Il signor coccodrillo ha molta fame
Spero per voi che non abbiate mai incontrato un coccodrillo sulla vostra strade.
Spero altresì per voi che avrete modo di incontrare invece sulla vostra strada Il signor coccodrillo ha molta fame di Joann Sfar edito da Logos con la traduzione di Sofia Luminosa, una prima pubblicazione del libro era uscita nel 2011 per i tipi di Orecchio acerbo.
Abbiamo tra le mani un libro bello, ma proprio bello per come è fatto, la carta, l’impaginazione ecc, e divertente, ma proprio divertente per come è pensato e narrato. Il linguaggio è quello del fumetto ma cotto direi in salsa di albo illustrato e provo a spiegarmi: le pagine, nella loro composizione di testo e immagine non hanno quella scansione per strisce temporali che caratterizza il fumetto ed anche la voce narrante è decisamente molto più presente di quanto solitamente non sia nelle sceneggiature tipiche del linguaggio per baloon.
Quindi siamo in questo ibrido che devo dire contribuisce al clima narrativo che punta al mescolamento di emozioni, di esperienze (del lettore e del coccodrillo protagonista) e che ha come effetto quello di riuscire a scatenare un’ironia forte e non così comune nei libri destinati al pubblico giovane. Dico pubblico giovane perché per come è Il signor coccodrillo ha molta fame si presta ad una lettura individuale da parte di lettrici e lettori non piccolissimi che non si perdano nei meandri dei fumetti e delle tavole. Poi ognuno prenderà ciò che vorrà e potrà dai doppi sensi, dai riferimenti alla mentalità capitalista di cui è disseminato il testo…
La storia è quella di un coccodrillo che ha molta fame, e fin qua ce lo dice anche il titolo, e che per ovviare al problema decide di uscire dall’acqua e andarsi a procacciare il cibo, incontra un maialino che però riesce a non farsi mangiare offrendogli in cambio di mangiarsi il suo allevatore e poi anche tutto l’allevamento di maiali… più capitalista di così, uno che per salvarsi la pelle vende quella dei suoi simili è il massimo… Comunque al coccodrillo per un poco poco va bene ma poi la cosa inizia a mostrare tutti i suoi limiti e decide di partire per la città. Strada facendo qualche persona se la mangia, una in autobus per esempio generando un caos infernale per via del sangue che schizza da tutte le parti ma vi assicuro che la cosa verrà risolta in maniera tanto cinica quanto rapida dall’autista e dagli altri passeggeri del pullman che preferiscono arrivare a destinazione invece di denunciare l’assassinio. Assassinio poi, difficile a dirsi, il coccodrillo stava solo seguendo la propria natura, no?!
E’ proprio sull’autobus che il coccodrillo incontrerà la bambina che gli spiegherà come stare al mondo in città con tutte le contraddizioni e i falsi perbenismi che questo comporta. Bellissima la scena, e le battute….
“In fin dei conti l’unica differenza tra la giungla e la città è che qui paghi qualcun altro per uccidere gli animali al posto tuo. E sai come fanno, per abbatterli?”
“Taci!”
“Siete strane creature voi umani, non volete nemmeno sapere cosa vi mettono nel piatto.”
“Sì ma almeno noi non mangiamo altri esseri umani”
“Forse, ma ci fate le borse con la pelle di coccodrillo, che dal mio punto di vista è molto peggio.
[….]Aha! Persino l’halburger è pieno di pezzi di cadavere.”
Non vi svelo naturalmente come va a finire la permanenza del coccodrillo in città e l’amicizia con la bambina, sappiate solo che sarà una vicenda piuttosto rocambolesca e con un finale inaspettato.
Il signor coccodrillo ha molta fame è un libro con cui si possono “fare” moltissime cose, come con i veri buoni libri: divertirsi in primis, cosa piuttosto rara, avviare riflessioni individuali e collettive sul sistema della nostra società, incontrare una tipologia narrativa molto particolare ed originale a cui ispirarsi per la scrittura ed il pensiero, incrociare l’ironia e domandarsi e scoprire quale sia, e se c’è, la differenza con il sarcasmo, divertirsi, dulcis in fundo.
Morale della favola un lettore che ha molta fame in un libro come questo può davvero saziarsi di tante cose senza commettere alcun omicidio né reato contro le persone o gli animali. Come sempre nei libri si può sperimentare ed assistere a qualsiasi cosa possibile e immaginabile restando sempre in una zona di sicurezza e comfort, ma cosa vogliamo di più per i nostri bambini e ragazzi?!
Continua a sfiggirmi il perché si legga e si fomenti la lettura così poco….
Buona lettura e buon divertimento.