Il natale di Pettson

Apriamo l’ultima settimana di libri dedicati al Natale, con Il Natale di Pettson di Sven Nordqvist edito da Camelozampa con la traduzione di Samanta K. Milton Knowles!

Ho amato Pettson e il suo gatto Findus sin dal primo momento, ho amato le storie che Nordqvist ha creato per loro ed anche le illustrazioni ma soprattutto ho amato il rapporto originalissimo che si crea tra queste narrazioni piuttosto lunghe e dettagliate e le immagini. Il Natale di Pettson è perfetto per proporvi un libro bellissimo per questo Natale e al tempo stesso per dedicare un pensiero alla struttura di questo tipo di narrazione. Inoltre, last but not least, mi interessa proporvi questo libro perché ha una prospettiva nordica lontana dai babbi Natale e dall’immaginario tipico di questi giorni.

La storia di questo terzo libro di Pettson e Findus ci porta proprio alla vigilia di Natale quando Pettson si appresta a preparare l’albero e poi a fare la spesa per il cenone (sì, lo so che lo state pensando e l’ho pensato anche io, Pettson si è preso un po’ in ritardo) ma un piccolo incidente lo blocca in casa senza albero e senza cenone, per fortuna ci sono i vicini che si rivelano, anche quelli tendenzialmente meno solidali e simpatici (vedi il terribile Gustavsson) vicini in senso letterale nel momento del bisogno… che però non è solo un bisogno materiale bensì umano, sociale, enpatico.

Questa la trama che, come sempre, vale quel che vale perché la differenza è COME la trama si dipana tra testo e immagine e qui è proprio dove volevo arrivare: ancora una volta mi sono chiesta, di fronte a questa bella narrazione lunga e dettagliata, con un narratore onnisciente e i personaggi che si muovono tra le righe dei dialoghi, che ruolo hanno qui le illustrazioni? Se è vero, come è vero, che in un libro a figure testo e immagine si compensano e interpretano a vicenda, e che il testo dell’albo illustrato è un testo che sa tacere per non “pestare i piedi” all’illustrazione, che ruolo hanno le immagini in relazione ad un testo tanto compiuto?

Beh, nella serie di libri che Nordqvist dedica a Pettson credo che le illustrazioni abbiano più ruoli e tutti determinanti per la riuscita della narrazione nel suo complesso: innanzitutto lo stile e la costruzione delle immagini che arrivano ad invadere la pagina anche con dettagli minimi e per lo più esilaranti, ha indubbiamente un ruolo interpretativo del testo andando a ampliare in maniera formidabile lo scenario in cui la storia si svolge, definendo i personaggi per i loro movimenti, espressioni e tutto ciò che il testo non riuscirebbe a dire in maniera altrettanto forte. Inoltre l’immagine qui mi pare assuma un ruolo essenziale per scandire il ritmo narrativo, soprattutto nei momenti in cui il tempo si velocizza o, al contrario, si distende. Ogni doppia pagina ha come minimo due illustrazioni che letteralmente cingono d’assedio il testo e spingono per farci vedere quanto le parole lasciano intendere, in primis la frenesia di Findus che risulta esilarante e che viene resa nelle immagini con una duplicazione dell’immagine del gatto utile a darci la sensazione della rapidità del movimento e del tempo con cui le cose avvengono.

Insomma, non vado oltre ma spero di avervi convinte, care teste fiorite, se state cercando una lettura non troppo breve e che non vi privi dell’incommensurabile piacere delle illustrazioni credo proprio che Il Natale di Pettson sia esattamente ciò che state cercando per questi giorni prima, durante e dopo Natale!

Provare per credere!

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