Crescere: roba da piccoli
Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita a giovedì alterni
Ciao a tutti e bentrovati!
Quest’anno ho insegnato italiano in due terze medie e devo ammettere che sono particolarmente legata agli alunni di queste classi. Forse lo dico ogni anno, questo non lo so, certo è che l’esperienza vissuta insieme, quella del Covid, ha reso il legame ancora più forte.
La pandemia, le relative misure adottate per evitare il diffondersi del contagio hanno fatto sì che i miei ragazzi crescessero senza che io me ne rendessi conto. Dietro uno schermo o una mascherina sono diventati grandi e stasera, sono appena rientrata dalla pizza di fine anno, mi sono ritrovata davanti dei bambini ormai cresciuti, che stentavo a riconoscere.
Vedere per intero i loro volti è stata un’esperienza indimenticabile!
È a loro che dedico questi albi illustrati incentrati sulla crescita.
Parto da Quando sarò grande di Jean Leroy e Mattieu Maudet, un cartonato adatto a tutte le età edito da Babalibri. I personaggi, protagonisti delle fiabe più note, esprimono a turno il loro sogno per il futuro, quello che faranno da grande per far male al lupo. Cappuccetto rosso sogna di diventare un pompiere, il primo porcellino diventerà un poliziotto, il secondo invece sarà un mago per far sparire il lupo dalle storie. Alla fine, arriva lui, il lupo che, piangendo annuncia il suo futuro. La storia si chiude e i personaggi delle fiabe tornano al loro posto.
Mi piace molto presentare questo albo perché mi dà la possibilità di parlare del punto di vista. La storia infatti è corale, ciascun personaggio, lupo compreso, esprime il proprio parere, la propria visione del mondo. I ragazzi si mettono, di volta in volta, nei panni dei personaggi e persino il comportamento feroce del lupo risulta comprensibile al lettore che finalmente potrà anche decidere di essere dalla parte del “cattivo”.
Il secondo albo è Titù di Claudine Galea e Goele Dewanckel, edito da Orecchio acerbo. Questa volta è un bambino silenzioso al centro della narrazione, un bambino che non parla mentre tutto il mondo gli urla addosso. Il formato, le illustrazioni, i font dei caratteri e il linguaggio intessuto di neologismi e parole onomatopeiche (la traduzione è di Francesca Lazzarato) contribuiscono a rendere questo albo davvero eccezionale. La crescita è roba da bambini…
“sono fatti di ruggine i Grandi […]I Grandi sono troppo GRANDI per entrare nel mio paese
Ecco infine Io sono blu di Irene Guglielmi, un silent book coloratissimo edito da Carthusia “dedicato alla diversità”
Cosa fare se tutte le api sono gialle e io sono blu?
Niente, non si deve fare niente perchè la diversità è alla base della vita. Solo accettando la diversità possiamo capirci, confrontarci con gli altri e crescere. L’illustrazione sulla quale mi soffermo spesso è quella in cui la mamma dell’insetto blu, per permettere al figlio di essere uguale altri gli cuce addosso, lavorando la maglia con i ferri, un vestito con i colori delle altre api. Tentativo che si rivelerà inutile perché l’apina sarà veramente felice solo quando scoprirà che ognuno è unico a modo suo.
La crescita è per davvero roba da piccoli
Buone vacanze a tutti e… ci rivediamo a settembre!