Buon libro a tutte e tutti

Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita 

Ciao e bentrovati!

Buon libro a tutti!

Eh sì, proprio così, buon libro a tutti perché la lettura può salvare la vita. Mai come oggi abbiamo bisogno di cercare e trovare risposte ai mille drammatici interrogativi che la realtà ci pone davanti. Pensiamo ai nostri ragazzi, alle loro paure, a quello che dicono e a quello che non dicono per mancanza di coraggio o semplicemente per mancanza di parole adatte ad esprimere il loro stato d’animo. Abbiamo il dovere di aiutarli, di offrire parole che possano offrire possibili chiavi interpretative del mondo che ci circonda

Lunedì ho iniziato la lezione in seconda con la lettura dell’albo di Beatrice Alemagna Le cose che passano edito da Topipittori. L’impaginazione stessa del libro è funzionale alla comprensione del contenuto perché sul foglio lucido che compare fra le pagine doppie è disegnato tutto quello che passa, si trasforma o se ne va. Le lacrime si asciugano, i brutti pensieri vanno via, i denti da latte  e i capelli  cadono e anche il fumo evapora, ma c’è una cosa che non andrà mai via: l’amore.  La pagina lucida è così leggera e trasparente che rende l’idea di tutto quello che passa e quando la si sfoglia…è già passata.

Una poesia! Un albo attuale, che diventa secondo me NECESSARIO proporre.

Una possibile interpretazione della realtà attraverso immediate e profonde suggestioni. 

La lettura infatti, è ormai noto, modifica il modo di pensare del lettore che, leggendo sulla carta parole e situazioni, le associa ad altro, al suo bagaglio esperienziale personale, modificando così l’informazione  per creare nuovi schemi mentali che daranno origine a nuove idee.

Subito dopo la lettura i ragazzi hanno dato vita ad un interessante confronto in cui è emerso tutto ciò. Silvia ha immediatamente colto il nesso con la pandemia e la guerra:

– Professoressa, passerà anche questo, ne sono certa, ci legge un altro libro del genere?  

Ecco che un libro salva la vita!

E poi, dimenticando volontariamente per un attimo la realtà, abbiamo sognato, letto e guardato La città delle cose dimenticate, un libro onirico, diverso, accattivante a partire dalla grafica. L’autore, Massimo Frezzato, ha anche realizzato un corto di 17 minuti con le immagini del libro, inserendo una voce narrante che racconta la storia di Sha, una terra meravigliosa dove finiscono tutte le cose dimenticate. Come non pensare al paesaggio lunare di Ariosto? E infatti di pianeti si parla, ma anche di parole e di libri, di mare e di guerra. Ecco il trailer del libro

Ma io non scrivo più nulla e lascio che il disegno di Carlo vi offra un’anteprima di questo splendido albo 

Bravissimo Carlo!

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