Un ragazzo è quasi niente

Sono un ragazzo sensibile

Mia madre direbbe smidollato, mio padre fragile

Sono solo sensibile,

Sensibilmente differente.

Un ragazzo è quasi niente di Lisa Balavone edito da Terre di mezzo con la traduzione di Eleonora Armaroli è un romanzo, sì mi sbilancio a chiamarlo romanzo, che vi catturerà. Una narrazione particolarissima e delicatissima, una sorta di diario personale, forse una piccola autobiografia di un ragazzo “sensibilmente differente” che, a partire da un flashback, ci racconta come ha scoperto chi essere.

Un ragazzo è quasi niente è un romanzo, credo che non ci siano dubbi su questo, ma è un romanzo scritto quasi interamente in poesia, in versi. Romeo si racconta in versi che a volte prendono il ritmo del rap altre invece forme più lente e prosaiche, altre ancora più “classiche”, in ogni caso il verso, frammentato di natura e per necessità, probabilmente è la forma scritta che più corrisponde al modo di sentirsi di Romeo, un frammento diverso dall’intero, un verso nella prosaicità del mondo e delle relazioni, un elemento estraneo alla comunità che sia quella scolastica o quella familiare.

Una manciata di pagine in prosa interpunta la narrazione in versi e si tratta di una prosa particolare che, per compensare i versi che vanno a capo di continuo, non si ferma mai, procede per accumulo, per addizione, molto ma molto bello il contrasto che si crea nella lettura che in quei punti prende una velocità del tutto diversa, richiede un cambio di passo al lettore così come lo ha chiesto al protagonista, e all’autrice.

Romeo per l’intera narrazione si interroga su se stesso, mette in dubbio ogni singola fibra del suo essere e del suo stare nel mondo e quando incontra Justine che lo nota nonostante tutto, che si mette in una situazione più che imbarazzante con il bullo della scuola (che tormenta Romeo), che rende il sesso e la sessualità non un qualcosa di astratto e lontano ma qualcosa di cui parlare, sognare, su cui confrontarsi, la sua vita cambia… ma non vi svelo nulla, vi dico solo che ci sarà un colpo di scena importante verso la fine e che la fine non sarà come ve l’aspettate.

Un ragazzo è quasi niente mantiene la struttura circolare che la focalizzazione interna a ritroso necessita ed ha la bravura di tenerci fuori dalla chiusura delle vicende di Romeo e Justine. Il libro resta sospeso: dopotutto Romeo il suo percorso l’ha intrapreso e quello che ci ha voluto raccontare è la virata non la navigazione in alto mare, quella possiamo immaginarla se proprio vogliamo.

Tanti, tantissimi i “temi” esistenziali, gli argomenti che si rincorrono per il libro, che Romeo snocciola e affronta uno per uno, primi tra tutti direi la relazione con la famiglia, il fare i conti con l’inaffettività della mamma, il prendere coscienza del proprio corpo da maschio e della differenza di genere che la società richiede di incarnare e che separa i maschi dalle femmine, la sessualità, e potrei andare avanti a lungo. Siamo in un romanzo per adolescenti narrato da un adolescente ed è fisiologico che il caos esistenziale prenda forma, ciò in cui la narrazione di Romeo fa la differenza è la scelta di narrarsi in versi, di scegliere le parole e di farle risuonare in una forma particolarissima.

Un ragazzo è quasi niente è anche un inno alla libertà di essere maschi in un modo diverso da quello che la maggioranza ritiene “normale”, un essere liberamente maschi così come si è, anche fragili, anche gracili, anche sensibilmente diversi, Romeo ha una maturità nel pensarsi, una autoconsapevolezza davvero impressionanti, e a fare da contraltare al suo essere timoroso del mondo esterno e della fragilità fisica arrivano le parole in cui si esprime tutta la forza di Romeo, verso dopo verso.

Insomma, ragazze e ragazzi, insegnanti che avete la fortuna di poter stare con loro e di poter consigliare letture, spero che incontrerete la storia di Romeo e Justine, e la godiate in ogni sua essenza, di trama, di temi, ma anche di versi in cui si può trovare la propria forma e forza di espressione (e la mente non può non andare ad altri due libri che, in maniera diversa eppure affine, narrano in poesia: PoetX e Being Young).

Buona lettura!

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