The Swing. Un’altalena nel tempo

Questo post è scritto da Elena Poletti, in collaborazione col suo blog Immaginarie, che cura la rubrica “Libri in lingua” in uscita il primo sabato del mese.

Fan di Britta Teckentrup, siete pronte e pronti a tuffarvi nello splendore? E’ uscito, per ora in tedesco e in inglese, un nuovo libro di questa autrice e illustratrice che in Italia ormai conosciamo bene (un titolo su tutti, La casa sul lago, scritto da Thomas Harding e illustrato da Teckentrup, edito da Orecchio acerbo) e di cui vi avevo raccontato anche qualche mese fa in questa rubrica.

The Swing (questo il titolo nell’edizione inglese) è un albo che può emozionare in diverse fasi della vita, forse più per lettori e lettrici giovani e adulti che per bambini.

Al centro, il senso dello scorrere del tempo filtrato attraverso un luogo specifico, un luogo del cuore: un’altalena rossa su una collina che si affaccia sul mare.

Sono pagine inondate di luce, con il riverbero del mare sempre a portata di dita.

Dentro ci sono giorni e notti, pomeriggi che risuonano di risate e di giochi, serate di festa,  momenti di silenzio e intimità nei quali si formano legami, amicizie si rafforzano o vengono messe alla prova.

L’altalena è sempre stata lì, ad accogliere il passare del tempo e delle persone, spesso piccole persone che crescono e a quel luogo amano ritornare.  Qualcuno ci va per sognare ad occhi aperti e lasciarsi trasportare lontano, qualcuno per mettere in ordine i pensieri, qualcuno immagina di volare, per altri è il posto dove prendere decisioni importanti o lasciare decantare la tristezza. È un luogo quasi mistico, a tratti, dove lo sguardo bambino può vedere quello che non c’è in completa naturalezza, il mare come silenzioso testimone.

Un luogo vivo, a tutte le ore e attraverso le stagioni. Quando non sono gli esseri umani ad abitarlo, è il turno delle volpi, dei corvi, dei gabbiani. 

Ci sono giorni di pioggia e di tempesta, pomeriggi di estate dorati che sembrano non finire mai, nonni e nipoti, giovani amori e amori che hanno resistito una vita.

A Teckentrup piace intessere storie in miniatura tra le sue pagine. Bastano poche parole, un accenno per tracciare un arco narrativo che copre anni o decenni e che risuona nel lettore. 

 Una, in particolare, viene lasciata aperta per molte pagine, fino quasi alla fine, quando a sorpresa vediamo ritornare Peter, un bambino cresciuto e a sua volta diventato papà, in quel luogo dove trovava pace nella sua infanzia non proprio felice. Molto tempo è passato. Le intemperie e l’incuria hanno reso l’altalena quasi invisibile, avvolta dalle piante come il castello della Bella Addormentata dai rovi. Dimenticata dalle persone, è stata inglobata dalla natura circostante.

Ma Peter vuole provare a riportare l’altalena in vita, e non sarà da solo.

Un’opera lirica, leggera e insieme potente non solo sul passare del tempo ma sull’amore per i luoghi, su quello che possono rappresentare quando ce ne prendiamo cura e li abitiamo come collettività.Teckentrup, B. (2023). The Swing. Prestel Publishing

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