Catalogo ragionatissimo di tutti i sorrisi
C’è chi ha il sorriso con fossette, chi a farfalla e chi con denti finti, i sorrisi sono tanti quante le persone ed è per questo che se vogliamo raccontarli o anche solo individuarli sarà il caso di farci aiutare dal Catalogo ragionassimo di tutti i sorrisi di Roberta Angeletti edito da Quinto Quarto.
Un catalogo non ragionato ma ragionatissimo perché non è mica facile trovare un modo per raccontare non le persone ma i loro sorrisi… che poi naturalmente raccontando i sorrisi si raccontano anche le persone… ma questo lo scoprirete procedendo nella lettura.
Sono 36 i sorrisi catalogati da Roberta Angeletti, ad ognuno il nostro narratore in prima persona accosta una spiegazione, una piccola narrazione… perché quel sorriso è fatto proprio così e a chi appartiene? Sorriso dopo sorriso scopriremo che quelle che stiamo incontrando sono le persone che circondano la vita del nostro protagonista, zii, amici, compagni e compagne, nonni, vicini di casa, e chi più ne ha più ne metta.
Per ognuno di loro abbiamo una doppia pagina in cui a sinistra abbiamo l’illustrazione di un primo piano molto particolare – dal naso alle spalle, solo il sorriso senza gli occhi… e alla fine scoprirete perché gli occhi non ci sono, sopra il sorriso – e a destra il nome con cui il sorriso viene catalogato e il racconto, più che la descrizione di come sia fatto questo sorriso e a chi appartiene.
C’è chi i denti li ha bianchi, chi finti, chi grigi, chi pochi, chi storti, chi sicuramente li ha ma non li mostra. Insomma passa una vera umanità sotto il vaglio attentissimo, anzi ragionatissimo, di questo narratore, chissà gli altri cosa direbbero del suo, di sorriso.
Si perché l’unico sorriso che non ci è dato di vedere e di conoscere è proprio quello del nostro protagonista che cerca di restare nascosto tra i vari sorrisi e non si mostra, ma descrizione dopo descrizione, dettaglio dopo dettaglio e relazione dopo relazione, di sé ci dice parecchie cose: sappiamo che porta l’apparecchio, che ha provato a suonare il violino ma che il maestro non è riuscito a catturarlo, che ha una maestra che ama molto ed una supplente che grida troppo. Sappiamo anche che ha un fratellino piccolo che non sempre gli va del tutto a genio, che gli piace la figlia del fruttivendolo, quella che ha il “sorriso nascosto”, e tantissime altre cose. Il testo infatti procede direi con maestria disseminando indizi che fanno sé che questo bel libro oltre ad essere un catalogo ragionatissimo diventi una vera e propria narrazione articolata, un puzzle da ricostruire per avere il quadro complesso della vita del nostro protagonista ma anche di quelli che lo circondano. L’ho chiamato tante volte protagonista anche se difficilmente si potrebbe giustificare questo nome in maniera “tecnica”, se metteste in una scheda di lettura (Dio ce ne scampi liberi) una domanda sulla presenza di un unico protagonista e scrivete che c’è credo potreste prendere un brutto voto, tuttavia lui c’è e aleggia sopra tutti gli altri! Chi l’ha detto che un protagonista non può essere implicito? Qui abbiamo un narratore che diventa piano piano protagonista. Anzi, non lo diventa piano piano, siamo noi che capiamo man mano che lui ci sta raccontando la sua storia, oltre a quella di tutti i sorrisi che ha catalogato, lui è il narratore e il protagonista di questo catalogo e io sarei proprio curiosa di sapere come sorride e come reagiscono i suoi occhi al sorriso.
Questo Catalogo ragionatissimo di tutti i sorrisi non è bello solo in sé da leggere e guardare, ma è bello anche da usare e replicare! Una specie di indagine a tappeto di chi ci sta attorno e che cataloghiamo in base al suo sorriso (ma potreste scegliere anche altri elementi) per raccontare loro ma anche noi in prima persona ma nascosti. Un modo trasversale, il migliore secondo me per efficacia, per interrogarsi implicitamente sull’identità, la nostra e quella degli altri.
Se leggerete questo catalogo con qualche bambino o bambina, ragazzo o ragazza, o se lo metterete loro a disposizione nella biblioteca di classe o di casa, sicuramente inizieranno le inferenze, ad ognuno verrà in mente una persona che ha conosciuto con lo stesso sorriso descritto dal catalogo ma con le sue variazioni, con la sua specifica identità e modalità e sopratutto con la specifica relazione con il lettore che molto rapidamente a questo punto potrà anche diventare narratore e protagonista di un nuovo, personalissimo catalogo ragionatissimo di tutti i sorrisi.
E voi? Ce l’avete questa passione tassonomica del catalogare? Di quanti sorrisi riuscireste a ragionare?