umani e non ci possono arrivare, che il loro ruolo è quello di servirlo e riverirlo, come si confà ad un Barone della sua stirpe e rango.

La disavventura che le autrici ci raccontano è legata al periodo della vacanze della famiglia che si perde e non solo non raggiungerà mai il mare ma combinerà e subirà talmente tanti danni fisici e direi anche morali che prima ancora di trovare la retta via per la destinazione agognata si gira e torna a casa sperando di abbassare il grado di entropia che ha travolto la famiglia, per altro piuttosto numerosa, un adolescente maschio, una ragazzina femmina e i due gemelli pestiferi, di ognuno Von Trutt avrà la bontà di darvi nota dettagliata in schede d’identità.

E’ proprio lui, il Barone in persona, o forse dovrei dire in cane, a raccontarci la sua quotidianità di quella estate ed a condurci non solo nel suo mondo fatto di abluzioni e soprattutto di poesia, ma anche nella tragica esperienza pseudo vacanziera della sua famiglia accidente. Von Trutt dall’inizio alla fine non smette mai, nemmeno nei momenti più critici, di comporre versi liberi, si consultare il suo Tesoretto del Buon Poeta scritto dall’eccelso Giosuè Braucci, puntando persino alla vittoria di un certame poetico a tema “Il viaggio”.

Ovviamente quegli insulsi di umani Sigismondi che hanno l’onore di servire il Barone e nemmeno lo sanno, non si rendono minimamente conto che il loro cane è intento a comporre poesie auliche, benché d’ispirazione quotidiana, sentono solo un continuo e fastidioso abbaiar che tentano in ogni modo di placare indegnamente.

Ma a prescindere dalla trama, come sempre, il libro è particolarmente interessante per il linguaggio narrativo, sia di testo che di immagini, che ha deciso sperimentare: un misto di narrativa, fumetto e albo che rende varia la lettura e curiosa la costruzione. Il libro infatti da parte di quella collana della Sinnos chiamata Prima Graphic proprio a definire la soglia d’entrata verso un linguaggio letterario specifico, quello della graphic novel e del fumetto, che però non si compie del tutto ma si contamina con altri tipi di linguaggi letterari probabilmente più noti e vicini al giovane lettore. Il font leggimi e la scrittura dei ballon in maiuscolo aiutano ulteriormente la lettura per qualsiasi lettore.

La coppia Keller-Truttero funziona assai bene insieme da tempo e se avete avuto l’occasione di avere uno Spunk tra le mani ritroverete anche alcune avventure del Barone Von Trutt fare capolino tra le pagine.

Il Barone vi potrà anche accompagnare con ironia e simpatia alla scoperta della poesia, non solo naturalmente la sua sublime di invenzione canina, ma quella dei grandi poeti del nostro canone letterario che lui palesemente scimmiotta e che magari grazie a questo spunto potremo andare a riprendere nella versione originale.

Quanto e come si può giocare con la poesia, con una rete di libri e proposte letterarie della più varia natura, anche a partire da un libro come questo apparentemente “spensierato”? Questo è il gioco della letteratura in cui tutto si tiene, i rimandi possono essere infiniti sia a livello tematico che stilistico che di linguaggio a patto naturalmente di avere a che fare con un libro pensato e costruito con competenza, passione e amore, ma su questo, se avete in mano un libro di Alice Keller e Veronica Truttero non dovrete proprio preoccuparvi.

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