Madeline di Ludwig Bemelmans
Finalmente torna in Italia quello che è forse il libro di Bemelmans più amato dai bambini e della bambine Madeline, torna in libreria con la bella edizione di Lupoguido e la traduzione di Alessandro Riccioni.
C’è di che esserne felici, vi assicuro!
Madeline è il primo libro della serie di 6 che l’autore dedicò a questa protagonista, venne pubblicato per la prima volta nel 1939, a ridosso dello scoppio della Seconda guerra mondiale ma è ancora fresco e divertente alla lettura, scopriamolo insieme.

Madeline è una bambina che vive a Parigi in una vecchia casa coperta di edera con altre dodici bambine sotto la guida della signorina Irene, siamo ai primi del Novecento, era la più piccola e la più vivace e diventa la protagonista indiscussa della storia quando una notte si sveglia in lacrime per i dolori di pancia e viene ricoverata d’urgenza per essere operata di appendicite. Dopo l’intervento Madeline non solo si riprende benissimo ma è felicissima di ricevere visite e regali, anche da parte delle sue 11 compagne di scuola che tornate a casa dopo essere state all’ospedale rimuginano sull’esperienza di Madeline e…. nella note svegliano la signorina Irene (il finale mica ve lo dico!).

Una storia lieve e molto mimetica del sentire e del vissuto infantile, indubbiamente, ma qual è il suo valore letterario al netto del contenuto narrato?

Così su due piedi, o poco più, credo che la forza maggiore sia nella costruzione ritmica prima ancora che in quella della protagonista. La costruzione del ritmo in ascesa calibratissima e con la chiusura quasi aperta, e l’ambientazione parigina talmente curata e accurata da permetterci di riconoscere tutti i luoghi cari all’autore nelle passeggiate delle dodici bambine, sempre fuori con la signorina Irene sia d’inverno che d’estate. Insieme a Madeline e alle bambine attraverseremo la piazza davanti a Notre-Dame, l’Opèra, l’Hôtel des invalides, i giardini del Luxembourg e tanti altri luoghi della bellissima Parigi di primo Novecento che di lì a poco sarà travolta di nuovo dalla guerra.

Se avrete la fortuna di leggere il volume degli Illustrators Ludwig Bemelmans scoprirete anche molti dettagli autobiografici legati alla genesi di Madeline e a come Bemelmans tornerà da questa protagonista solo quattordici anni dopo il successo iniziale. L’analisi di un’opera di un autore, una per una, ciascuna per sé, acquista un gusto ed un senso diverso e particolare, che a me affascina moltissimo, se messe in relazione ad un corpus di testi e con la biografia dell’autore che talvolta, come è il caso di Bemelmans, può essere davvero significativa.
Non so se l’avete capito ma adoro sostare nei libri, qualsiasi pertugio o indizio va bene per entrare in una costruzione narrativa e nel caso dei libri a figure perfetti di Bemelmans non solo le soglie da cui accedere ai sensi del libro sono tante, ma anche i livelli di interpretazione e lettura si moltiplicano, provare per credere!

P.s. Di Bemelmans, nel catalogo Lupoguido non potete assolutamente perdervi Cerfoglio!!