Coraggio: parliamo di mal di pancia e salute mentale!
La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese, è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
Il consiglio di oggi non è propriamente mio, ma di una delle ragazze del doposcuola in cui ho lavorato. Mi ha parlato con un tale entusiasmo di Coraggio di Raina Telgemeier edito da Il Castoro, che mi è toccato leggerlo.
L’autrice in realtà è super famosa, qualche anno fa c’è stata pure una sua mostra al Lucca Comics, ma l’avevo sempre snobbata perchè di solito non amo i fumetti per ragazzi. E come al solito, ad avere pregiudizi ci si perde sempre qualcosa.
Il coraggio di parlare di come funziona (a volte male) la nostra testa
Insomma, ordino questo “fumetto con lo smile in copertina” (citazione testuale eh), e cosa mi trovo davanti? Un fumetto che parla di somatizzazione e disagio psicologico in preadolescenza. La protagonista si trova a dover affrontare una serie di situazioni “normali” nella vita dei giovani. Ma si sa che per quanto possa essere comune un evento, la nostra risposta dipende da come percepiamo soggettivamente quello che ci capita. Ed ecco che alla protagonista (ma anche all’autrice!) sono capitati un sacco di mal di pancia nella vita. A volte sono eventi molto piccoli e banali a scatenare tutte le insicurezze. Solo che una volta uscite fuori tocca imparare a gestirle, non è mica facile e il rischio è chiudersi del tutto.
Per questo per prima cosa bisogna ringraziare Raina Telgemeier per aver scelto di attingere alla sua esperienza personale. Raccontare, soprattutto ai giovani, che è lecito stare male, che le loro insicurezze hanno lo stesso valore di quelle degli adulti e soprattutto che è bene chiedere aiuto secondo me è fondamentale.
Il coraggio di parlare dello psicologo
Ok, è lecito richiedere aiuto, ma a chi? I mal di pancia da somatizzazione mica passano con il biochetasi. Raina Telgemeier sceglie quindi di raccontare il suo percorso di ritorno al benessere, proprio attraverso l’aiuto di una psicologa.
L’esperienza è ovviamente narrata in pillole, ma permette anche a chi non ne sa nulla di avere uno spiraglio attraverso cui sbirciare per scoprire che si fa nello studio di questi personaggi strani. Con parole (e immagini) semplici l’autrice ci permette di capire e di avere un assaggio delle dinamiche cognitive che si attivano durante il percorso.
Vi sono anche accenni a diversi tipi di esercizi, per esempio quelli di respirazione, che sono in generale molto utili a chi soffre di queste problematiche.
Non c’è che dire, sono sempre un po’ grata alle autrici e agli autori che smettono di utilizzare narrazioni stereotipate e caricaturiali della seduta dallo psicologo. Già quando vedo che uno psicologo non è rappresentato come uno che fa i cruciverba mentre il paziente parla, sono piuttosto contenta. Sta volta però quello che mi sono trovata davanti è un vero e proprio libro di sensibilizzazione sulla materia, praticamente saltavo sulla sedia mentre leggevo.
Tutti questi aspetti si condensano poi nel finale del libro, in cui è la ragazza a scelgiere di condividere la sua esperienza con la classe. La condivisione di un pezzettino dei suoi esercizi di respirazione le permette di essere compresa e di comprendere meglio gli altri.
Come ogni Giugno, Noccioline si prende una pausa di un paio di mesi per le vacanze (che poi in realtà vacanze = centri estivi con ragazzini urlanti). Sta volta vi ho fregati, non ho fatto i soliti consigli di letture estive, ma ho messo solo un libro… per farmi perdonare però posso dirvi che in realtà quest’autrice ha pubblicato un sacco di roba oltre a questo titolo. Quindi se avete volglia di passare l’estate a leggerli come farò io, poi ci si rivedrà a settembre!