Di corvi e cornacchie
Incredibile quante cose si possano imparare da un libro.
Di corvi e cornacchie di Britta Teckentrup edito da Uovonero è un libro illustrato di divulgazione bellissimo sotto diversi punti di vista: il primo, necessario, è la ricchezza e precisione dei contenuti scientifici e culturali riportati, il secondo, mai scontato ma che fa la differenza, è la bellezza estetica di questo libro che dà gioia solo a tenerlo tra le mani.
Di corvi e cornacchie è un libro che vi dirà tutto quello che volete sapere, o anche che non avreste mai immaginato di chiedere, su uno degli uccelli più presenti nei nostri parchi e sulla loro amplissima famiglia.

Corvi e cornacchie, appunto, in tutte le salse e non solo dal punto di vista naturalistico: insieme allo stupore della scoperta di quante specie di cornacchie esistono sulla Terra verrete anche avvolti da qualcosa di meno scientifico e più “umanistico” che riguarda la presenza di questi uccelli nel nostro immaginario collettivo, dalle favole di Esopo ai libri, ai film…

E scoprirete che tutte le informazioni si tengono perché se il corvo e i suoi parenti sono tanto presenti nelle narrazioni e non solo è proprio per via delle loro caratteristiche psicofisiche: la capacità di comunicare, il modo di camminare e chi più ne ha più ne metta, diciamo che la Britta Teckentrup le ha messe tutte le informazioni che si possono reperire su questi uccelli.

Inutile negare che il corvo sia un animale per molti versi perturbante o quanto meno che richiama la nostra attenzione di umani in una relazione che non può passare inosservata. Ricordo benissimo la sensazione strana di trovarmi in mezzo a tanti corvi nei parchi di Berlino e dunque mi sembra di sentire molto vicino quel sentimento che può aver spinto la Teckentrup a realizzare un libro come questo, curatissimo nei contenuti e meraviglioso nelle illustrazioni.

Britta Teckentrup è un’autrice che mi piace moltissimo, che mi sorprende sempre e che con Di corvi e cornacchie ci è riuscita ancora una volta.
Per chi è un libro come questo?
No, non credo serva essere appassionati di corvi o uccelli, credo che siano più che sufficienti un po’ di curiosità per il mondo animale e l’attrazione verso i libri belli. Come sempre davanti a libri come questo non posso fare a meno di notare quanto la sua importanza sia anche nel fare da esempio ad un metodo di lavoro, di come si possa lavorare intrecciando scienza e scrittura, curiosità e conoscenze naturalistiche e culturali, di come la bellezza possa creare un ponte eccezionale per avvicinarsi anche a testi di divulgazione.