La spiaggia

Mi pare proprio il momento giusto per leggere insieme La spiaggia di Sol Undurraga edito da Fatatrac, vincitore del premio come migliore opera prima alla Children’s Book Fair nel 2018.

Mi pare il momento giusto per leggere La spiaggia sia che la spiaggia ve la stiate godendo dal vivo sia, e direi forse soprattutto, se non ci andrete ma volete sentire il profumo del mare forse anche non rimpiangere la calca della folla che nelle ore di punta è tale da non far intravedere nemmeno un granello di sabbia.

La spiaggia è un albo illustrato di grande formato che innanzitutto vi colpirà per i colori. Dominano in maniera assoluta il giallo, il rosso e il blu con alcune loro sfumature dal rosa al beige ma insomma i colori in questo libro mi pare che siano protagonisti assoluti. I colori e la composizione della tavola di questa autrice che qualche conto aperto con l’horror vacui forse ce l’ha ed ha trovato la location giusta, secondo me, per farci i conti.

Ma vediamo innanzitutto come si costruisce questo libro: la Undurraga ci porta un giorno in spiaggia ed è un intero giorno solare, dal sorgere del solo fino al suo tramontare; ogni doppia tavola ci mostra cosa accade ad un’ora precisa in quel tratto di spazio che va tra la spiaggia e l’inizio del mare aperto: alle cinque del mattino i pescatori prendono il largo, alle sei aspettano i pesci, alle otto tornano e così via fino alle due del pomeriggio quando il sole scotta e il modo migliore per evitare l’insolazione è buttarsi in acqua, poi le quattro, le otto, le nove e mezza e mezzanotte.

Va da sé, credo lo percepiate a colpo d’occhio, che la particolarità di questo libro non sta nell’originalità della narrazione, per quanto ogni buon libro sia un insieme che naturalmente deve comprendere un’ottimo controllo di tutte le componenti narrative, bensì nell’originalità della rappresentazione soprattutto per quanto riguarda due aspetti secondo me interessantissimi. Il primo è indubbiamente l’uso della prospettiva: una prospettiva schiacciata, che a fatica in alcune tavole ci fa distinguere i piani di vicinanza e lontananza dei personaggi, guardate, ad esempio, la tavola qui di seguito, che razza di incredibile groviglio di prospettive prima ancora che di personaggi.

Il secondo elemento secondo me interessantissimo sta proprio nella scelta e nella rappresentazione dei vari personaggi in cui si intrecciano senza soluzione di continuità situazioni e creature realistiche ed altri completamente assurdi. É questo miscuglio di fantastico e reale che permette un moltiplicarsi di narrazioni all’interno della stessa tavola in cui rintracciare le varie esistenze che si affollano e vivono la loro giornata, ordinaria o straordinaria a seconda. I dettagli, ecco cosa cattura, dopo i colori, di questo albo, i dettagli che sembrano sciogliersi nel caos delle tavole e nei colori e che invece sono lì a raccontarci un’altra storia rispetto a quella apparentemente portante.

Bello questo albo, bello, grande, intrigante, che decisamente non potrà lasciare indifferente il proprio lettore e lettrice, provare per credere!

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