Tempo al tempo

Ciao a tutti e bentrovati!

Oggi parliamo di tempo, un tempo finalmente condiviso, quello che stiamo vivendo. Le aule hanno ritrovato il loro antico splendore grazie alla presenza di ragazzi e professori che quotidianamente animano il TEMPO SCUOLA.

Qualche giorno fa ho assegnato un compito sulle aspettative nutrite per questo nuovo anno scolastico e sono rimasta letteralmente stupita dalle riflessioni dei miei/nostri ragazzi.

L’amarezza di aver perso tempo, di essere stati derubati di un anno e mezzo della propria vita è diventata necessità di dover recuperare qualcosa che si considera perduta. Ho cercato di spiegare loro (spero di esserci in parte riuscita) che il tempo in apparenza perso non è stato tale perché funzionale ad una crescita, ad un cambiamento. Un arresto forzato e anche molto doloroso che si può però trasformare in un’occasione: diventare consapevoli del valore della vita, appunto del proprio tempo. Godere ora di tutti i momenti vissuti insieme, delle ore di lezione con le fatiche, le difficoltà e i problemi non sarebbe forse stato possibile senza il lokdown.

Eccovi una bellissima poesia sul tempo tratta da Tempo al tempo di Gianluca Caporaso con illustrazioni di Francesca Cosini, Salani edizioni

Tempo al tempo disse il saggio

e nel tempo partì in viaggio,

Con i giorni nelle tasche

Affrontò soli e burrasche

Andò piano, andò di fretta, pedalò su una lancetta.

Perse tempo, tempo volle

Come un fiore fra le zolle

Seppe il tempo che veloce

Scocca dritto alla sua foce.

Palpitò per molti istanti

Rise e pianse negli incanti

Provò il tempo dei dolori

Senza amici né dolori

Gustò il tempo della festa

Che ci abbraccia, ma non resta

E sul tempo che cambia le cose e le persone suggerisco la lettura di un piccolo libro (appena quaranta pagine ad alta leggibilità), ma grande nel contenuto: Tutto cambia di Sarah Savioli con illustrazioni di Kalina Muhova, edito da Feltrinelli KIDS.

“Un mattino, Marina si svegliò pensando che iniziasse una giornata come le altre, ma una volta in piedi sentì che c’era qualcosa di diverso. Lavò la faccia per svegliarsi meglio, si guardò allo specchio e scoprì che i suoi capelli erano rossi e ricci nella notte erano diventati lunghi, neri e lisci come spaghetti. Strofinò gli occhi, li strofinò di nuovo: nessun dubbio, era avvenuto qualcosa di straordinario. Non so davvero cosa sia accaduto, comunque poco male, pensò Martina. Ogni tanto cambiare può anche essere divertente”

Dopo la lettura ad alta voce io e i miei alunni ci siamo divertiti ad immaginare la nostra reazione se fossimo stati al posto di Marina e abbiamo iniziato a scrivere un racconto a più mani

Buone letture!

Al prossimo sabato!

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