Cinque volte un libro
Voi non lo avete mai fatto?
Non avete mai immaginato che qualcuno stia leggendo il vostro stesso libro in altre parti del mondo, magari anche in altri tempi (se pensiamo ad un “classico” naturalmente)?
A me è capitato ed evidentemente anche a Lodovica Cima e Sualzo (in collaborazione con Lorenzo Cambiotti) che in Cinque volte un libro, edito da Piemme, hanno raccontato proprio la storia di un libro e dei suoi diversi lettori in diverse parti del mondo e lo fa attraverso la modalità narrativa del fumetto che permette rapidità di spostamenti geografici e molto altro ma scopriamo insieme il libro.
Di fatto il fumetto si divide in 5 storie ognuna ambientata in una parte del mondo diversa e con uno o due protagonisti che si trovano tra le mani il medesimo libro. Solo le prime due storie, quella di Nina a Parigi e quella di Luca a Milano hanno un legame reale tra loro, un legame che si costruisce a ritroso nel tempo e che ci rende intuibili i movimenti inattesi del destino. Il terzo racconto in fumetto si svolge a New York, ha due protagonisti, Andy e Leah, ed è quello più “autosufficiente”, il suo legame con gli altri racconti restano le parole del libro ma non mi pare vi siano rimandi diretto alle atre storie. Chiudono il libro le storie di Georgia a Londra e di Aoi e Ikiko a Tokyo. Anche quest’ultime due non sono direttamente legate ma hanno un filo sottile logico che crea un intreccio di trama tra loro: la storia di Georgia a Londra si conclude con lei che parte per il Giappone ed ecco che il racconto a fumetti successivo si apre a Tokyo.

Piccoli giochi di intreccio e narrazione che tendono a creare legami più stretti tra i vari racconti benché il filo conduttore forte ci sia già e sia tanto esplicito da diventare il vero protagonista di questo libro che è un graphic novel a racconti separati se pensiamo alle storie dei personaggi “umani” ma che diventa una narrazione a fumetti continua se invece ci concentriamo sul protagonista vero della narrazione che è questo misterioso libro con la copertina rossa da cui tutti leggono, e ci leggono delle frasi, ma di cui non viene mai esplicitato autore e titolo anche se… anche se nell’epilogo che chiude vediamo l’autore intento a rispondere a 5 lettere tutto che si concludono con le stesse parole benché nelle diverse lingue… Le 5 lettere sono quelle dei protagonisti umani dei racconti, l’intestazione della mail è Caro AM (se volete sbizzarrirvi a cercare qualche corrispondenza letteraria) e si chiudono tutte con la frase
Questo libro si è infilato nella mia vita e non vuole più uscire.

C’è da chiedersi quale sia questo libro che si riesce ad infilare prepotentemente nella vita di lettori e lettrici ma soprattutto di non lettori e non lettrici che ne vengono catturati, a volte anche leggendo in una lingua straniera! C’è da chiederselo sì ma mi pare saggia la scelta di Lodovica Cima e di Sulazo di non esplicitare, dopotutto il libro grimaldello può essere per ognuno diverso, per i ragazzi e le ragazze di questo libro è stato il misterioso libro rosso di AM (evidentemente tradotto in tutto il mondo), ma per il lettore o la lettrice che legge Cinque volte un libro può benissimo essere qualche altro libro, magari questo stesso che sta tenendo in mani e che gli racconta le 5 storie (5 tra migliaia e migliaia) di un libro.

Cinque volte un libro è un libro dentro un libro, un libro che parla di un libro, una narrazione fortemente metanarrativa che mette al centro di trama e intreccio l’atto di leggere e l’oggetto libro. Non è la prima volta che Lodovica Cima si prova con una narrazione di questo tipo, anzi, credo che la tematizzazione della lettura, del libro, della carta sia uno dei suoi topos poetici, uno di quei luoghi narrativi che caratterizzano la sua vasta produzione da autrice, penso a La voce di carta o Amiche tra le pagine solo per citarne due. L’accoppiata con lo stile di Sualzo mi pare vincente per dare leggerezza alla narrazione ed anche per avvicinarla al lettore e alla lettrice: infatti il fumetto grazie alla sua focalizzazione zero che è tutto fatta di dialogo diretto con le poche eccezioni delle didascalie, permette una rapida ed efficace impersonificazione tra lettore/lettrice e protagonista, in questo caso tra lettore/lettrice e lettore/lettrice (uno fuori e uno dentro il libro).

Il libro è uscito nel giugno del 2022, ci sono arrivata con un pelo di ritardo ma mi piace pensare che i libri non abbiano una data di termine, non abbiano un’età determinata dal mercato editoriale ma che si muovano insieme allo spazio tempo dei lettori, sperando che le sorti dell’editoria non li travolgano.
Mi pare che Cinque volte un libro possa essere un’ottima lettura estiva che se ne tira dietro altre.
