L’aiutante di Babbo Natale
Chi non si è mai domandato come cavolo faccia Babbo Natale a consegnare in una notte tutti quei regali?
Ci sono anche studi matematici che dimostrano che sarebbe impossibile fare il giro del mondo in una notte fermandosi anche solo qualche secondo per ogni casa.
Ma qui, ovviamente non c’entra la matematica, bensì la magia!
La storia de L’aiutante di Babbo Natale di Yukiko Tanemura edito da Kira Kira è però una storia che mette insieme i due punti di vista: quello magico e quello realistico, si fa per dire…
Il protagonista del racconto infatti non è Babbo Natale bensì Mio un bambino che si rende perfettamente conto della fatica che compie Babbo Natale e si offre di dargli una mano, lui, Babbo, tentenna un pochino, lui è uno che fa tutto da solo e poi, sarà un bambino in grado di non perdere tempo e soprattutto di non farsi scoprire?
Mio, come tutti i bambini e le bambine, finisce per godere della fiducia di Babbo Natale che, d’altra parte, a Mio e a tutti gli altri bambini e bambine del mondo deve la sua stessa esistenza, e consegna dei regali da recapitare.
Come Mio porterà a termine questo compito ve lo lascio scoprire, diciamo che non sarà tutto semplice come se l’era immaginato,
e nemmeno divertente e “rischioso” come se l’era immaginato.
Ma quello che resterà a Mio è il ricordo di una notte eccezionale in cui gli è stato concesso di essere all’altezza del più grande di tutti, e quel che resta a noi è un bel libro d’ambientazione natalizia, ma godibile in ogni momento dell’anno, in cui il protagonista non è Babbo Natale ma un bambino come tanti, e questo è forse il suo elemento narrativo più interessante insieme allo stile iconografico.