Solo dance
Mi succede raramente di avere l’occasione di seguire la nascita di un libro dal suo primo pensiero alla realizzazione fisica, mi è accaduto con Solo Dance di Valentina Gottardi Danio Miserocchi e Maciej Michno di Cocai Design, un libro dedicato alle api ma non alle api che più o meno conosciamo tutti, almeno per sentito dire, bensì a quelle api che non fanno il miele, almeno non quello che mangiamo noi, che non sono domestiche, che non sono sociali e tuttavia dalle quali dipende la salute dei nostri ecosistemi.
Solo Dance è quindi un albo di divulgazione pura, che non cerca una mediazione narrativa ma fa con grandissima precisione il proprio dovere: quello di portarci nel mondo di queste api sconosciute ai più.
Ma vediamo un attimo com’è fatto Solo Dance e poi soffermiamoci insieme su alcuni elementi del come è stato fatto che mi interessano particolarmente.
E iniziamo dal titolo Solo dance che, come ci spiega la prefazione, prende spunto dal fatto che la danza come forma di comunicazione sociale raffinatissima che è uno degli elementi che più spesso si sottolinea parlando della straordinarietà delle api in realtà non riguarda tutte le api: le api non domestiche di cui ci parla questo libro non costruiscono comunità social complesse e non danzano o meglio, se volete, danzano da sole ecco, il perché del solo dance, una danza solitaria che però in qualche modo ci deve riguardare tutti.
Il libro di fatto è diviso in due parti: una che introduce e spiega nel dettaglio alcuni aspetti della vita delle api solitarie e selvatiche quali, ad esempio, le visite ai fiori, la raccolta del polline, l’origine storica, e i vari tipi di nidificazione;
ed una che propone delle tavole che rappresentano delle vere e proprie carte d’identità per riconoscere alcuni di queste tantissime tipi di api selvatiche. Chiude il libro una doppia tavola sulle famiglie e un assolutamente necessario glossario.
Ma vediamo cosa c’è di importante in Solo dance oltre l’interesse per il contenuto e la sua bella riuscita estetica tra grafica e carta scelta e insomma tutti quegli elementi che fanno di un libro un bell’oggetto. Quello che vorrei sottolineare di Solo dance, come di altri libri di divulgazione di questo livello, è il metodo di lavoro basato sulla precisione scientifica tale per cui in copertina, a fianco al lavoro di Valentina Gottardi che ha curato tutta l’illustrazione e la grafica riproducendo queste api in maniera impressionantemente precisa, compare Danio Miserocchi naturalista specializzato nelle api selvatiche che ha minuziosamente sovrinteso alla scrittura e alla riproduzione nel disegno di questi animali e anche Macieij Michno che quel testo scientifico e super minuzioso l’ha ripulito e risistemato in modo da renderlo godibile e abbordabile alla lettura di bambini e bambine ragazzi e ragazze. La grafica ci aiuta, come spesso accade in questi casi, a creare diversi livelli di lettura che portano via via all’approfondimento dei singoli concetti e elementi a cui ogni pagina è dedicata.
Insomma il punto è uno, non molto originale da parte mia ribadirlo per l’ennesima volta ma portate pazienza, il metodo che sta dietro l’elaborazione di un libro illustrato di divulgazione pura: la cura estrema per i contenuti scientifici quanto per la realizzazione estetica iconografica e comunicativa che ci permette di avere tra le mani un libro bello da sfogliare, interessante da leggere, stratificato e scientificamente inappuntabile, ovvero ciò che un libro di divulgazione dovrebbe essere!
Condivido con voi la micro intervista a Valentina Gottardi fatta nel caos della fiera al caldo della felicità dell’uscita di questo primo libro di Cocai Design di cui vi invito a seguire il lavoro interessantissimo!