Attività di accoglienza per le prime medie

Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita il primo giovedì del mese.

Ciao a tutti e bentrovati!

Eccomi nuovamente qui per trascorrere un altro anno scolastico insieme a voi!

Ringrazio, con tanto affetto, Roberta Favia, per avermi dato la possibilità di scrivere ancora sul suo blog. Siamo davvero una splendida squadra! 

Quindi…cominciamo subito e cominciamo dall’inizio, parlando di accoglienza. Curare questo momento, a mio avviso, è fondamentale per tutti: ragazzi, famiglie, docenti, dirigenti e personale ATA. Accogliere, in questo caso, significa aver cura, pensare a qualcuno ancor prima di conoscerlo, significa immaginare e offrire il proprio tempo per i nostri futuri alunni. Mi piace citare, a questo proposito, le parole di Antonella Capetti, autrice del libro A scuola con gli albi illustrati, edito da Topipittori

“Accogliere vuol dire ricevere, fare spazio, fuori e dentro di sé, per quel che, nuovo, giunge […]”

Partire dai ragazzi, dunque, immaginare quello che a loro possa piacere e divertire. Amo usare questo verbo quando parlo di libri, perché ritengo fondamentale che i nostri alunni debbano e possano ridere, anche a scuola, anche leggendo. Perché non affidare, quindi, l’accoglienza, a quelle simpatiche canaglie che popolano i libri di letteratura per l’infanzia? Permettere a Emil, Pippi o a Murdo di dare il benvenuto, potrebbe intrigare e appassionare i nostri scolari di prima media. 

Emil è scritto da Astrid Lindgren, la mamma di Pippi Calzelunghe, è un libro con poche pagine, di facile e scorrevole lettura. Al centro della narrazione c’è un delizioso monellaccio che ne combina di tutti i colori. Nella mia scuola abbiamo inserito il libro già nei consigli di lettura per l’estate, pensando che potesse essere bello organizzare delle attività di accoglienza partendo da un personaggio già noto ai futuri alunni di prima. Il libro contiene tre racconti preceduti da alcune pagine , se ne potrebbe scegliere uno per ogni classe e raccontare o leggere la storia, solo per il piacere di farlo, i colleghi di arte potrebbero realizzare le sagome dei personaggi da collocare all’ingresso della scuola oppure si potrebbero invitare i ragazzi a immaginare Emil per poi disegnarlo, magari aiutati dalla visione di qualche sequenza della serie televisiva (del 1974) basata sull’omonimo libro

Pippi Calzelunghe è un libro molto noto, i ragazzi conoscono la bimba forzuta dalle trecce rosse e sarebbe bello se fosse lei a dare il benvenuto a scuola ai nuovi alunni, magari attraverso il racconto delle sue avventure. Si potrebbero leggere le prime pagine e partire da lì per vedere qualche sequenza della nota riduzione cinematografica in episodi

“[…] Pippi era davvero una bambina straordinaria. La cosa più straordinaria in lei era la sua forza. Era così tremendamente forte che in tutto il mondo non esisteva un poliziotto che fosse forte quanto lei. Riusciva a sollevare un cavallo intero, se voleva.”

Murdo, scritto da Alex Cousseau e edito da Ippocampo ha avuto recentemente un grande successo di pubblico. Racconta, in prima persona, i pensieri e le idee di uno yeti, che sogna cose impossibili e fantastiche. La lettura di qualche pagina, seguita da una discussione spontanea, permette e favorisce il brainstorming, utile per capire e conoscere i nostri scolari. Potrebbero essere realizzati dei lavori di cartellonistica con cui colorare la scuola. 

Vi saluto con queste righe tratte dal libro in questione. 

Buon anno scolastico a tutti!

“Ho sempre sognato un mondo che gira al contrario. La pioggia cadrebbe dal basso in alto- Io uscirei dal barbiere con i peli più lunghi. Andrei all’indietro, camminando sulle mani. Avrei ricordi del futuro, e speranze per il passato. – Arrivederci! Mi direbbero gli amici. E ci metteremmo a tavola cominciando dal dolce.”

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