Bibliografia per noi prof

Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita a giovedì alterni

Ciao a tutti e bentrovati!

Qualche giorno fa una carissima collega mi ha chiesto un consiglio, desiderava leggere dei libri sull’educazione alla lettura e sulla promozione della stessa; era abbastanza scoraggiata perché, nonostante l’impegno profuso, aveva registrato nella sua  classe (prima media) numerosi insuccessi. Non era riuscita, a suo dire, a stimolare abbastanza i ragazzi. Ho subito rassicurato la cara collega dicendole che tutti noi docenti viviamo delle fatiche e dei momenti di sconforto, ma l’importante è perseverare perché i risultati si apprezzano nel tempo e non nell’immediato.

Il primo libro che le ho consigliato è Formare Lettori, Promuovere la lettura di Silvia Blezza Picherle, edito da Franco Angeli. È un libro ricco ed articolato, che affronta con competenza e professionalità le diverse questioni relative alla promozione della lettura. Più volte l’autrice sottolinea che l’educazione alla lettura è un processo lento, che può richiedere, anzi richiede necessariamente, tempi molto distesi. La finalità di questo processo è quello di creare la motivazione, la spinta a leggere. Ma perché è così complicato cimentarsi nella lettura?

 Come scrive M. Wolf in Proust e il calamaro, Vita e pensiero, 2012, noi non siamo nati per leggere, non abbiamo un programma geneticamente trasmesso deputato alla lettura, ma abbiamo dovuto sfruttare vie neuronali preesistenti e riadattarle. Tutto ciò grazie alla plasticità del nostro cervello. La situazione poi diviene oggi ancora più complicata a causa dell’abitudine a leggere su supporti informatici, abitudine che sta portando, tra le altre cose, ad una diminuzione evidente dei tempi di attenzione e di concentrazione.

 M. Wolf in Lettore, vieni a casa, Il cervello che legge in un mondo digitale, Vita e pensiero, Milano 2018, affronta proprio questa nuova situazione che si sta delineando con sempre maggiore evidenza. L’abitudine a leggere su dispositivi digitali ha trasformato il nostro modo di leggere, che appare più superficiale, veloce e frammentato. Si tende ad esempio a saltare le parole per finire presto il testo, a cliccare su termini o icone che rimandano ad altro, insomma si sta perdendo l’abitudine ad una lettura profonda. 

Nella mia piccola esperienza la lettura di albi illustrati e silent book è stata fondamentale per catturare la fiducia e l’attenzione dei ragazzi. Due libri molto utili a tal proposito sono A scuola con gli albi, di Antonella Capetti edito da Topipittori e Leggere l’albo illustrato a cura di Hamelin edito da Donzelli. Le immagini infatti esercitano un fascino indiscusso per le nuove generazioni che riescono, con grande facilità, a leggerle e interpretarle. Gli albi e i silent book in modo particolare lasciano grande spazio interpretativo al lettore e questo piace moltissimo ai nostri alunni.

Attraverso il libro di Roberta Favia è un testo utilissimo per noi docenti. L’esperienza e la professionalità di Roberta si fondono in modo perfetto, dando vita ad uno strumento di analisi critica per comprendere i meccanismi della narrazione. 

Un libro particolare è la Trilogia del limite in cui Suzy Lee, spiega come leggere i suoi libri e l’albo illustrato in generale. Si legge tutto d’un fiato!

Sempre valido, da leggere e rileggere è Il lettore infinito di Aidan Chambers, edito da Equilibri. Fra i numerosi spunti pratici offerti dall’autore segnalo la metodologia del Tell me, un approccio dialogico alla presentazione del libro letto in un Circolo di lettura, formato dai lettori e mediatori. Chambers fornisce addirittura le domande da porre ai ragazzi. Propongo qui quelle che l’autore definisce di base

  • Cosa ti è piaciuto di questo libro?
  • Cosa non ti è piaciuto?
  • C’è qualcosa in questo libro che non hai capito o ti è sembrato strano o insolito?
  • Hai notato dei motivi ricorrenti?

Ve ne sono poi molte altre, divise in domande generali e specifiche

Spero di essere stata utile!

Alla prossima

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