Mimikaki: il coso per pulirsi le orecchie!

La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese, è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
Vi vedo già che pensate: “ma che titolo è? Le si è cotto il cervello sotto il sole a questa!” e invece il mimikaki è proprio un attrezzo per la pulizia delle orecchie. “Sì ok, ma che ci azzecca con i fumetti?” direte voi. Beh, a quanto pare qualcuno, ovviamente un giapponese, ha pensato di creare una raccolta di storie sul piacere della pulizia delle orecchie. Se l’autore non fosse stato Yaro Abe, probabilmente avrei lasciato sullo scaffale Mimikaki – un piacere per le orecchie edito da Bao Publishiing, ma conoscendo già La taverna di mezzanotte, non ho potuto fare a meno di comprarlo (ve lo avevo già citato ad inizio estate anche qui).
Un libro per conoscere ancora un po’ il Giappone
La trama di ogni racconto è sostanzialmente questa: i protagonisti sono sempre diversi, ma accomunati dal fatto di soffrire di qualche problema o disagio in quel momento. In un modo o nell’altro finiscono tutti dalla signora Yamamoto: una donna che di professione vende mimikaki e pratica la pulizia delle orecchie.
Ora, devo dire che inizialmente mi ha lasciata alquanto perplessa: è vero che i giapponesi sono strani, ma davvero hanno della gente pagata per pulire le orecchie? Beh, Google mi ha insegnato di sì.
In Giappone la pulizia delle orecchie è un momento di cura, di rilassamento, tanto che esistono davvero luoghi dove puoi pagare per ricevere questo tipo di servizio da parte di specialisti.
Inutile dire che sia nella storia, ma anche nella realtà, questa pratica sembra essere narrata in modo affine alla prostituzione. Però forse è affine più a luoghi come i centri massaggio: luoghi di cura e attenzione all’interezza della persona, non solo alla pulizia in sè.
Dopo questo chiarimento, sono passata dalla perplessità allo stupore. Questo titolo non è solo un vaneggio sulla pulizia delle orecchie, ma un racconto di uno spaccato di cultura che a me fino a qualche giorno fa non era per nulla noto! Tra l’altro poi, mi sono resa conto che io ho un mimikaki, ma che fin ora lo chiamavo “coso per pulirsi le orecchie”. Mi sa che avevo distrutto un po’ la sua poesia così.

Usare il mimikaki non è solo un gesto automatico di igiene
Un titolo particolare, forse non per tutti, ma che consiglio sicuramente ai curiosi, interessati a conoscere diverse culture. Un po’ si vede che è il primo lavoro di Yaro Abe, quindi, se avete già letto La taverna di mezzanotte, aspettate di ritrovarci alcuni aspetti strutturali simili, anche se ancora un po’ grezzi. Come nella taverna, dalla signora Yamamoto incontrerete i personaggi più disparati e avrete modo di conoscerli nei loro segreti più intimi.
Immancabile a questo punto è un piccolo spunto di psicologia. Ciò che mi ha colpito è l’importanza che viene dato ad un momento così banale e “sporco” come quello della pulizia delle orecchie. Per ogni protagonista ha avuto un significato diverso l’incontro della signora Yamamoto, ma per tutti, in un modo o nell’altro è stato un momento di liberazione. E’ come se quel semplice gesto accogliente di poggiare la testa sulle ginocchia, permettesse loro di entrare in contatto con emozioni più profonde, che fino a quel momento erano celate o contenute. Si potrebbe dire quasi che questa pulizia abbia un valore catartico, in senso più ampio del termine.
Mimikaki è un manga semplice, ma che riesce sempre a ricordarci che, per mettere insieme i pezzi della nostra vita, forse ogni tanto è meglio fermarsi (e pulirsi le orecchie!).