Mira #casagalleggiante #papà #amichedelcuore

Vi ricordate di Mira?

Una promessa è una promessa e lei, Mira ci aveva promesso in qualche modo che sarebbe ritornata ed eccola qui!

Questo è Mira #casagalleggiante #papà #amichedelcuore di Sabine Lemire e Rasmus Bregnhøi edito da Sinnos con la traduzione di Claudia Valeria Letizia e Eva Valvo, il secondo fumetto di questo bellissimo personaggio che si racconta a se stessa e a noi lettori e lettrici.

Il libro si presenta al tempo stesso uguale e diverso dal precedente sin dalla prima pagina, quella che potremmo definire in qualche modo dei “titoli di testa”, in cui gli autori nominano i personaggi del libro: pensavo che sarebbe stata una pagina da poter “saltare” avendo già incontrato i personaggi nel primo fumetto di Mira e invece così non è.

Mira in questa nuova parte della sua vita cambia casa, incontra una nuova amica, ridefinisce diversi elementi della sua esistenza e soprattutto… conosce suo padre… e necessariamente i protagonisti della vita di Mira cambiano pochino e gli equilibri si riassestano.

Insomma sembra che il quadro affettivo e familiare di Mira si vada complicando e alle ansie e attese per la nuova collocazione domestica su una barca galleggiante (mira avrebbe potuto vivere solo a Venezia se non ad Amsterdam) con il nuovo compagno della mamma, si aggiungono quelle dell’incontro con il papà, che persino ignorava l’esistenza di Mira, e della famiglia del padre… moglie e fratellino.

Una bella botta per una ragazzina dell’età di Mira già di per sé alle prese con una ridefinizione di territori affettivi e relazionali tra infanzia e preadolescenza. Meno male che tra le novità, che per altro si portano dietro un buon carico di positività e calmano le ansie, ci sono i capi saldi della vita di Mira: la mamma innanzitutto, non sempre perfetta e all’altezza della situazione, proprio come tutte le mamme vere, ma sempre presente. La nonna, che rappresenta un porto sicuro sotto ogni aspetto, e i due amici del cuore con cui seppure con fatica, come nella vita vera accade, resistono ai cambiamenti dell’amica almeno quanto lei resiste ai loro (vedi primo volume del fumetto).

Resta salda in Mira la spinta a raccontarsi, il suo desiderio è quello di fare la blogger e per il momento racconta se stessa (si racconta a se stessa) passo passo scegliendo due formati interessanti che portano il libro, anzi i libri, fuori e oltre loro stessi in un interessante gioco narrativo che continua su mezzi diversi: i fumetti in cui Mira tira fuori tutta se stessa, e che sono a loro volta interpuntati di post Instagram da Mira, e l’ account Instagram vero dove la possiamo seguire quotidianamente e dove il personaggio in qualche modo assume un’essenza metanarrativa raccontandosi anche nel suo formarsi e prendere forma nella vita “reale”.

Insomma quello che sto cercando di dirvi è che Mira il fumetto e Mira, la protagonista, è un complesso insieme di narrazioni, attraverso il medium letterario del fumetto, che afferisce e ruota intorno alla vita reale e concreta, sembra un libro mimetico, una sorta di diario in fumetto, ma con quel giusto di focalizzazione zero che basta a definire i contorni della storia inserendo i nomi dei capitoli, e qualche sprazzo di citazione dal diario intimo, non a fumetti, che Mira tiene per sé e che ogni tanto gli autori ci rivelano.

Insomma la voce di Mira la sentiamo in tutte le forme di espressione narrativa possibili, ci manca quella audio ma possiamo ben immaginarci la voce nella nostra testa.

Lo stile del fumetto è rapido e un po’ espressionistico e fortemente puntato sulla riproduzione degli aspetti emotivi e completamente pensato ed adattato alla persona di Mira. Spesso scompaiono gli sfondi dalle vignette, quando entriamo più a fondo in un’emozione o quando l’autrice vuole sottolineare dei passaggi essenziali ecco che l’illustratore sostiene la sceneggiatura con delle scelte drastiche eliminando persino i confini tra le vignette. I baloon non sempre stanno al loro posto, spesso escono dai margini della vignetta e definiscono anche in questo caso, con questo “semplice” espediente narrativo-grafico, delle scelte narrative precise.

Nulla, come sempre in un buon libro, è lasciato al caso, tutto è pensato e ripensato per arrivare al massimo dell’efficacia narrativa ed anche della bellezza narrativa, se così possiamo dire.

Mira sta prendendo il volo: il primo volume era davvero molto bello e interessante, questo mi pare ancora meglio, il personaggio più equilibrato nella definizione delle varie anime, la situazione più complessa ma ancor meglio gestita nell’intreccio. Come affermano gli autori stessi nella bella intervista che vi riporto di seguito dal sito della casa editrice, Mira ha preso piano piano sempre più forma lasciando mano a mano il personaggio sempre più libero di muoversi ed esprimersi sempre meglio… siamo solo al secondo numero, aspettiamo le prossime storie di Mira che sono sicura andranno in levare e in crescere.

Buona lettura!

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