Rose fuori dal mondo

Avete presente, sicuramente li avrete visti ogni tanto agli angoli delle strade, quei gruppi di uomini e donne appartenenti a quei gruppi religiosi cristiani fondamentalisti?

Ecco la storia particolarissima e ben narrata in Rose fuori dal mondo di Patrice Lawrence – edito da Giralangolo, con la traduzione di Aurelia Martelli – è ambientata in quella soglia difficilissima da oltrepassare tra una comunità di Pellegrini e il “mondo fuori”.

Rose, il fratello Rudder e la loro mamma sono stati espulsi dalla comunità dei Pellegrini a seguito di un “incidente”, ammesso che così si possa chiamare, il loro papà invece, lui è rimasto nella comunità, lui non è un peccatore…come i suoi figli e la sua moglie, ormai ex. Solo che vivere fuori dal mondo dei Pellegrini non è così semplice, il mondo di fuori ha regole strane, regole implicite a cui è davvero difficile corrispondere quando si è nati e cresciuti in un altro pianeta, un pianeta in cui è vietato leggere se non la Bibbia, alle donne è vietato leggere pure quella, in cui si fanno giorni e giorni di punizioni e pentimenti per supposti peccati nemmeno pensati, in cui non è ammessa la tecnologia né qualsiasi e nemmeno l’accesso ai normali luoghi di culto cristiani perché troppo “lascivi” con tutte quelle immagini! I Pellegrini sono duri e puri, iconoclasti e severi fino al midollo e mai misericordiosi, e c’è davvero da domandarsi cosa ci sia davvero del messaggio religioso in tutto questo ma non siamo qui per discutere di questo.

Il punto è che quando Rose, Rudder e la mamma vengono espulsi Rose e la mamma sono contente e in qualche modo cercando di sbarcare il lunario, Rose va a scuola e segue una specie di decalogo virtuale per disintossicarsi dai Pellegrini, sceglie un look quanto mai appariscente e provocatorio, si innamora ecc ecc. Rudder invece è Pellegrino fino al midollo, o almeno vorrebbe esserlo con tutto il cuore se non fosse per quella passione sfrenata per Potter che l’ha portato a bruiciarsi le mani nel rogo in cui i Pellegrini gli hanno bruciato i libri presi di nascosto dalla biblioteca (ecco l’incidente che ha portato all’espulsione…). In un turbine di vite che cercano faticosamente di rimettersi in sesto Rose rischia di finire in un giro di pornografia on line e Rudder, a sua insaputa naturalmente, fa girare foto osé di una ragazza nuda… lui gira la foto in chat per chiedere aiuto su come liberarsi dal demonio ma potete immaginare cosa accade alla foto… e anche a Rudder il giorno dopo a scuola!

Rose e Rudder in modi del tutto diversi vengono schiacciati tra i due mondi, sembra che per loro non ci sia posto né dai Pellegrini né qui fuori. Il romanzo racconta in terza persona il loro turbamento, la confusione di queste persone, un’adolescente e un ragazzino, che delle regole non scritte non sanno nulla e inizialmente non immaginano nemmeno che vi siano, sarà meglio affidarsi alle regole scritte sulla pietra visto che da Pellegrini nemmeno la polizia è riconosciuta come autorità ma a qualcuno bisognerà pure rivolgersi quando ci si mette nei guai…e che guai!!??

La lettura di Rose fuori dal mondo mi ha catturata, è senz’altro un romanzo ben scritto e ben costruito ma ha dalla sua anche l’originalità di un’ambientazione quanto mai, è il caso di dirlo, fuori dal mondo.

Ho lavorato per anni in un contesto religioso, quello ebraico, a raccontare la storia e la cultura ebraica e mi ha sempre fatto impressione avere a che fare con i fondamentalisti che negano persino l’evoluzione naturale, pensate che ci sono mondi paralleli che sembrano incastrati in tempi non meglio identificabili. Rose mi ha catturata e ancora di più mi ha catturata il personaggio di Rudder così in difficoltà da vedere il diavolo ovunque e fare cose incredibili, così fuori dal mondo da farti venire il nervoso, un personaggio che sembra davvero incomprensibile e che invece vive nella sua logica perfetta.

Non mi soffermerò sui personaggi della madre e del padre ma vi consiglio di non perderli di vista perché da dire ne hanno, in un senso e nell’altro.

Si forse l’aspetto più interessante di questo romanzo, oltre l’ambientazione è senz’altro la costruzione dei personaggi, accurata, complessa e non piatta, come i veri personaggi devono essere, persone di carta a tutto tondo!

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