4 parole per scoprire Giovanni Miani

Viaggio alla scoperta di un esploratore

Teste fiorite al Museo di Storia Naturale, racconto ed elogio di una collaborazione

Conoscete Giovanni Miani?

Io non ne avevo mai sentito parlare ignorando completamente di averlo già incontrato ogni volta che ho attraversato le sale del Museo di storia naturale di Venezia. Così tante volte mi sono fermata a guardare la mummia del coccodrillo e gli oggetti della collezione etnografica Miani che effettivamente avrei anche potuto farmi qualche domanda in più riguardo l’origine di quella collezione, riguardo il nome della sala dedicata a Miani, appunto, e invece non l’avevo mai fatto, fino ad oggi.

Quest’anno infatti si celebrano i 150 anni dalla morte dell’esploratore che ha donato a Venezia la sua magnifica collezione etnografica frutto di tutti i suoi viaggi alla ricerca delle sorgenti del Nilo, e, come qualche volta accade, l’occasione può rivelarsi davvero tale portandoci un po’ più in là nella conoscenza, solleticando curiosità e stimolando domande. Il Museo sta lavorando ad un ricco programma di attività, ricerche, eventi che potete scoprire qui e tra i quali rientra anche questa piccola strana proposta di teste fiorite.

Ho provato ad immaginare 4 parole da cui partire per raccontare Miani, 4 parole che potessero fare da ponte tra un esploratore dell’800 sconosciuto ai più e la migliore letteratura per ragazzi. Abbiamo quindi realizzato 4 video, uno per parola, che forse tentano una specie di volo pindarico il cui tentativo è quello di accostare cose apparentemente distanti e farle risuonare insieme per diminuire le distanze tra passato presente e futuro, per non lasciarci bloccare da paletti e comparti stagni che separano gli ambiti del sapere.

Perché non avvicinarsi alla mentalità di un uomo eclettico come Miani attraverso la lettura?

Una scommessa di comunicazione, azzardata forse, se volete, ma in cui tutto si tiene, in una narrazione che esplicita poco ma prova a dare spunti per allargare il punto di vista, creare suggestioni perché dalla vita del signor Giovanni Miani si possa prender espunto per un’attitudine allo stare al mondo.

Le 4 parole scelte con il super gruppo di lavoro del Museo che ringrazio infinitamente per la pazienza, la curiosità e la cura, sono:

  • Diario
  • Esplorazioni
  • Mappe
  • Musica

Ad ogni parola corrisponde un video ed una selezione di libri.

A chi si rivolgono questi video?

Li abbiamo pensati fruibili da ragazze e ragazzi della fine della primaria e della secondaria di primo grado, in primis, dai loro docenti e genitori e da chi si divertirà a seguire questo esperimento di comunicazione culturale.

Io dal canto mio posso solo dire che mi sono divertita molto a immaginare questo progetto e mi sono ancora di più interrogata sul suo senso che sembra evanescente o difficile da catturare e invece è lì, anzi qui, proprio davanti agli occhi, sempre: tutto si tiene, la curiosità che genera domande e porta alla scoperta e poi forse alla conoscenza può scaturire dalle brecce più inaspettate.

Un libro è una breccia, l’occasione delle celebrazioni di Giovanni Miani è una breccia. Una breccia più una breccia fa tante brecce, tante soglie da attraversare per andare un pochino più un là, leggere, ricercare, esplorare… il proprio mondo innanzitutto e poi tutto ciò che si desidera scoprire e conoscere.

Ecco qui il primo video, la prima parola… Diario!

Bibliografia del primo video

Il secondo video è dedicato alla parola… ESPLORAZIONI

Bibliografia del secondo video

Terzo video e terza parola MAPPE!

Bibliografia del terzo video

  • Il viaggio di Charles Darwin di Pino Pace, Giralangolo
  • Mappe, Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, Electa Kids
  • Mappe degli animali di Paola Grimaldi e Febe Sillani Electa Kids
  • Universi di Guillaume Duprat, Ippocampo

Il quarto video è dedicato alla parola: MUSICA

Bibliografia del quarto video

p.s. Un doverosissimo e sentitissimo ringraziamento va al Museo di Storia Naturale ed in particolare, al direttore e a Margherita e Barbara che hanno ciecamente creduto in questa idea un po’ folle e che mi hanno dato una fiducia e disponibilità rare da incontrare specie in contesto museale, lavorare con loro è davvero un privilegio di cui sono grata.

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