Miss Dicembre e il clan della luna

Dicembre spalancò la bocca e si stropicciò gli occhi.

C’era un bambino nel comignolo della casa

Care teste fiorite preparatevi a spalancare la bocca e stropicciarvi gli occhi leggendo Miss Dicembre e il clan della luna di Antonia Murgo edito da Bompiani!

Preparatevi a farvi sorprendere da una storia inattesa, a tratti paurosa, sempre sorprendente e meravigliosamente scritta. Una storia in cui non solo accade ciò che mai immaginereste ma vi ritrovate anche in un posto di cui mai avreste immaginato l’esistenza. Un posto in cui l’inverno non arriva mai, il fuoco e le ombre regnano sovrani. Un posto tuttavia in cui si respira aria di gentilezza e di fiori dappertutto, almeno quando si aggira li padrone di casa, Mr. Moonro meglio noto come… no, non ve lo dico subito, almeno vi lascio un pochino di attesa per quanto mi toccherà comunque fastidiosamente anticipare uno dei tratti più interessanti di questo libro.

Miss Dicembre e il clan della luna ci racconta la storia di Dicembre, ragazzina di 15 anni, orfana cresciuta in un circo, che, a caccia di un lavoro, seguendo le tracce di un annuncio per una bambinaia trovato strappato per terra mentre lucidava le scarpe ai passanti, arriva in una meravigliosa villa in cui la prima cosa che vedrà è…un bambino che spunta da un camino. Il padrone di casa è oltremodo gentile e accogliente e sta proprio cercando qualcuno che si prenda cura del suo Corvin, bambino che ha la troppo spiccata propensione a trasformasi in fume e ombra e fuoco…insomma a perdere le sue sembianze umane. Sembra tutto molto strano a Dicembre, e a noi con lei, ma se pensate che Corvin è figlio dell’Uomo nero ed è il futuro Uomo nero, colui che striscia nelle ombre della sera ed esce dai camini per terrorizzare i bambini allora vi apparirà tutto non più chiaro ma più comprensibile sì. Comprensibile e terrifico, per noi come per Dicembre, eppure sia noi che lei resteremo in questa casa per vedere come andrà a finire, per conoscere Corvin e soprattutto per risolvere una situazione inattesa e pericolosa si cui non vi dirò assolutamente nulla mi cascassero le dita e la lingua.

Miss Dicembre e il clan della luna ha dalla sua moltissimi pregi, ma proprio tanti, proviamo ad elencarne solo qualcuno dal più esplicito e di superficie al più “tecnico”: questa è la storia della paura, anzi, mettiamolo con la P maiuscola. Questa è la storia della Paura.

“Il mio è un lavoro come tanti,” esclamò Mr. Moonro, distogliendola dai suoi pensieri. […] “Un lavoro tramandato nella mia famiglia da generazioni. “Ci deve sempre essere una grande paura, una paura che faccia sembrare tutte le altre insignificanti”, così diceva mio padre. E così diceva suo padre a lui”.

Eccolo qui il nostro gentilissimo e elegantissimo Uomo Nero che confonde Dicembre e noi con lei e ci porta ad un certo punto ad invertire la percezione del bene e del male, a difendere la paura assoluta dell’Uomo Nero contro le paure del mondo di lì fuori… In questo la coerenza narrativa e anche la cura di ogni minimo dettaglio della storia contribuiscono a rendere il romanzo esternamente perfetto ed anche originale, cosa che ben pochi romanzi, anche meravigliosi, possono dire di saper fare.

Ma andiamo un po’ più a fondo: più che sull’intreccio o su altri aspetti narrativi la Murgo si esprime al meglio nella creazione dei personaggi e nel loro entrare in relazione gli uni con gli altri che viene resa al meglio dalla scelta della focalizzazione zero che ci permette di seguire tutto dall’esterno, immedesimandoci con chi vogliamo di volta in volta, naturalmente, ma senza chiuderci la prospettiva in un unico sguardo interno che avrebbe in questo caso viziato il nostro giudizio e punto di vista nella valutazione della situazione e dei suoi protagonisti.

Last but not least ho amati di questo libro, moltissimo, l’andamento paratattico, questa scrittura concisa e precisa, che usa i periodi brevi per dissipare le ombre e fare chiarezza (è il caso di dirlo) non per sincopare il ritmo. Bello, ottima scelta e bellissima costruzione.

Tanto si sta parlando di questo libro, finalista anche allo Strega, e giustamente ma tanto più quando si tratta di libri sovraesposti mi piace che il primo approccio sia completamente ingenuo, senza idee pregresse, senza avere la più pallida idea di cosa sia il libro che ho tra le mani. Approccio che questa volta ha pagato parecchio permettendomi di godermi in toto la narrazione senza nulla presagire e nulla sapere, certo dopo mi è piaciuto andare a leggere altre recensioni e tutte le informazioni disponibili.

E’ quinto quindi il momento di lasciare questa pagina, se già non l’avete fatto, e di aprire quelle del libro godendovelo riga per riga!

Libro consigliassimo a ragazzi e ragazze che ne verranno affascinati sin dalla prima riga e dall’ambientazione particolare non nostra contemporanea ma che ci riporta in un tempo non definito ma più lontano, un’epoca in cui si lustravano le scarpe e le ville dabbene cercavano le bambinaie per i loro bambini.

Lasciate entrare Miss Dicembre e soprattutto Mr Moonro e gli altri del clan della luna nelle vostre case, non ve ne pentirete!

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