Ellen e il leone
Ellen e il leone di Crockett Johnson edito da Camelozampa con la traduzione di Sara Saorin vi delizierà.
Sì deliziare mi pare il verbo adatto per questo gioiellino di cui ignoravo l’esistenza e così ancora una volta ho potuto godere appieno dei lati positivi dell’ignoranza 🙂
Il nome di Crockett Johnson è legato, ovviamente e giustamente, a quello di Harold che costruisce il suo mondo, e ridisegna la pagina ( e con essa la concezione dei libri per bambini), con la sua matita viola, ma insieme ad Harold c’è una bambina che gli assomiglia molto, anche fisicamente, lei si chiama Ellen e il suo mondo ce lo racconta non grazie ad una matita colorata bensì grazie al suo inseparabile leone di peluche.

Ellen e il leone è una raccolta di 12 piccoli racconti delle avventure di Ellen e del suo leone: giochi, dialoghi, discussioni, malumori, insomma tutto ciò che capita ad una bambina e di conseguenza al suo amico più intimo e caro. Naturalmente è Ellen a far parlare il leone e a farlo agire e questo lo sappiamo sempre noi adulti, i bambini a volte lo sanno a volte fanno finta di non saperlo (ed Ellen non fa eccezione) ma ciò che davvero stupisce è il grado di coscienza e consapevolezza di sé del leone di Ellen!
Sono moltissime le volte in cui il leone riporta Ellen alla realtà ricordandole che è “solo” un leone di peluche e che la voce e i pensieri glieli dona Ellen.
Sono solo un animale di pezza, non ho sentimenti, io
Sai molto bene che un leone imbottito non può avere fame ed è assolutamente impossibile che mangi la gente
….
e via così per tutti i racconti che costruiscono il libro.
E tuttavia questo leone così consapevole, saggio e imperturbabile ha dei tratti in cui ci fa sentire il cuore battere più del cervello, certo sono entrambi di pezza e può venirci il legittimo dubbio che ci sia anche in quei casi lo zampino di Ellen eppure….eppure c’è qualcosa di diverso. Il leone sembra davvero soffrire quanto Ellen arriva con un nuovo giocattolo e la strategia che attua per riportare l’attenzione su di sé è impeccabile. Così come il leone si innervosisce davvero quando Ellen decide di mandarlo in Arabia con il suo trenino elettrico.

Il mondo di Ellen e quello del Leone sono due mondi separati, questo è chiaro ad entrambi e l’ironia con cui continuamente il leone lo fa presente a Ellen colpisce il lettore sicuramente e tuttavia è altrettanto evidente che Ellen e il leone abitano le stesse giornate, gli stessi giochi, la stessa relazione.
Diciamo che amavo Crockett Johnson grazie ad Harold ma adesso lo amo un po’ di più grazie a Ellen, o forse al leone…
Adesso non ci resta che aspettare il secondo round di questo gioiellino e attendere la prossima uscita di Il leone ed Ellen per la stessa Camelozampa!
