La caccia notturna
Ops, ma da quanto tempo non vi racconto di un bel libro senza parole??
Riparo oggi con questo La caccia notturna di Lucie St’astna fresco fresco di stampa per Carthusia direttamente dall’ultima edizione del Silent Book Contest!
Cosa accadrebbe se un armadillo e un serpente si intrufolassero di notte, di soppiatto, in una casa dove gli umani sono addormentati ma il gatto vigila?
Chissà se da qui è partita Lucie ST’astna per immaginare la sua storia senza parole. Una storia tutta dominata dal bianco e dal blu intenso, a cui le foto non fanno onore (vi auguro proprio di prenderlo in mano e di gustarvi il libro in autonomia appena possibile), forse da qui potremmo partire noi per una lettura dialogica con i bambini, oppure anche approdare, in una lettura condivisa con i bambini…. Già, quanti modi ci sono per leggere un libro senza parole? Tanti e proprio per questo con Alfonso Cuccurullo abbiamo immaginato un corso a due voci tutto dedicato a loro… ma torniamo al nostro Caccia notturna e ripartiamo da titolo…
Chi è che va a caccia di notte? Saranno l’armadillo e il serpente, a caccia di cosa però è tutto da scoprire, oppure il gatto? Al lettore la scelta, l’interpretazione, aperta e libera ed anche mutevole non solo da lettore a lettore ma anche da lettura a lettura. Ogni volta si può spostare il “peso” della lettura su un aspetto o su un altro e darsi una risposta diversa sui ruoli degli animali coinvolti nella caccia notturna.
L’aspetto che credo mi abbia colpito di più della costruzione narrativa di questo albo senza parole – e la costruzione narrativa in questo tipo di libri, lo sappiamo, è data dalla costruzione iconografica delle tavole – è il cambio di prospettiva e di “inquadratura” direi quasi che si sussegue tra le doppie pagine: abbiamo delle tavole in cui vediamo la scena di lato, come osservatori esterni nascosti in un cespuglio o dietro un mobile; tavole in cui invece siamo al di sopra e dominiamo la stanza dall’alto, come se fossimo sul soffitto o come se fossimo dei giganti che guardano nella casa scoperchiandola; abbiamo, ancora, centrale una tavola dalla costruzione decisamente particolare in cui si passa dalla illustrazione “realistica” se così si può dire, a quella simbolica.
La casa diventa una specie di mappa che osserviamo nel suo complesso e che insieme a noi osserva il gatto. Ci ho pensato a lungo su come e quanto un piccolo e giovane lettore possa percepire questa tavola e mi pare che, benché richieda un significativo cambio di prospettiva e di lettura del testo delle immagini, posta qui a metà della narrazione questa doppia pagina risulta comunque molto ben comprensibile ed amalgamabile alla lettura complessiva. Resta quindi il dato positivo dell’esser stati esposti ad una visione diversa, ad una proposta figurativa più simbolica e meno diretta che però grazie alle tavole che la precedono e la seguono diventa intelligibile lasciandoci una possibilità in più di espressione impressa nella retina.
L’armadillo e il serpente attraversano tutta la casa, ce lo dice la mappa, fino ad arrivare in cucina, che è al piano terra – dal lato opposto da quello da cui i due animali erano entrati – per compiere la loro caccia… ma non vi svelo il finale. E il gatto in tutto questo? Il gatto sembra non vedere mai davvero i due intrusi, le tavole ce li mostrano sempre un pochino più in là, è come se il gatto fosse mosso da un sospetto di presenza, non da una certezza, infatti non è scattante e rapido ma si muove lentamente dietro le orme che annusa, e che noi vediamo sulla pagina. E’ così poco convinto di questa caccia, ammesso che una caccia vi sia, che piano piano cede e alla fine se ne torna a nanna tranquillo, forse si era sbagliato e non c’era nessun estraneo in casa…. o forse no… questo lo sa il lettore ma il gatto no.
I libri senza parole costituiscono un universo narrativo, un tipo di comunicazione specifica in cui poter però trovare e ritrovare tutti i generi e le tipologie narrative letterarie affidate al solo linguaggio figurativo, in questo contesto La caccia notturna è una storia di ricerca, un piccolo giallo notturno in cui il lettore può seguire le vicende dei personaggi o invece dall’esterno valutarle in base alla sua esperienza di lettura. Il grande formato dell’albo, che caratterizza tutta la collana Carthusia del Silent book Contest, aiuta non solo ad entrare nella caccia notturna ma anche favorisce la lettura condivisa ad alta voce con i bambini e le bambine. Provare per credere, aspetto i vostri riscontri!