Riccioli d’oro e i sette orsi nani

Vi ricordate tutti la fiaba di Riccioli d’oro?

Bravi!

E quella di Biancaneve e i sette nani?

ok

E quella del pifferaio di Hamelin?

Hum Hum

Ok allora potrete godere a pieno dell’ironia e del gioco proposto da Piccoli d’oro e i sette orsi nani ed anche degli altri libri di Emile Bravo edito da Bao Publiching.

Fumetti che stiracchiano e piegano e riadattano le fiabe classiche per creare una narrazione originale. E’ un procedimento narrativo a cui ormai ci siamo abituati, tutto il postmoderno, anzi meglio ancora l’ipermoderno gioca non lo smontaggio e il rimontaggio “sbagliato” delle strutture narrative e anche dei contenuti “classici”; anche tutta la tradizione dello sbagliar storie di Rodari ci ha un pò abituati a questa possibilità che resta comunque sempre troppo poco di fatto sperimentata dai bambini nelle scuole. In questo caso Emile Bravo lo fa però usando il linguaggio del fumetto, e non mi pare che qualcun altro l’avesse usato in questo modo, e puntando tutto sull’ironia più schietta.

In Riccioli d’oro e i sette orsi nani non c’è solo una sovversione ma un vero rimescolamento di tutte le carte in gioco, nomi compresi, Bianca è l’unica che mantiene una parvenza di fedeltà, manca un pezzo di nome, ok, il suo cliché d’arrivo a casa dei nani di fatto è quello di Riccioli d’oro a casa degli orsi però ha mangiato la mela avvelenata e si innamora del principe quindi diciamo che è abbastanza in linea col personaggio. Il principe invece sovverte tutto e tutti, è lui Riccioli d’oro con non solo un nome da donna ma anche i capelli liscissimi che non si capisce da dove derivi il nome. Si ostina a non baciare la fanciulla addormentata fino a quando il bacio non diventa una respirazione di bocca a bocca di salvataggio, e distrugge la casa degli orsi nani.

Gli orsi diciamo che a parte essere orsi e recitare la parte loro attribuita dalla fiaba di Riccioli d’oro sono di fatto come i 7 nani di Biancaneve, ma quella che proprio lascia divertiti è la comparsa così, del tutto fuori luogo, apparentemente, ed inattesa, sicuramente, del pifferaio di Hamelin che si offre di derattizzare la casa degli orsi. Peccato che gli orsi si occupino dei topi avvelenando le mele… certo possono accadere degli incidenti…. e il cerchio si chiude.

Per chi sta cercando una via di approccio al linguaggio del fumetto adatto anche a lettori piccoli, questo libro e gli altri di Bravo possono essere una buona occasione, giocosa a sufficienza, divertente, con dei riferimenti che dovrebbero avere a portata di mano e che potrebbe anche far da trampolino per un lavoro sulle riscritture delle fiabe.

Provare per credere!

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