Leggo!

Quanto e come si può leggere?

Quante azioni attive e passive implica la lettura?

In Leggo! di Attilio, edito da Lapis, c’è tutto questo: c’è il mondo della lettura e del piacere (quello vero) di leggere e farsi leggere.

Siamo abituati a vedere Attilio alle prese con storie e fiabe, con costruzioni narrative tipiche delle storie di fiction, in Leggo! invece lo vediamo alle prese con una narrazione particolare, riflessiva, metanarrativa, un lieve invito alla lettura in cui, come sempre la semplicità nasconde una riflessione profonda.

Leggo! è forse quello che potremmo chiamare un libro a catalogo, doppia pagina dopo doppia pagina si susseguono modi e situazioni di lettura a suggerire quando il leggere sia pratica di libertà assoluta.

“Ascoltare chi legge”, questa la pagina di apertura in un cui un lupo (o lupa) grande legge ad un lupo (o lupa) piccolo seduti attorno ad un fiore. La lettura dell’ascolto è lettura a tutti gli effetti e non ci stancheremo mai di dirlo e mi pare significativo che sia proprio l’azione dell’ascolto ad aprire il libro di Attilio. L’ascolto che non è affatto azione passiva ma attiva ed è il primo approccio alla lettura dei bambini e delle bambine più piccoli.

Segue “Leggere le figure” ed ecco un altro caposaldo dell’allenamento alla lettura: leggere le figure vale almeno tanto quanto leggere le parole e mica solo con i più piccoli!

Da qui in poi Attilio, messe le basi essenziali, inizia a mostrarci con il suo tratto sintetico ed oltremodo icastico, dove, come e cosa si legge: ed ecco che allora si può leggere sul gabinetto mentre si fa un’altra cosa importante, che si possono leggere due libri alla volta…

Si può leggere a qualcun altro o leggere ad alta voce, o in viaggio, insomma, con un libro e con le storie che si porta dentro ci si può fare tutto ciò che si vuole dove e quando si vuole. Quello di Attilio non è un inno alla lettura e ai libri, ma un’esaltazione della relazione tra lettore e lettrice e libro, una specie di dichiarazione dei diritti del lettore e della lettura messi insieme. Prendiamo, ad esempio, l’immagine qui di seguito riportata, questo gatto che legge sotto la pioggia racconti avventurosi: è rappresentata l’avventura stessa della lettura, tanto forte ed immersiva da farci dimenticare di aprire l’ombrello sotto la pioggia.

In Leggo! ritroverete tutti i personaggi cari al grande autore, lupi ,uccelli, topi, cani, gatti, mucche, orsi conigli e molti altri, ognuno affaccendato nella lettura, qualunque cosa questo significhi, sì perché la lettura di significati ne ha tanti, tutti attivi!

E chi pensa che la lettura sia un’azione statica o passiva o riempitiva di tempi “vuoti” forse non ha mai avuto la fortuna di incontrare la lettura vera, quella ingenua e gratuita, quella che ti fa sospendere l’incredulità per portarti in mondi altri, quella che puoi fare, in qualsiasi modo, a qualsiasi età, in qualsiasi luogo e senza alcuno scopo che non sia la lettura stessa!

Ho adorato questo piccolo libro di Attilio perché nell’arco di poche aperture di un libro a figure pensato per lettori e lettrici molto piccoli è riuscito a condensare un trattato sul potere della lettura che è innanzitutto relazione, relazione tra le persone che leggono e si fanno leggere (e in questo si fanno leggere metterei anche un senso profondo) e relazione tra il lettore e la lettrice e le storie!

Se volete approfondire il lavoro di Attilio ecco qui il video!

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