Viaggio nel Regno d’Autunno con “D’ambre et de feu”

Questo post è scritto da Elena Poletti, in collaborazione col suo blog Immaginarie, che cura la rubrica “Libri in lingua” in uscita il primo sabato del mese.

Amiche e amici di Teste Fiorite, come state?

Questo mese vi invito a fare un giretto del mondo della bande dessinée, per gli amici BD, ovvero del fumetto francese. 

D’ambre et de feu, di Agnès Domergue ed Hélène Canac (già coautrici di Entre neige et loup) è una graphic novel indirizzata ad un target relativamente giovane, dai 9-10 anni in su, si inscrive nell’ ambito della letteratura fantastica ma non per questo è una lettura disimpegnata o semplicistica. Al contrario, tra le sue pagine si snoda una narrazione che si può leggere a più livelli, in un romanzo di formazione che ha dentro di sé temi forti, come la violenza, la vendetta, il tradimento e la relazione complessa tra esseri umani e natura.

Il tratto morbido di Canac, che ha alle spalle una vasta esperienza nell’animazione, dà vita ad un universo dalla calda e sontuosa palette autunnale che incorpora elementi significativi del folklore giapponese, oltre a riferimenti al Piccolo Principe di Exupery.

Protagonista è una ragazzina che risponde al nome di Kitsune e che appartiene proprio al clan dei Kitsune, creature ibride tra l’umano e la volpe, e che vive in un villaggio immerso nel bosco, nel Regno d’Autunno. Un giorno, per puro caso, essendo di corvée al fiume, si salva dall’incendio che devasta e distrugge il suo villaggio. Unica superstite, presto scopre che il mandante dell’incendio è il re in persona – assetato di violenza per motivi personali che lo hanno portato, sostanzialmente, al genocidio – e giura di vendicarsi. 

Riceve dalla dea del sole un misterioso frammento d’ambra magica, che dovrebbe aiutarla a portare a termine la sua missione, ed incontra sul suo cammino delle creature solo apparentemente benevole, spiriti della foresta che la persuadono a rapire il figlio del suo nemico.

Ma nulla è semplice o netto come si prospettava: il figlio del re, Yoko, è un bambino dal cuore tenero, che sta crescendo all’ombra ingombrante del padre, che vorrebbe farne un uomo crudele e senza scrupoli.

I due diventeranno, loro malgrado, compagni di viaggio e complici in questa avventura che ha tutti i tratti del percorso iniziatico.

Non solo sfondo, ma quasi coprotagonista è l’ambiente naturale, con il quale Kitsune vive una relazione di profonda simbiosi, all’opposto del re, le cui azioni sono mosse dal desiderio predatorio di possedere, sfruttare e distruggere.

Numerosi i personaggi appartenenti al mondo animale: dagli aiutanti positivi, come le volpi, agli animali-spirito, come il cervo magico della foresta.

Una lettura immersiva per tuffarsi nell’autunno all’insegna di un fantasy che tocca tante corde chiave per il nostro presente.
Domergue, Canac (2022). D’ambre et de feu.  Editions Jungle

Teste fiorite Consenso ai cookie con Real Cookie Banner