L’albero alfabeto
Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.
“L’albero alfabeto”
Età: da 4 anni
Pagine: 40
Formato: 22 x 27
Anno: 2013
Editore: Babalibri
Autore: Leo Lionni
Oggi in cartella “L’albero alfabeto”
Un libro di Leo Lionni che non conoscevo e che, nella sua semplicità, funziona. Il potere della metafora.
L’albero alfabeto è un albero tra le cui foglie siedono lettere.
Un giorno, un forte vento le spazza via.
Alcune si spaventano, altre riescono a resistere. Un buffo insetto, sopraggiunto dopo la tempesta, suggerisce alle lettere di unirsi insieme, per esser più forti e per formare parole. Funziona.
Tempo dopo, l’albero delle lettere, divenuto l’albero delle parole, si trasforma ancora. Grazie al consiglio di un bruco rosa, le parole si organizzano per formare frasi, per dire qualcosa di importante.
Le illustrazioni, didascaliche, son prive di bordi. Il nero viene utilizzato per il testo e per le lettere dell’alfabeto, valorizzandole e facendole spiccare. C’è molto bianco che dà ampio respiro.
I testi sono brevi e di facile fruizione.
Questo è il libro perfetto – didatticamente parlando – perché permette di introdurre con gradualità lettere, vocali e consonanti, coppie di lettere, cioè sillabe, poi parole, gruppi di parole, cioè frasi, e infine testi e dai testi le storie.
Questo albo illustrato dà senso e valore alle parole e offre innumerevoli spunti per svolgere attività in classe.
Veniamo alla lettura in classe
«Questo è un albero Alfabeto» disse la formica.
«E perché si chiama così?» chiese la sua amica.
«Perché non molto tempo fa, quest’albero era carico di lettere.
Vivevano una vita felice, saltellando da una foglia all’altra,
tra i rami più alti.»
Questo l’incipit.
I bambini hanno ascoltato l’intera storia con attenzione.
Commenti a caldo
“È la storia dell’alfabeto?”
“Anche noi faremo prima le lettere e poi le parole, vero?”
“Io so già leggere”
“Io no.”
“Neanche io”
“Beh, si viene a scuola per questo”
“Io non ho capito che insetto era… sembrava un’ape, ma gli mancava il pungiglione e aveva altri colori”
“E adesso cosa facciamo?”
“Domani ce lo rileggi?”
A seguire l’attività
Da qui ho introdotto “Il taccuino degli Alberi Alfabeto”. L’idea mi è venuta lo scorso anno quando partecipai ad un laboratorio di lettere antiche e ci fecero costruire un taccuino e io pensai a degli alberi delle lettere.
Sarà un’attività lunga, che chiederà tempo e cura. Ciascun bambino avrà il suo taccuino e per ogni lettera inventerà un albero.
Poi passeremo alle parole e infine alle frasi, gradualmente, insieme.
Le attività artistiche e manuali supportano, completano, integrano e consolidano le attività cognitive.
Infine abbiamo costruito il nostro albero alfabeto in classe con le carte fornite dal libro di testo “Tesoro di Storie” della Pearson, Sanoma, che ci permette di fare numerosi e stimolanti giochi fonologici.
Concludendo…
Le parole sono semi da coltivare, sono potenza e atto, pensiero e conseguenza. Insomma, come dice Silvia Vecchini nell’omonimo libro, “Le parole possono tutto!”.