In viaggio per il mondo

Oooo, finalmente un libro di divulgazione oggi!

Lo state pensando, vero?

Lo sto pensando anche io che da un po’ non tornavo sui luoghi letterari della divulgazione ma vi prometto che da ora in poi tornerò alle buone vecchie abitudini di dedicare spazio e tempo a questa proposta letteraria!

In viaggio per il mondo di Romana Romanyshyn e Andry Lesiv edito da Jaca Book mi pare il libro perfetto per metterci in moto anche noi all’inizio di questo anno scolastico in cui riprendo la mia battaglia per uno scaffale di ottima divulgazione nella biblioteca di classe!

In viaggio per il mondo è innanzitutto un libro in movimento, che il movimento non solo lo tematizza, come è facile intendere, ma lo mette in scena e lo racconta in tantissime diverse modalità, è per questo che credo che questo bellissimo libro a figure di divulgazione possa trovare il proprio “posto” in tante occasioni diverse, se penso alla scuola ci si può “fare” tanto geografia che storia mettendoci in moto tra le pagine come il protagonista di questo libro che parte dalla copertina il suo viaggio nel mondo.

Noi umani camminiamo nello spazio, certamente, ma anche nel tempo, e che sia nello spazio e nel tempo ogni viaggio ha un’origine, una fine e una causa… una tavola non poteva infatti che essere dedicata alle migrazioni.

Ogni cambio è non solo spostamento, nel tempo e nello spazio, ma anche cambiamento, scoperta, modifica di sé e dunque della propria impronta sul mondo.

Troverete un po’ di tutto questo nel bellissimo In viaggio nel mondo raccontato con un doppio registro di scrittura: uno più narrativo che ci accompagna in una lettura più generica e più rapida nella pagina sinistra; ed uno più dettagliato e prettamente informativo in cui scoprire dati scientifici e definizioni in un susseguirsi di elementi che mettono insieme la storia e la geografia del nostro pianeta in cui il passo non è solo quello dell’essere umano ma anche degli animali e degli altri esseri del nostro mondo.

In tutto questo inutile, anzi non inutile ma necessario, dire che la differenza in questo libro la fa la qualità estetica della costruzione visiva, la componente iconografica che la fa da padrona è molto ma molto ben costruita, attraente al primo sguardo, decisamente adatta a richiamare l’attenzione sui contenuti attraverso una forma che è anche sostanza. D’altra parte, se pensate che questi sono gli stessi autori di Piano forte in un sussurro e Vedo non vedo stravedo (tutti editi da Jaca Book) vi renderete subito conto della qualità del lavoro che c’è dietro e riconoscerete alcuni tratti che tornano identificativi di uno stile estremamente interessante.

p.s. adoro le componenti flou delle illustrazioni che purtroppo nelle foto non si notano a dovere ma vi auguro proprio di avere tra le mani i libri di Romanyshy e Lesiv per goderveli!

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