Dedalo e Dharma
Meglio stare attenti ai desideri che si esprimono spegnendo una sola candelina…
Care teste fiorite oggi vorrei raccontarvi l’ultimo romanzo di Manlio Castagna, Dedalo e Dharma, edito da Mondadori, romanzo che ho avuto il piacere di sentir raccontare direttamente dall’autore qualche giorno fa al bel Festiva Estratto di San Donà di Piave.
Se amate i libri di Castagna, la sua maniera di scrivere, Dedalo e Dharma vi farà felici e vi sorprenderà allo stesso tempo… ma prima di dirvi cosa ne penso lasciate che provi a condensare in due righe l’incondensabile trama di questo libro.
Dedalo è un ragazzo che vive in uno di quei paesi di provincia che sembrano in letargo d’inverno e che vengono presi d’assalto d’estate per via del mare; ha due amici speciali, fratello e sorella, Crisa e Lelio (occhio soprattutto a Crisa perché ne vale la pena), ed una passione smodata per il cinema. Ogni volta che può Dedalo si rintana nel buio della sala del cinema Kazan, il cinema di paese, ed è proprio dal cinema Kazan che inizia la sua avventura: un giorno in cui Dedalo sta assistendo per l’ennesima volta alla proiezione del film in cui compare la ragazza dei suoi sogni, ecco che proprio lei, Dharma Farrow, decide di uscire dallo schermo e raggiungere Dedalo in platea. Ve la faccio breve perché l’intreccio è decisamente intrecciato: insieme a Dahrma esce dallo schermo un mostro che uccide tutto quello che incontra e quindi urge far tornare Dharma e il mostro nella pellicola ma per farlo i due ragazzi dovranno attraversare moltissime altre pellicole alla ricerca della porta che li condurrà al film giusto, quello da cui tutto ha avuto inizio. Una parte di questo labirinto Dedalo e Dharma lo attraverseranno da soli, una parte insieme a Crista e Lelio, sempre guidati ed aiutati dal (buon) Elia proprietario del cinema.
Dedalo e Dharma è una spassionatissima dichiarazione d’amore per il cinema e più in generale per le storie, Castagna si deve essere molto divertito a giocare con la sua passione più grande, che ha in comune con Dedalo (probabilmente il suo personaggio più autobiografico), inventando un regista di culto i cui film, dei più svariati generi, sono la chiave per condurre Dedalo e Dharma fuori dal labirinto della loro avventura.
I rimandi e le citazioni cinematografiche di cui il libro è infarcito sono talmente tanti che da un lato sarebbe divertente giocare a trovarle tutti, dall’altro mi porterebbe decisamente troppo fuori strada da questa recensione in cui invece, come sempre, mi preme sottolineare come sia la struttura del libro a dare forza alla narrazione stessa e non il suo contenuto.
La prima cosa che colpisce di questo libro è sicuramente l’umorismo, un umorismo che nasce non dalle situazioni ma dal personaggio: è Dedalo con il suo modo di esprimersi che porta il sorriso anche nei momenti che sembrano più truci. Dedalo smorza ogni tensione e fa di questo libro, che di fatto attraversa e rappresenta metanarrativamente tanti generi narrativi, un libro dalla forte impronta umoristica. Insomma se vi è piaciuto tremare di paura e seguire con apprensione le storie sin qui narrate da Castagna spero proprio vi piacerà sorridere insieme a lui e ai suoi personaggi, anche quelli secondari, che forse costituiscono la cosa meglio costruita del libro.
Non è così comune trovare libri umoristici, tanto costruiti e densi di implicazioni a tanti livelli narrativi e metaforici, e in tutto questo la cosa che sicuramente mi ha convinta di più è proprio la focalizzazione interna del personaggio, questo Dedalo che dice io e che con il suo modo di vedere, sentire e raccontare le cose, regala leggerezza ad ogni passo della narrazione, a prescindere dal livello di rischio mortale che si trova ad affrontare film dopo film.
Davvero potrei andare avanti ancora a lungo a raccontarvi tutti i meandri di questa storia, tutte le sue implicazioni e rimandi letterari, cinematografici e metanarrativi, ma non mi pare il caso, faccio totale affidamento su Dedalo e co. per regalarvi qualche sorriso e per dare ad ognuno e ognuna di voi la libertà di individuare tutti gli angolini significanti e significativi di questa storia.
Buona lettura e buon divertimento.