Due saggi per maniaci di libri per ragazzi
E’ un po’ che non vi propongo testi critici per approfondire e conoscere meglio la letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e c’è da dire che non è che escano molti libri di valore in questo contesto critico, oggi però recupero vi propongo due saggi di diversa natura ma che secondo me condividono un po’ l’impostazione di “guida” in senso lato, per entrare nel mondo dei libri per bambini e bambine, ragazze e ragazzi.
Il primo libro che vi propongo, e non poteva che essere lui, naturalmente, è la Guida tascabile per maniaci di libri per ragazzi a cura del The book Fools Bunch e di Carla Ghisalberti edito da Clichy; il secondo invece è Il pulcino non è un cane. L’editoria araba per l’infanzia come specchio della società di Mathilde Chèvre edito da Astarte.
Guida tascabile per maniaci di libri per ragazzi
La Guida tascabile per maniaci di libri per ragazzi è un grosso libro che di tascabile non ha moltissimo ma che sarà davvero una guida per tutti e tutte coloro che vogliono avventurarsi alla ricerca dei migliori libri per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, o che appassionati di questo mondo lo sono già ma stanno cercando un riferimento in cui trovare conforto nei momenti di dubbio. Troverete, tra i vari capitoli, i classici (intesi in senso ampio sia per tipologia narrativa che per datazione), gli imperdibili divisi per fascia d’età, e poi seguono 5 capitoli interessanti in cui incontriamo autori di testi e immagini, il “cosa” ovvero ciò che un libro può contenere (dalle fiabe ai diari ai fumetti alla divulgazione), il “come” ovvero le forme che possono prendere i libri (dagli albi illustrati ai libri fotografici e accessibili), le questioni (nascere e morire, coraggio e paura ecc.) e cose raccolte qua e là che raccoglie alcune conversazioni telematiche con editori italiani.
Metà del libro è sostanzialmente occupata da Le Questioni che sono abbastanza sicura saranno più che apprezzate da chi cerca spunti di buona qualità ma a partire da nuclei tematici ampiamente intesi.
Per ogni sezione troverete i titoli con le indicazioni bibliografiche e delle brevi sinossi, per gli autori brevi biografie e per il “cosa” e “come” una breve pagina di inquadramento. Lavoro utilissimo in cui restano fuori analisi e spunti critici che sicuramente avrebbero richiesto maggiore spazio.
Il libro ha sicuramente tanti punti di forza, primi dei quali la quantità delle questioni accennate e la competenza di chi ci ha lavorato per metterci a disposizione uno strumento che risulterà davvero molto utile a tanti.
Il pulcino non è un cane. L’editoria araba per l’infanzia come specchio della società
Il pulcino non è un cane. L’editoria araba per l’infanzia come specchio della società di Mathilde Chèvre, con la traduzione di Enrica Battista e Mariagrazia Decente edito da Astarte, è un libro di tutt’altra natura, un saggio critico in senso pieno e complesso del termine che ci porta ad indagare tutti gli aspetti dell’editoria per l’infanzia in lingua araba. L’autrice, prendendo come riferimento principalmente l’editoria tre Paesi di lingua araba significativi per vari motivi: Egitto, Libano e Siria, ci porta in un mondo in cui nel corso dei decenni le questioni estetiche legate ai libri per bambini e bambine sono andate di pari passo con quelle politiche.
I libri per bambini e bambine nell’editoria araba partono da un presupposto molto diverso da quello della letteratura “pura” includendo una importante impostazione politica e civile in cui far rientrare il punto di vista dell’infanzia, se e quando e come possibile.
Scopriremo che questa impostazione ha avuto varie evoluzioni e che negli ultimi anni diverse cose sono cambiate e questi cambiamenti verranno analizzati anche a partire da alcuni titoli di riferimento alcune immagini dei quali troverete nell’appendice in chiusura.
Il pulcino non è un cane. L’editoria araba per l’infanzia come specchio della società è un saggio sicuramente importante, che ha comportato un enorme sforzo di ricerca, per chi voglia allargare lo sguardo all’editoria e alla letteratura per l’infanzia oltre i confini del mondo occidentale non solo per incontrare storie diverse ma per confrontarsi con concezioni dell’infanzia e contesti storici diversi e per questo sono molto contenta che grazie alla traduzione Il pulcino e il cane sia arrivato anche in Italia.
Ho voluto proporvi questi due libri insieme perché a loro modo, uno di compendio l’altro più analitico, costituiscono due guide per incontrare i libri per bambini e bambine nelle loro varie forme, possibilità, storie e contesti.
Non mi resta che augurarvi buon approfondimento!