Concime per piedi

Care teste fiorite oggi vi propongo un libro divertente che mi ha intrigato sotto molti aspetti ma soprattutto mi è parso brillante e divertente, perfetto per trovare il suo posto qui nella libreria virtuale di teste fiorite.

Il libro è Concime per piedi di Catherine Romat e Jean-Philippe Peyraud edito da Logos nella collana I fumetti della Ciopi. La protagonista è Linette, una bambina dal biondissimo caschetto e dalle idee piuttosto interessanti, diciamo una bambina, supponiamo figlia unica, che sa come trovare modi per rendere le proprie giornate… originali.

In Concime per piedi Linette, che è una grande osservatrice, segue la mamma riempire l’innaffiatoio di concime per far crescere le piante e le viene l’idea, geniale in verità, di innaffiare con il concime la testa pelatissima del nonno, chissà che non gli scresca una folta chioma!

Mica male come idea, di per sè, e forse avrebbe anche potuto funzionare se non fosse accaduto che il concime per sbaglio si rovescia non sulla testa del nonno, che non si accorge di nulla e continua a dormire della grossa, bensì sui piedi di Linette e vi lascio immaginare cosa le succede con nostra grande sorpresa e divertimento.

Cosa se ne farà Linette di due piedi così grandi? E come farà a nasconderli alla mamma per non farsi cogliere in flagranza di sperimentazione a dir poco avventata?

Da qui si dipana la vicenda di questo divertente libro adatto a lettori e lettrici di moltissime età proprio per la sua tipologia narrativa ibrida e accogliente: la struttura di Concime per piedi è indubbiamente quella del fumetto, la narrazione è organizzata in sequenze di vignette secondo la grammatica narrativa tipica del fumetto, ma ad accompagnare la narrazione non si palesa nemmeno una sola parola!

Si tratta quindi di un fumetto senza parole, un silent comics se preferite definirlo così, in cui, proprio come accade negli albi illustrati senza parole la gestione del procedere narrativo fa affidamento esclusivo sulle capacità narrative e comunicative delle vignette, delle illustrazioni ottenendo un risultato interessantissimo per due aspetti che sembrano opposti ma che invece si rivelano necessariamente complementari. Da un lato abbiamo una narrazione accessibile a tutti, per altro il tratto di Jean-Philippe Peyraud in questo caso si adatta molto bene alla lettura anche da parte di bambine e bambini, che non necessita una adulto a mediare la lettura ed elimina “l’ostacolo” della scrittura che arriva a complicare l’accesso alla lettura sia per chi ancora non padroneggia la lettura autonoma sia per chi ha lingue madre diverse. Dall’altro abbiamo un prodotto letterario, una costruzione narrativa che proprio per risultare tanto accessibile e “semplice” alla lettura diretta, comporta un lavoro davvero complesso da portare avanti.

Diversamente da quello che forse capita di pensare, anche secondo logica, i libri senza parole, albi o fumetti che siano, richiedono una padronanza del linguaggio narrativo-iconografico ed una capacità di costruzione della coerenza narrativa davvero eccezionali. Ancora una volta ci troviamo a constatare che più un libro è adatto e alla portata della lettura di bambini e bambine e ragazze e ragazzi più richiede perizia di costruzione, capacità narrativa e in più, Linette ha dalla sua la capacità, a dire il vero non così frequente, per non dire rara, di farci ridere e sorridere:

Grazie a Linette! Grazie a questa nuova protagonista che a quanto pare non ci abbandonerà così presto, sono infatti già programmati altri 4 libri di sue avventure e sono davvero curiosa di sapere se la tipologia e la tenuta letteraria saranno all’altezza di questa prima sua comparsa: tra ottobre 2023 e il 2024 usciranno infatti altri quattro titoli di Linette, preannunciati nella aletta della copertina di questo primo Concime per piedi.

Teniamo d’occhio Linette perché potrebbe rivelarsi una protagonista interessante per abitare lo scaffale dei fumetti a casa ma, attenzione, anche a scuola!!

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